Firenze, 24-7-2023 - Scuola, i sindacati fiorentini sono sul iiede di battaglia. "L’Ufficio scolastico - si legge in una nota Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil scuola Rua, Snals Confsal, Gilda Unams - vorrebbe aumentare lavoro (non dovuto) nelle scuole nello stesso momento in cui non assegna gli organici richiesti.
ULTIMO MIGLIO TFR
Con la circolare 4614 del 18/07/2023 l’USP (Ufficio scolastico provinciale) di Firenze ha inviato a tutte le istituzioni scolastiche della provincia disposizioni in merito agli “adempimenti amministrativi relativi alla trasmissione dei dati utili alla liquidazione dei trattamenti di fine rapporto di lavoro (TFR)”.
Si ribadisce che le istituzioni scolastiche, ridotte a lavorare in condizioni di vera e propria emergenza a causa delle carenze di organici, non possono venire investite di ulteriori responsabilità su di una materia di cui non hanno competenza e che dovrebbe essere interamente trattata dall’INPS, il quale può disporre di tutti i dati per procedere ai calcoli relativi a pensionamento e liquidazione del personale scolastico.
Le superiori autorità scolastiche, USR e Ministero, invece di rinviare al mittente lo svolgimento di ulteriori e gravosi adempimenti da parte delle scuole, sia per carenza di personale che per assenza di competenze, hanno consentito che un ente terzo, l’INPS, dettasse alle scuole indicazioni e procedure che in linea teorica e pratica dovrebbero dare solo ai loro organismi.
E’ necessario liberare le scuole da lavori che ad esse non competono: le scuole non sono “tappabuchi” utili a coprire le inefficienze del sistema e le carenze di organico di altre amministrazioni oltre alle proprie.
Pertanto ribadiamo che la responsabilità delle procedure relative al trattamento ed alla trasmissione dati utili alla liquidazione dei trattamenti di fine rapporto di lavoro (TFR) del personale della scuola deve restare in capo all’INPS, e le scuole non sono tenute a farsi carico di tali adempimenti, perché non dipendono dall’INPS e perché non sono specializzate liquidazioni e pensionamenti.
PROROGHE SUPPLENZE E DEROGHE ORGANICO
Tra l’altro alle scuole vengono avanzate richieste non dovute, nello stesso momento in cui vengono deprivate del personale necessario! L’Ufficio Scolastico Regionale spieghi perché non sono state concesse tutte le proroghe alle supplenze ATA, come da richieste pervenute. Solamente nella provincia di Firenze su un totale di 30 richieste di proroghe di Assistenti Amministrativi solo 18 sono state accolte (il 60%), mentre su 24 richieste di proroghe di Collaboratori Scolastici ne sono state accolte solo 10 (il 41,6%)… Perché? Quali sono stati i criteri per cui alcune scuole sono state lasciate senza il personale necessario? Perché alcune scuole sì e altre no? Perché alcuni lavoratori avranno un supporto maggiore e altri invece saranno lasciati soli a far fronte alla ingente mole di lavoro? L’USR deve spiegazioni!
Inoltre proseguono i sindacati - si aprirà a breve il capitolo dell’organico in deroga del personale ATA. L’anno scolastico che volge al termine ha visto scelte profondamente inadeguate dell’USR, che ha autorizzato un numero di deroghe ATA pari a 1,39 per scuola, ben quattro volte meno delle autorizzazioni concesse dagli Uffici scolastici di Piemonte ed Emilia-Romagna, due regioni con una rete scolastica simile a quella toscana.
In conseguenza di tali decisioni i mesi scorsi anno hanno visto mobilitarsi i sindacati a fianco dei lavoratori, con un’assemblea provinciale lo scorso agosto, un presidio regionale il 16 settembre, varie denunce pubbliche, lo sciopero all’IC Caponnetto di Bagno a Ripoli con un’adesione del 100% lo scorso maggio.
L’USR ascolterà finalmente le richieste provenienti dalle scuole o continuerà a smentire i propri Dirigente Scolastici, non concedendo loro il fabbisogno necessario?
Le prossime settimane saranno decisive per capire in quale direzione andranno le scelte dell’USR Toscana.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali saranno pronte a reagire e a moltiplicare le azioni di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori in caso di risposte inadeguate", concludono i sindacati.