Primo Maggio: le manifestazioni dei sindacati

Riders: a Firenze volantinaggio di Nidil Cgil in via de’ Neri alle 18:30 e manifestazione dei ciclofattorini in piazza Beccaria. Dibattito sul precariato in Poste Italiane il 2 alla Uil di Massa. Cerza (Cisl) “L’Europa che vogliamo quella del lavoro, della solidarietà e della crescita: perché nessuna persona sia lasciata indietro”. Nocentini (UIL Toscana): "Serve più impegno per contrastare le morti sul lavoro". Braccini (Fiom): "Una strage continua che segna il grado di civiltà di un paese"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 aprile 2019 23:55
Primo Maggio: le manifestazioni dei sindacati

Firenze, 30-4-2019- “Al centro del nostro 1° Maggio quest’anno mettiamo l’Europa; non quella della finanza e della speculazione, ma piuttosto l’Europa del lavoro, della solidarietà e della crescita; con un punto fermo: che nessuna persona deve essere lasciata indietro.”Così presenta la festa dei lavoratori 2019 il segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza che, assieme agli altri componenti della Segreteria toscana della Cisl, sarà domani a Bologna, dove è in programma la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil (lo scorso anno svoltasi a Prato).“Ancora una volta in modo unitario, porteremo in piazza a Bologna accanto al tema dell’Europa, la difesa dei diritti e dello stato sociale e le rivendicazioni nei confronti del Governo che sono state presentate con la grande manifestazione del 9 Febbraio a Roma.”“La Cisl non dimentica in questo primo maggio il valore sociale e la dignità del lavoro, che devono valere per ogni donna e ogni uomo: per questo col nostro impegno vogliamo tutelare chi lavora, ma anche difendere e aiutare chi è fuori e il lavoro e i diritti non li ha.”“Vogliamo mettere l’accento sulla centralità del lavoro, di ogni lavoro, in tutte le sue forme, con un occhio di riguardo ai giovani che ancora troppo numerosi, più del 40%, ne vengono esclusi.

Senza affidarsi a illusorie scorciatoie, come il reddito di cittadinanza, ma piuttosto cercando di creare le condizioni per far crescere il lavoro nei nostri territori, per migliorare la vita delle persone, rendendole protagoniste attive dello sviluppo e della società.”

L’elenco di tutte le manifestazioni fiorentine con Cgil, Cisl, Uil: Barberino del Mugello, Castelfiorentino, Certaldo, Empoli, Fiesole, Fucecchio, Gambassi, Montaione, Pontassieve, Sesto Fiorentino. Clicca QUI per i programmi completi. A Prato il consueto corteo organizzato da Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori e Unione Italiana del Lavoro. Partendo da Piazza Mercatale alle 10.30, il corteo arriverà in Piazza delle Carceri alle 11.30 circa, per il comizio conclusivo.

Domani la critical mass organizzata dalla Riders Union Firenze, il sindacato dei ciclofattorini. La manifestazione (rigorosamente in bicicletta) partirà da Piazza Beccaria alle ore 10:00, la stessa piazza del corteo dei sindacati di base, per poi avviarsi nelle strade del centro di Firenze. Parteciperà anche Potere al popolo. Nel programma di lista è presente un punto specifico che riguarda questi lavoratori: "Vogliamo che il comune adibisca dei punti di ristoro che consentano a questi lavoratori di sostare durante le pause tra una chiamata e l'altra e che favorisca l'aggregazione tra lavoratori che altrimenti sarebbero frammentati".

Sempre domani, i ciclofattorini e il Nidil Cgil faranno un volantinaggio in via de’ Neri a Firenze alle 18:30. Questo il comunicato di Nidil Cgil Firenze: “Dopo mesi di attese e rinvii ci sono volute nuove mobilitazioni dei ciclofattorini per far tornare il Ministro Luigi Di Maio ad occuparsi della vertenza dei lavoratori che operano per le piattaforme di Food Delivery. Il Ministro ha annunciato di avere una legge pronta, ma secondo le informazioni veicolate dal Ministero la norma rischia di essere poco efficace se non si supera l'imposizione della collaborazione occasionale, non si rendono trasparenti le modalità di ripartizione delle consegne e non si prevedono tutele chiare equiparate al contratto nazionale di settore.

Crediamo che il tempo degli annunci sia finito: non è possibile che i ciclofattorini continuino a lavorare con queste condizioni di sfruttamento. Il Primo Maggio è la festa di tutti i lavoratori e in tutte le piazze chiederemo stessi diritti e tutele: per questo Nidil Cgil Firenze insieme ai ciclofattorini di Firenze Riders concluderà la giornata del 1° Maggio con un presidio e volantinaggio in via dei Neri, luogo dove sono presenti i principali locali che si servono delle piattaforme di Food Delivery, per sensibilizzare lavoratori e cittadini e preparare le prossime iniziative di mobilitazione”.

Dopo il Primo Maggio, la lotta per il lavoro prosegue tutti i giorni con l’iniziativa organizzata dalla Uilposte di Massa Carrara, con il segretario provinciale Paolo Lippi: giovedì 2 maggio, alle ore 16, nella sede della Uil apuana in via Simon Musico (sopra il Conad), è in programma l’incontro “Fermiamo il precariato: dibattito aperto!”. Sarà l’occasione per approfondire insieme l’accordo sindacale nazionale sulle assunzioni degli ex precari in Poste Italiane. Interviene Silvia Cirillo, Coordinatrice nazionale giovani di UilPoste e Segretaria Regionale UilPoste Toscana.

Proprio la scorsa notte ignoti hanno fatto irruzione nella sede della UIL di Livorno di via Cadorna 9, portando via 3 computer portatili e danneggiando la sede alla ricerca di denaro: 2 macchinette del caffè e bevande divelte, porte e armadietti sradicati. Nel giro di poche settimane è già la seconda volta che una sede della UIL in Toscana è fatta oggetto di gesti simili. Per fortuna i ladri non sono riusciti a entrare nei luoghi atti al Patronato e Caf, che stanno svolgendo regolarmente i loro servizi.

"Il lavoro continua ininterrottamente ad uccidere in Italia con una media di 3 morti al giorno -interviene Massimo Braccini, segretario generale Fiom Toscana- Un bollettino di guerra drammatico, ingiusto, che segna il grado di civiltà di un paese. Per una larga parte delle imprese la competitività si gioca sui costi e sui diritti, le principali cause degli incidenti sul lavoro sono spesso dovuti alla precarietà e alla mancanza di garanzie. Ci sono molte imprese che investono in sicurezza, ma altrettante che fanno anche calcoli cinici tra costi, benefici e rischi, come se la sicurezza e la vita delle persone potesse essere un mero calcolo di bilancio.

Sindacalmente siamo impegnati ogni giorno a sostegno dell’azione costante delle RSU e dei rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza in ogni luogo di lavoro, svolgendo un’azione costante di intervento e controllo di processi produttivi sempre più complessi e parcellizzati, dove si riscontrano condizioni di lavoro che spesso arretrano anche in termini di ambiente e nocività a causa di lavorazioni che si intrecciano tra appalti e sub appalti. Le responsabilità dei datori di lavoro sulla sicurezza sono pesanti e non possono essere solo ricondotte all’ultima catena di un subappalto magari preso al ribasso, ma va ricostruita la catena delle responsabilità e ricondotta a chi ha gli effettivi poteri decisionali, sia dell’organizzazione del lavoro, sia del vero potere di spesa.

L’imprenditore deve adottare tutte le misure che sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori. Spesso molti lavoratori se qualcuno li avesse informati correttamente sui rischi del lavoro non sarebbero successi molti incidenti, se verifichiamo la dinamica di tanti infortuni, anche mortali, ci si rende conto che si muore per poco sul lavoro, e questo ci fa provare ancora più rabbia.Infine, troppi sono i silenzi e i ricatti che tanti lavoratori sono costretti a subire a causa della preoccupazione di perdere il posto di lavoro.

Abbiamo il dovere di far salire di nuovo il livello delle responsabilità in modo da restituire al lavoro tutto il valore e la dignità che merita".

“Sarà un Primo Maggio con il lutto al braccio. Ancora troppe morti sul lavoro, l’ultima in Toscana qualche giorno fa: un operaio schiacciato da una rampa al porto del Livorno. Questa è e resta l'assoluta priorità per tutto il Paese”. Queste le parole del Segretario Generale UIL Toscana Annalisa Nocentini in occasione della festa del lavoro. Il Segretario parteciperà domani alla manifestazione nazionale unitaria a Bologna. “Come UIL Toscana - aggiunge Nocentini - sia a Bologna, sia in tutte le iniziative unitarie previste in Toscana per il Primo Maggio, porteremo questo messaggio: servono più controlli, pene più severe per chi non segue le regole, più impegno da parte di tutti per contrastare in modo efficace le morti sul lavoro.

In Toscana dall’inizio dell’anno ci sono stati 13 incidenti mortali: 2 a Firenze, 1 ad Arezzo, 2 a Grosseto, 2 a Livorno, 4 a Pisa‎, 1 a Pistoia, 1 a Siena. E’ un bollettino di guerra inaccettabile per un paese civile”. “Il titolo della Festa dei Lavoratori quest’anno è Lavoro, Diritti, Stato Sociale: La Nostra Europa - conclude Nocentini - L’Europa che vogliamo è un’Europa del lavoro e dello sviluppo. Gli obiettivi del sindacato coincidono con gli interessi di tutto il Paese perché non ci può essere lavoro senza sviluppo.

La Festa dei Lavoratori sarà l'occasione per ribadire in tutte le piazze le nostre idee e le nostre proposte per ridare slancio al mondo del lavoro”.

“Lapideo e turismo: a Massa Carrara c’è ancora tanto da fare per il lavoro, anche in quei settori che trainano maggiormente l’economia locale. Per questo il Primo Maggio anche noi saremo a Bologna, alla manifestazione nazionale dei sindacati: bisogna lottare e combattere per risollevare le sorti del nostro territorio e dei suoi abitanti”. E’ il segretario della Uil area Nord Toscana, Franco Borghini, a spiegare le ragioni che ancora oggi sono alla base del Primo Maggio, per scendere in piazza a sostegno delle battaglie dei lavoratori che vogliono vedere riconosciuti i propri diritti, a tutti i livelli.

I numeri d’altronde non mentono e a livello locale, nella provincia apuana, la crisi morde ancora forte, soprattutto fra i giovani. Nel 2018 sono sì diminuite le ore di cassa integrazione, circa 330.000 in tutto, ma è aumentato molto il ricorso ad altri strumenti e ammortizzatori sociali come il Fondo Integrazione Salariale, i fondi di solidarietà bilaterale, la Naspi (con migliaia di domande ai patronati nel corso dell’anno passato e che riguardano persone che hanno perso il lavoro, a tempo determinato o indeterminato).

Senza dimenticare, poi, le domande di ‘dimissioni volontarie’: ben 850 quelle presentate al patronato Ital Uil di Massa Carrara nel 2018, certamente un segnale preoccupante sulla salute del lavoro a livello locale. “E’ evidente – prosegue Borghini – che nella nostra provincia il lavoro ha tinte più scure che chiare e non si riesce a trovare il bandolo della matassa per uscire dalla crisi. Pensiamo alle cave, il settore più critico al momento: la situazione è in alto mare, dal punto di vista burocratico e legislativo.

Ribadiamo la necessità di un confronto urgente con la Regione e le amministrazioni locali per poter definire meglio tutti i percorsi. L’industria stenta a rilanciarsi, al di là di poche eccellenze come Nuovo Pignone o Skf. Bisogna rivedere ruolo e forme di utilizzo della zona industriale, accelerare sulle bonifiche e su come mettere delle aree a disposizione della reindustrializzazione. Per quanto riguarda il porto, sinceramente ci aspettavamo un impatto maggiore e più importante da parte dei nuovi operatori che si sono insediati – sottolinea ancora il segretario Uil area Nord Toscana -.

Qualche assunzione c’è stata, per carità, ma le aspettative erano molto maggiori e speriamo che un vero slancio da parte dei 3 operatori presenti arrivi a breve”. Infine una nota sul turismo: “La nostra ambizione era quella di avere un settore turistico che andasse oltre la stagione estiva, che potesse durare tutto l’anno o quasi. E invece non ci siamo riusciti: un modo di fare turismo e commercio che da noi non riesce ad attecchire e a dare maggiore sviluppo” va avanti Borghini. Altro punto qualificante riguarda la sicurezza sul lavoro: per la Uil servono più partecipazione e prevenzione ma anche più controlli e pene più severe nel caso di reiterazione dei reati; puntare a una politica della sicurezza con il coinvolgimento di tutte le parti interessate che sono sindacati, aziende e istituzioni “Questo il quadro della nostra provincia.

A tutti i lavoratori vanno gli auguri per un buon Primo Maggio ma è evidente che questa festa risolleva tanti problemi ancora irrisolti. Quindi invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione nazionale organizzata da Cgil, Cisl e Uil a Bologna per ribadire la volontà di lottare per un futuro migliore, con lo slogan: lavoro, diritti, stato sociale, la nostra Europa”.

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