Povertà: i prodotti recuperati della Mercafir al Banco alimentare

Ma il progetto di sussidiarietà non è ancora partito e i cittadini più fragili come fanno?

Nicola
Nicola Novelli
04 novembre 2015 23:26
Povertà: i prodotti recuperati della Mercafir al Banco alimentare

FIRENZE- La redistribuzione gratuita delle eccedenze alimentari della Mercafir ai cittadini in condizione di deprivazione materiale è sospesa dalla settimana scorsa e al momento non si sa precisamente quando ricomincerà. Lo ha segnalato in queste ore a Nove da Firenze una residente alle case popolari dell'Isolotto, preoccupata per l'interruzione del servizio. Lunedì scorso l’assessore comunale al Welfare, Sara Funaro, ha presentato in Palazzo Vecchio il nuovo progetto affidato al Banco alimentare della Toscana. Il servizio sarà operativo dai prossimi giorni -ha spiegato il membro della Giunta Nardella- senza precisare la data esatta. Quel che è certo è che l'attività di raccolta, che è in corso da anni alla Mercafir, è per il momento sospesa.

Il 23 settembre la Direzione Servizi Sociali del Comune di Firenze ha pubblicato un bando con scadenza 23 ottobre per affidare la gestione di un programma di aiuti e la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti. L'assegnazione del servizio è avvenuta venerdì 30 ottobre e avrebbe dovuto prendere avvio lunedì 2 novembre. Ma come avrebbe potuto l'assegnatario rendere operativa l'attività il giorno lavorativo successivo all'assegnazione?

Del resto il bando concede al vincitore 30 giorni dall’aggiudicazione per dotarsi di un locale da utilizzare per la ricezione dei prodotti alimentari, il loro stoccaggio e l'assegnazione alle associazioni di volontariato impegnate nella distribuzione a persone a rischio di povertà. E anche l’ammontare complessivo dell’appalto -precisa il bando- sarà rideterminato in sede di redazione del contratto sulla base dei mesi effettivi di durata.

Appena possibile, al Mercato ortofrutticolo cittadino opereranno la raccolta dei prodotti il Banco alimentare e la Cooperativa di facchinaggio e trasporto Cft, il colosso della logistica toscana che impiega 1187 soci lavoratori, tra la sede legale proprio in viale Guidoni e quella operativa a Livorno. L'Associazione Banco Alimentare invece è una onlus, fondata da Comunione e Liberazione, in Toscana presieduta da Leonardo Carrai, il cugino di Marco, considerato il braccio destro di Matteo Renzi, attualmente presidente di Toscana Aeroporti.

“Il progetto è quasi a costo zero per il Comune dal momento che abbiamo messo solo poche risorse necessarie per la gestione amministrativa” ha spiegato in conferenza stampa l'Assessora Funaro. Poco più di € 50.000,00 più Iva, secondo il bando comunale, per un affidamento sino al 31 dicembre 2017.

Il Comune di Firenze metterà a disposizione del Banco alimentare e di Cft il Padiglione B della Mercafir (4.422 metri quadrati di superficie, con l’uso esclusivo di una cella frigorifera di 90 metri quadri situata nella centrale di frigoconservazione del Centro alimentare polivalente) con l'obiettivo di riorganizzare al più presto la distribuzione alle famiglie bisognose dei prodotti alimentari dismessi dai grossisti che operano all’interno della Mercafir.

Si tenga comunque presente che il progetto di recupero e distribuzione gratuita è in corso da tre anni. Già dall'epoca dell'assessore comunale Stefania Saccardi, questi prodotti vengono recuperati e distribuiti in 8 punti cittadini, quasi 1.000 persone assistite, per un totale di 160.000 kg di prodotti ritirati. Ad integrare gli altri progetti gestiti sul territorio dalla rete dell'associazionismo, che provvede alla distribuzione di pacchi alimentari, composti con prodotti differenti da frutta e verdura della Mercafir, come ad esempio pasta e scatolette.

Il servizio è stato gestito sino a venerdì scorso da Ulisse, una cooperativa sociale nata per iniziativa di Arca Coop. e del Dipartimento di Salute Mentale dell'Asl 10. La Cooperativa Ulisse si occupa di inserimenti lavorativi di persone provenienti da area psichiatrica, o handicap, dipendenze, o dal carcere. La cooperativa fiorentina non ha presentato una propria offerta. Perché il bando del Comune di Firenze ammetteva alla partecipazione operatori economici iscritti in Camera di Commercio, associazioni di volontariato, o di promozione sociale, società sociali, cooperative, o consorzi di cooperative sociali, ma, nel caso avessero sede legale in Toscana, escludeva quelle di tipo B. La cooperativa Ulisse è proprio di tipo B.

Del resto è lo stesso comunicato stampa del Comune di Firenze a precisare che “il progetto prende le mosse quasi un anno fa, per la precisione nel dicembre 2014, dalla firma di un protocollo di intesa per la gestione del recupero alimentare tra Comune, Mercafir, Cft e un soggetto che avrebbe gestito il percorso di recupero e distribuzione degli alimenti freschi invenduti al mercato generale”. Mancava solo l'offerta del Banco Alimentare, che adesso è arrivata. Speriamo che il servizio prenda avvio presto, per ripristinare la distribuzione alimentare al momento sospesa. Ci sono 1.000 persone in città che ne hanno davvero bisogno.

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