Un docente aggredito, una lezione interrotta con la forza, studenti intimiditi. Stamani all’Università di Pisa, irruzione in aula e il ferimento del professor Rino Casella. Nell’aula A0, un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione durante una lezione del docente di Diritto pubblico comparato. I presenti hanno riferito che gli attivisti hanno intimato agli studenti di abbandonare l’aula. Qualcuno ha cercato di opporsi ma è stato costretto a uscire. Sono stati gettati a terra l’interfono e un libro del professore, e si parla anche di contatti fisici nei confronti del docente, che ha cercato comunque di proseguire la sua lezione. Il tutto tra urla e slogan di Hamas come “Dal fiume al mare”, in vista dello sciopero generale annunciato per il 22 settembre.
“Quanto accaduto oggi rappresenta un’escalation preoccupante, richiamando dinamiche già viste lo scorso maggio al Campus Einaudi di Torino. Non si tratta di una semplice contestazione: è un attacco diretto alla libertà accademica e alla sicurezza della comunità universitaria. Come UGEI, esprimiamo piena solidarietà al docente coinvolto e ribadiamo con forza che violenza e intimidazione non possono trovare spazio negli atenei italiani. Serve un argine deciso contro questi comportamenti, perché l’università deve restare un luogo di studio, confronto e crescita, non un palcoscenico di propaganda” afferma in una nota l’Unione Giovani Ebrei d’Italia.
“Quanto accaduto stamani al Polo Piagge è inaccettabile. Serve una risposta ferma” i consiglieri comunali pisani Elena Del Rosso e Maurizio Nerini, candidati alle elezioni regionali con Fratelli d’Italia, condannano con forza l’episodio avvenuto “Solidarizziamo con il professor Casella e con gli studenti che intendevano rimanere alla sua lezione – dichiarano Del Rosso e Nerini – e chiediamo che l’Università di Pisa e le autorità competenti facciano chiarezza. La violenza non è mai ammissibile, nemmeno quando si pensa di avere una giusta causa. L’università deve restare un luogo libero, sicuro e pluralista. Chi impone il silenzio con la forza non lotta per la libertà, la calpesta”.