Piano faunistico venatorio regionale toscano 2025: le novità

Giunto all’adozione dopo varie sedute di consultazioni e approfondimento nelle Commissioni, passerà all’esame dell’aula

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 Luglio 2025 17:27
Piano faunistico venatorio regionale toscano 2025: le novità

Firenze –Le commissioni Territorio e ambiente e Sviluppo economico e rurale, presiedute rispettivamente da Lucia De Robertis (Pd) e Gianni Anselmi (Pd), hanno licenziato, a maggioranza, con il voto contrario del gruppo Fratelli d’Italia e del consigliere Marco Landi, il Piano faunistico venatorio regionale. Nel testo sono stati accolti alcuni emendamenti di aggiustamento tecnico proposti dal consigliere Cristiano Benucci (Pd) e dai consiglieri, anch’essi del Pd, Anna Paris, prima firmataria, Elena Rosignoli e Marco Martini.

Il Piano, giunto all’adozione dopo varie sedute di consultazioni e di approfondimento, passerà all’esame dell’aula e dopo il voto del Consiglio si aprirà la finestra temporale in cui gli interessati potranno avanzare osservazioni. Solo dopo le controdeduzioni a queste e il secondo voto dell’aula il testo sarà approvato in via definitiva.

Il Piano è lo strumento di pianificazione che stabilisce gli indirizzi e gli obiettivi delle politiche regionali in materia di gestione del territorio agricolo forestale destinato alla protezione della fauna e alla caccia programmata. La Regione, attraverso di esso, attua la pianificazione faunistico venatoria, tenendo conto delle realtà ambientali e del contesto socioeconomico del territorio, per perseguire gli obiettivi di tutela e conservazione della fauna selvatica; tutela dell’equilibrio ambientale e degli habitat presenti; regolamentazione del prelievo venatorio anche attraverso interventi di riqualificazione attiva e di disciplina dell’attività venatoria.

Tali azioni si realizzano mediante l’articolazione del territorio in comprensori omogenei, l’individuazione della localizzazione ed estensione degli istituti faunistici, la disciplina degli appostamenti fissi di caccia, i criteri per la prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica, quelli per la tutela e il ripristino degli habitat naturali e di incremento della fauna selvatica.

All’interno di ognuno dei comprensori esistenti in Toscana, il Piano individua le zone di protezione lungo le rotte di migrazione dell’avifauna e le oasi di protezione; le zone di ripopolamento e cattura e le zone di rispetto venatori; i centri pubblici di riproduzione di fauna selvatica allo stato naturale; i centri privati di riproduzione di fauna selvatica allo stato naturale; le aziende faunistico venatorie; le aziende agrituristico venatorie; le aree di addestramento e allenamento cani; le zone in cui sono collocabili appostamenti fissi; le aree vocate e non vocate per ciascuna specie di ungulato; i parchi nazionali e le aree protette; tutte le ripartizioni del territorio necessarie per l'organizzazione del prelievo venatorio.

A corredo del Piano faunistico venatorio, una nuova cartografia interattiva, che sarà consultabile sul sito della Regione.

Il consigliere Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) ha raccomandato, nella seduta congiunta tenutasi ieri pomeriggio per gli approfondimenti sul testo, di “evitare che il periodo di presentazione delle osservazioni coincida col mese di agosto, per non rendere vana il percorso partecipativo degli interessati”.

I presidenti De Robertis e Anselmi, si sono detti soddisfatti del lavoro e del voto delle commissioni.

Coldiretti Toscana esprime apprezzamento per il via libera congiunto al nuovo piano faunistico venatorio delle commissioni regionali 2° (Sviluppo rurale, agricoltura, caccia e pesca) e 4° (politiche dell’ambiente, della cooperazione internazionale e del terzo settore) presiedute rispettivamente da Gianni Anselmi e Lucia De Robertis. Il piano - che contiene al suo interno il principio proposto da Coldiretti Toscana secondo cui è incompatibile la presenza della fauna selvatica nella aree di coltivazione agricola professionale e non - approda ora in consiglio regionale per la discussione.

“Il nostro augurio – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – è che il nuovo piano faunistico venatorio possa quanto prima all’adozione del consiglio regionale senza essere stravolto o indebolito. Al momento le nostre richieste sono state accolte dalla Giunta Giani, dalla vice presidente Saccardi e dalle due commissioni chiamate in causa, la seconda e la quarta, per cui ringraziamo i presidenti Anselmi e De Robertis e tutti i consiglieri che hanno lavorato alle osservazioni. Il piano, così come è scritto oggi è indispensabile per dare una risposta concreta al mondo delle imprese, così come lo è la richiesta che abbiamo inoltrato di riforma degli Ambiti Territoriali di Caccia chiedendo semplificazione e omogeneità nella gestione. Per questo è fondamentale che il piano venga adottato in questa legislatura”.

Per informazioni www.toscana.coldiretti.it, pagina ufficiale Facebook @coldiretti.oscana, Instagram @Coldiretti_Toscana, Twitter @coldirettitosca, canale ufficiale YouTube “Coldiretti Toscana” e canale Telegram “coldirettitoscana”

In evidenza