Piana fiorentina: dal dissesto alle risorse idriche

Risorse idriche, biodiversità, paesaggio, energia, dissesto idrogeologico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 novembre 2016 19:45
Piana fiorentina: dal dissesto alle risorse idriche

Martedì 22 novembre, si svolgerà a Calenzano la prima riunione pubblica per il Progetto integrato Territoriale della Piana Fiorentina con il coordinamento della Città Metropolitana di Firenze. Esistono delle opportunità di finanziamento che un bando mette a disposizione, basta conoscerle.Per questo la Città Metropolitana di Firenze convoca una riunione pubblica aperta a tutte le aziende agricole del territorio e ai soggetti pubblici e privati portatori di interesse martedì 22 novembre 2016, alle ore 21, presso la Sala Convegni del Nuovo Polo Istituzionale, al 4° piano, nel comune di Calenzano (accesso da Piazza Gramsci 1).

Il Progetto integrato territoriale prevede, mediante l’adesione ad un Accordo Territoriale, l'aggregazione di soggetti pubblici e privati per affrontare e risolvere problemi legati a risorse idriche, biodiversità, paesaggio, dissesto idrogeologico, energia, migliorando il valore ambientale e valorizzando il ruolo svolto dalle aziende agricole nel territorio della Piana. Obiettivo della riunione è spiegare il bando Pit dando informazioni tecniche/pratiche sui principali investimenti che gli agricoltori singoli o associati, i gestori di terreni agricoli, gli enti pubblici e altri soggetti di diritto privato e pubblico potranno richiedere a finanziamento, le modalità di adesione, i requisiti minimi, i vincoli e gli impegni da sottoscrivere per aderire al Progetto integrato territoriale.

Alla riunione sono stati invitati i rappresentanti dei Comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Carmignano, Firenze, Poggio a Caiano, Prato, Sesto Fiorentino, Signa; il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, l'Università degli Studi di Firenze, Coldiretti Firenze e Prato, Confederazione Italiana Agricoltori Firenze, Unione agricoltori.In generale la presentazione del PIT presuppone l'individuazione di una o più specifiche criticità ambientali connesse ad un territorio ben definito, nell'ambito delle seguenti tematiche:

  • dissesto idrogeologico - protezione del territorio dal dissesto idrogeologico, contrasto ai fenomeni di desertificazione ai fini di una maggiore resilienza ai cambiamenti climatici;
  • gestione e tutela delle risorse idriche - diversificazione degli approvvigionamenti, risparmio

    idrico, miglioramento della gestione delle acque e tutela dei corpi idrici;

  • biodiversità - miglioramento dello stato di conservazione delle aree Rete Natura 2000 e delle altre aree ad alto valore naturalistico;
  • paesaggio - mantenimento o ripristino della diversità del mosaico ambientale tipico del paesaggio rurale toscano, recupero di aree degradate per dissesto o abbandono, salvaguardia del paesaggio storico in aree di particolare pregio;
  • energia - diversificazione delle fonti di approvvigionamento attraverso la valorizzazione delle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER).

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