Osmannoro maxi rissa e sequestro dei soccorsi: è allarme

Falchi: “Grandissima preoccupazione. Irremovibili sul rispetto della legalità, ma la situazione richiede grande attenzione”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 giugno 2016 17:32
Osmannoro maxi rissa e sequestro dei soccorsi: è allarme

Non è bastata la maxi rissa ed il seguente sequestro di forze dell'ordine e soccorsi arrivati per prestare le cure ai militari feriti ed accerchiati da centinaia di cittadini di nazionalità cinese all'interno di un piazzale, nella notte un altro episodio di protesta ha destato preoccupazione. Gli eventi, scaturiti nella violenza a seguito dei controlli diretti a verificare la regolarità di alcune imprese presenti in zona, hanno fatto scattare un campanello di allarme nella periferia del capoluogo toscano ed hanno sorpreso i sindaci di Firenze e Sesto. Il presidente della Città Metropolitana e sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto con queste parole: "Quello che abbiamo visto a Sesto è preoccupante.

Non sono ammissibili zone franche dove lo stato di diritto non viene fatto rispettare. Se non garantiamo la legalità non è possibile l'integrazione. Ci sono dei fatti probabilmente non noti né a me né alla stampa.. so che ci sono indagini in corso ed oggi c'è stato un processo per direttissima. Prendo atto di un fenomeno nuovo che ha visto una protesta organizzata ed aggressiva nei confronti delle forze dell'ordine. Quanto accaduto non può essere derubricato a situazione normale e questo vale per qualunque realtà urbana.

Sono pronto a lavorare per modelli sociali sostenibili, ma siamo tutti sottoposti alle regole e questo vale anche per chi fa impresa".

Informato su quanto stava accadendo fin dall'inizio delle tensioni, il sindaco di Sesto Fiorentino si è recato sul posto insieme al vicesindaco Damiano Sforzi intorno alle 21 e lì è rimasto fino a quando le forze dell’ordine non hanno disperso la folla.“Quanto accaduto questa notte all’Osmannoro desta grandissima preoccupazione. Incontrerò a breve il Prefetto e intendo vedermi al più presto col Console cinese per capire come superare, attraverso una leale collaborazione, questo momento di difficoltà e ricostruire un rapporto di fiducia tra la comunità cinese, le forze dell’ordine, le istituzioni. Su un punto, però, è necessario essere chiari: sul rispetto delle regole e della legalità, specie nei luoghi di lavoro, siamo e saremo irremovibili” afferma il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi commentando gli scontri. 

“I fatti di questa notte sono avvenuti in una realtà difficile, nella quale i controlli devono essere effettuati come in qualsiasi altra realtà produttiva, a tutela della salute e del lavoro - dice ancora il sindaco - Le autorità competenti dovranno accertare come sono andate le cose. Colpisce, però, il modo in cui è esploso tutto il disagio e il malcontento di un’intera comunità, fatto, questo, che merita un approfondimento e una grande attenzione da parte nostra”.Il consigliere regionale Giovanni Donzelli più volte ha denunciato l'illegalità nei capannoni, dei mercati abusivi dei money transfer e dei campi agricoli coltivati fuori regola: "Se credono di fermarmi con le minacce e gli insulti si sbagliano di grosso: queste reazioni non fanno altro che rafforzare in me la convinzione che le mie denunce e le mie battaglie sono importanti per il rispetto della legalità in Italia.

Non solo le proseguirò ma anzi le intensificherò" afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, che oggi è stato fatto oggetto su Facebook di pesanti insulti e minacce di morte. 

"Questa mattina in diretta Facebook sono tornato nelle zone fra Firenze e Sesto Fiorentino in cui sono accaduti i gravi fatti della scorsa notte - sottolinea Donzelli - nei video si dimostra che la situazione di illegalità nelle strade 'occupate' dai cinesi sta ancora peggiorando: il mercatino abusivo continua a proliferare e si svolge in barba a qualsiasi regola di utilizzo degli spazi pubblici, in palese concorrenza sleale delle aziende italiane, senza che nessuno batta uno scontrino e in barba a qualsiasi norma igienico-sanitaria e di sicurezza.

Nei commenti ad uno di questi video su Facebook, alcune persone con account dal nome cinese, anche fra coloro che presumibilmente sono stati protagonisti delle violenze di ieri sera, mi hanno insultato pesantemente oltre che minacciato di morte - conclude Donzelli - le istituzioni che nei fatti hanno permesso la nascita di vere e proprie zone franche la smettano di traccheggiare e intervengano immediatamente dando un segnale netto, altrimenti la situazione non potrà che degenerare ulteriormente"

In evidenza