Nuovo incendio in corso nella zona di via Fanfani

Scattato l’alert system per i cittadini coinvolti da parte della Protezione civile comunale. Il caso approda in Regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2023 16:55
Nuovo incendio in corso nella zona di via Fanfani

A seguito del nuovo incendio in corso nella zona di via Fanfani, è scattato l’alert system ai cittadini coinvolti da parte della Protezione civile comunale. La zona più interessata è quella compresa tra le vie Carlo Lorenzini; Pietro Fanfani; Enrico Bemporad e la zona del Sodo. Per limitare l'inalazione dei fumi prodotti, in accordo con Arpat e Asl, si raccomanda a tutti coloro che si trovano nel raggio di 500 mt. di non soggiornare all'aperto, tenere chiuse le finestre degli edifici e limitare al minimo la permanenza sul posto. L’alert telefonico si rivolge ai cittadini di queste zone ricordando queste raccomandazioni.

Per informazioni, seguire i canali social del comune di Firenze o chiamare la Protezione civile comunale al numero 055.7890.

“Per quanto tempo i residenti della zona, richiamati dalle autorità di rimanere chiusi in casa per evitare intossicazioni dalle esalazioni dei materiali combusti, dovranno sopportare questa situazione?

Poche ore fa dal mio ufficio in viale Guidoni – spiega il capogruppo del Movimento 5 Stelle Roberto De Blasi – ho notato il formarsi di una nuova nube di fumo nero proveniente dalla zona della fabbrica dismessa di via Fanfani, la stessa che è stata interessata da più episodi di incendio nei giorni scorsi e che a detta delle autorità era stata sgomberata dagli occupanti.

La cronaca locale si è occupata della questione registrando la presenza di persone all’interno dei luoghi in conflitto tra loro”.

“Ma cosa succede in quei luoghi veramente – si domandano il capogruppo M5S De Blasi con i consiglieri del Movimento 5 Stelle al Quartiere 5 Luca Rossi Romanelli e Iacopo Spennati – è mai possibile che la situazione, nonostante gli interventi delle autorità non verta verso una soluzione definitiva liberando i cittadini della zona dai pericoli derivanti da questi incendi?”.

“Chiediamo urgenti aggiornamenti al Sindaco su cui ricade la responsabilità sulla salute dei cittadini” conclude De Blasi. 

Il Capogruppo in Palazzo Vecchio e segretario provinciale Lega Federico Bussolin e il Commissario comunale Lega Federico Bonriposi affermano:“Apprendiamo dalla stampa dell’ennesimo incendio all’ex fabbrica Becagli a Castello, il terzo in pochi giorni. Come testimoniato dalle molteplici fotografie scattate e pubblicate dentro l’ex fabbrica bruciata, vi sono tonnellate e tonnellate di rifiuti, di ogni genere, indumenti, stracci, scarti industriali, migliaia di bottiglie di plastica, elettrodomestici, carrelli del supermercato, frigoriferi, lavatrici, materassi. Una discarica a cielo aperto. Pericolosa anche per la tipologia di materiali abbandonati”.

“È enorme l’area dell’ex mobilificio Becagli, circa 24mila metri quadri di estensione tra via XI Agosto, via Mario Luzi e via Pietro Fanfani. Possibile che ci siano incendi così frequenti in pochi giorni? Possibile sia soltanto colpa del grande caldo di questi giorni? Noi crediamo che occorra vigilare maggiormente sull'area visto come è stata trascurata totalmente in questi anni!”.“Non è concepibile che periodicamente si alzino queste nubi nere dense a causa degli incendi. I residenti sono preoccupati. Gli occupanti ancora ci vivono! Non possiamo rischiare che qualcuno rischi la vita! Il Comune intervenga con appositi controlli della Polizia Municipale per monitorare tutta l'area ed evitare ogni accesso. 3 incendi in pochi giorni non sono da sottovalutare!”, concludono i leghisti.

Il caso approda anche in Regione. “La situazione della ex fabbrica Becagli è allo stesso tempo una bomba ecologica, un’emergenza sociale e di sicurezza. Uno scenario inaccettabile. E inaccettabile è anche il silenzio assordante da parte del Comune e delle istituzioni regionali. A distanza di pochi giorni dai due incendi i cumuli enormi di rifiuti di natura incerta sono ancora lì, in parte arsi, in parte a rischio di nuovi incendi. Nel frattempo molti tra coloro che ci abitavano sono tornati a dormire lì, tra bombole del gas e attacchi alla luce di fortuna.

Chi ha responsabilità ha il dovere di fare chiarezza e intervenire. E visto che non lo fanno di loro spontanea iniziativa, lo facciano rispondendo alla mia interrogazione”.Così il consigliere regionale della Lega e portavoce dell’Opposizione Marco Landi, annunciando che martedì in apertura di seduta del Consiglio regionale la Giunta darà risposta a una sua interrogazione urgente.“La Regione sapeva che a Firenze c’era e c’è una enorme discarica abusiva? Perché la querela dei proprietari dell’area è stata ignorata? Perché Arpat ha rassicurato gli abitanti senza essere in possesso delle analisi dei fumi sprigionati dalle fiamme? Perché il Comune ignora anche questa occupazione abusiva? Tanti interrogativi senza risposta.

Firenze non merita di passare per la città delle discariche illegali e delle occupazioni abusive, come purtroppo è già accaduto di recente”, conclude Landi.

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