Né green pass né Ffp2 in Uffizi e altri musei, allarme Cgil

“Situazione assurda mentre il virus rigaloppa, chiediamo sicurezza per chi lavora"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 aprile 2022 18:17
Né green pass né Ffp2 in Uffizi e altri musei, allarme Cgil

Con la fine dello stato di emergenza non è più necessario, per i visitatori dei musei, né esibire green pass né utilizzare la mascherina Ffp2. "Una posizione assurda - commentano dalla Cgil Firenze - in un momento in cui le varianti stanno facendo rigaloppare la bestia del virus. È vero che il virus oggi fa meno paura grazie soprattutto alla campagna vaccinale, ma è assurdo aprire così indiscriminatamente da un giorno all’altro senza una graduale transizione.

È giusto esporre chi fino a ieri era considerato da tutelare a oltre 6000 visitatori al giorno (dato ufficioso dei soli prenotati di sabato scorso per la sola Galleria degli Uffizi)? È giusto piegarsi a un’ottica di mera valorizzazione, intesa come necessità di fare più numeri possibili soprattutto dal punto di vista della monetarizzazione? È giusto esporre i lavoratori della cultura, già numericamente ridotti all’osso, alla possibilità di contagio visti i numeri che ci aspettiamo (praticamente senza controllo) nelle prossime settimane di festività? È giusto far finta che vada tutto bene, chiudendo occhi e orecchie e buttare ai pesci la miglior forma di filtro che fino ad oggi ha permesso di mantenere viva la macchina museale e, di conseguenza, la fruizione? Questo è l’ennesimo specchietto per le allodole del: “però! Quanta gente entra nei musei!”.

Che poi a reggere tutta la macchina siano sempre meno lavoratori, pochi lo sanno. Magari per chi usa i beni culturali come una pagina pubblicitaria forse è giusto così. Ma in tutto questo senso di giustizia, a noi va di fare la voce fuori dal coro. Noi chiediamo a gran voce che tutto il lavoro fatto fino a questo momento non venga demolito. Chiediamo sicurezza per tutti le lavoratrici e i lavoratori dei musei, a partire dalle Gallerie degli Uffizi dove si registrano numeri di visitatori molto elevati, e dei siti culturali.

Chiediamo che i lavoratori dei beni culturali non siano solo considerati come pedine da sacrificare per strategie di chissà quale tenore. Abbiamo chiesto che venga stabilito con tutti i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza un protocollo di rientro graduale alla normalità, senza scorciatoie insensate in un momento di transizione così delicato come quello che stiamo per affrontare", conclude Fp Cgil Firenze.

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