Appuntamento domani, mercoledì 10 marzo 2021, alle 18.00, organizzato dall'area nazionale cultura e formazione del Partito della Rifondazione Comunista, sull'"uso tossico della foibe e della memoria". Con seguita il consigliere comunale Dmitrij Palagi parleranno Maurizio Acerbo (Segretario nazionale PRC/SE), Eric Gobetti (storico) e Alessandra Kersevan (storica). L'iniziativa potrà essere seguita in modalità telematica e sulla pagina Facebook del Partito della Rifondazione Comunista.
Eric Gobetti è stato al centro di una pesante campagna di diffamazione, per via del libro recentemente pubblicato con Laterza: "E allora le foibe?". Si tratta di un autore che il Gruppo consiliare Sinistra Progetto Comune ha citato durante la seduta del Consiglio comunale in cui è stato invitato un esponente della galassia dell'estrema destra italiana.
“L’uso tossico delle foibe e della memoria”. Questo il titolo di una iniziativa di Rifondazione Comunista rilanciata oggi da uno dei protagonisti, il consigliere di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi, in rete civica. Troviamo a dir poco vergognoso che si possa attribuire l’aggettivo ‘tossico’ a una tragedia come quella delle foibe. Un avvenimento storico ampiamente documentato la cui triste memoria viene celebrata in Italia ogni anno il 10 febbraio, per ricordare i nostri connazionali torturati e uccisi dai partigiani di Tito per la sola colpa di essere italiani. È inutile spendere fiumi di discorsi e produrre atti sulla correttezza del linguaggio politico quando da parte di un gruppo che siede in Consiglio comunale ci si permette di usare termini tali riferiti a vittime innocenti.
Del resto, Palagi e compagni non sono soli, in questo nostro paese dove a quanto pare si continuano a coltivare nostalgie sovietiche: a Genova infatti una sigla antifascista ha diffuso manifesti dal titolo “No foibe no party”. Crediamo che chi scrive e pensa cose simili debba solo vergognarsi di sé stesso”. Queste le dichiarazioni del consigliere di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai e del capogruppo Alessandro Draghi.