Firenze, 27 ago. – "Voglio dare una lettura reale del cantiere allo Stadio, non edulcorata come quella dell'amministrazione, la quale non ha parlato dei punti cruciali. Era stato promesso alla città di correre sui lavori. C'era da fare un grosso intervento (una curva nuova) e piccoli ritocchi (tribuna e torre). Sono stati fatti solo i ritocchi, oltretutto neppur finiti. La curva era rasoterra, tutt'ora è rasoterra. I cantieri si giudicano con gli occhi, non con le dichiarazioni. Un cantiere è fatto da persone, materiali e attività. Di persone se ne sono viste poche, i materiali naturalmente non ci sono perché le ditte non possono comprare i materiali senza contratto (e senza anticipi). Il ritmo delle attività, infine, pare essere lo stesso di prima della variante. La variante è stata annunciata il 3 di dicembre del 2024, è stata discussa a marzo 2025 e approvata il 27 di giugno ma oggi, 27 agosto, non c'è ancora il cronoprogramma".
Così, in un punto stampa, Massimo Sabatini, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e candidato al consiglio regionale con la lista civica "È ora!" a sostegno di Alessandro Tomasi.
"Questo - prosegue Sabatini - è il nocciolo del problema: l'assenza del cronoprogramma. Che fanno le ditte e non c'è perché non c'è ancora l'accordo con il raggruppamento di imprese che esegue i lavori, magari questo accordo è in arrivo ma ancora non c'è. Ho cercato sul sito del Comune e non si trova nulla. Se lo avessero firmato senza pubblicarlo sarebbero in difetto di trasparenza, se non lo hanno firmato siamo indietro mostruosamente. Comunque sia è uno strazio.
Quando finirà? L'amministrazione Funaro ce lo deve dire. Con i fatti, non con le chiacchiere. È la sindaca che si è voluta tenere la delega alle grandi opere, ma a tale delega non ha mai fatto onore perché non ha mai condotto niente! Perché sono io a parlare di contratto con le ditte e non lei? Perché sono io qui a dire queste cose e non lei a raccontare in anteprima come stanno i fatti? E perché il cronoprogramma è così importante? Perché scandisce tutte le fasi del cantiere! Solo se c'è un accordo e un cronoprogramma le ditte si attivano.
Pensando infine, agli scandali autorizzativi dell'ex Teatro Comunale, non posso non citare Nardella e Pessina, il cui periodo alla guida dei fatti centrali della città di Firenze lascia eredità architettonicamente inguardabili. Per funzioni pubbliche come lo stadio non è stato consentita un’altezza maggiore; da ciò sono scaturiti i pesanti vincoli, visibili nel brutto progetto di uno stadio dentro lo stadio con le curve sdraiate e poco inclinate.
Invece, ai progetti con sole funzioni private, come in Corso Italia è stata data l’altezza in più. Nardella e Pessina, l'accoppiata che ha messo in alto su Firenze un cubo bianco-nero e non ha voluto un più bello Stadio Viola".
“Comprendiamo che la campagna elettorale alle porte spinga molti a cercare visibilità, il consigliere Sabatini però ne approfitta un po’ troppo. Parte dallo stadio per mescolare vicende che non c’entrano nulla. I lavori in corso su Curva, Tribuna e Maratona sono interventi di restauro importanti e complessi, derubricarli a ritocchi vuol dire fare la solita polemica sterile che non serve alla città. La riqualificazione del Franchi è un’operazione su cui c’è la massima attenzione da parte dell’amministrazione” Così il consigliere comunale Pd e presidente della Commissione Sport Marco Burgassi replica al consigliere Sabatini (lista Schmidt) sullo stadio.