Lapidi dantesche, chi se ne prende cura nell'anno di Dante?

"Alcune sono abbandonate". Presentate dalla Lega interrogazione in Consiglio regionale e mozione in Palazzo Vecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2021 17:03
Lapidi dantesche, chi se ne prende cura nell'anno di Dante?

Su iniziativa del Comune di Firenze, agli inizi del Novecento, vennero collocate sul territorio trentaquattro lapidi dantesche vagliate da una apposita commissione, che portano incise diverse terzine della Divina Commedia, geolocalizzate sul territorio fiorentino.

“Regione Toscana per le Celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri ha stanziato tanti soldi, è un vero peccato che ciò che rappresenta Dante, come le sue Lapidi, sia abbandonato senza cure. Presenteremo una interrogazione per riportare all’attenzione della Regione questo tema, oggi purtroppo dimenticato nonostante la concomitanza con le celebrazioni” dichiara il Consigliere Regionale della Lega Giovanni Galli.

E in arrivo c'è anche una mozione che sarà presentata al Comune di Firenze dal capogruppo di Lega Salvini Firenze Federico Bussolin.“Il Comune di Firenze non ha neanche presentato un progetto per le celebrazioni di Dante – denuncia Bussolin –. Eppure la Regione ha finanziato con 200.000 euro i progetti finalizzati alla Celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Com'è possibile, visto che i fondi ci sono, abbandonare all’incuria le Lapidi Dantesche presenti nel Comune di Firenze? Alcune di esse sono illeggibili, altre da riparare e, alcune, non ci sono proprio. Ci sembra un controsenso grave verso chi stiamo celebrando. Presenteremo quindi una mozione per chiedere di porre subito rimedio a questa stortura”.“Chissà come avrebbe giudicato Dante questa dimenticanza” concludono i consiglieri. 

AGGIORNAMENTO - Saranno restaurate le 33 targhe dantesche che tappezzano torri, angoli di strada, chiese, palazzi del centro storico, rappresentando la personalità e la storia della città. Ad annunciarlo l’assessore ai Lavori pubblici Titta Meucci. “L'intervento di restauro delle targhe è stato inserito dall'amministrazione comunale tra gli interventi finanziabili tramite erogazione liberale in regime di ArtBonus. Costa Crociere spa si è resa infatti disponibile a versare a favore del Comune di Firenze la somma di 70mila euro in regime di art bonus da destinare al restauro delle targhe dantesche”. L'idea di realizzare le targhe con le terzine dantesche maturò tra il 1900 e il 1907, quando il Comune di Firenze affidò il progetto a un'apposita commissione di cui facevano parte Isidoro del Lungo, Piero Torrigiani, Giuseppe Lando Passerini, Orazio Bacci, Guido Carocci, Attilio Formilli e Luigi Minuti.

Foto gallery
In evidenza