La Gemma Collection investe oltre 100 milioni nel nuovo lusso alberghi

Il gruppo alberghiero indipendente fondato da Massimiliano Cecchi, annuncia un piano di sviluppo con sei nuove aperture

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 Dicembre 2025 22:02
La Gemma Collection investe oltre 100 milioni nel nuovo lusso alberghi

Un gruppo alberghiero giovane, indipendente e 100% italiano, che punta a rivoluzionare il concetto di boutique hotel di lusso. È questa la missione della Gemma Collection, brand fondato da Massimiliano Cecchi, imprenditore con solide radici nel real estate e una visione chiara: trasformare l’hospitality in un linguaggio culturale. Un gruppo in grande ascesa, che si affida a professionisti, sfidando il lusso standardizzato delle grandi catene con forza visionaria e passione, uniti dalla solidità e dall’energia della dimensione familiare.

“Alla base del progetto c’è una visione imprenditoriale che affonda le radici nella nostra storia familiare, nel senso estetico che ci appartiene e in un’idea contemporanea di ospitalità. Non ci interessa costruire semplici hotel, ma dare vita a luoghi capaci di generare emozioni, dove ogni dettaglio è pensato per raccontare il territorio, esprimere bellezza e offrire un lusso identitario, fatto di privacy, attenzione su misura e calore umano. Vogliamo che ogni ospite si senta meglio che a casa” – afferma Massimiliano Cecchi, CEO della Gemma Collection.

Chiusura 2025 in crescita

Approfondimenti

Dopo il successo del primo hotel a Firenze – La Gemma Hotel Firenze, inaugurato nel 2023 e già punto di riferimento nel segmento luxury con 7,1 milioni di euro di fatturato – il 2025 si chiude con una previsione di crescita intorno agli 8 milioni di euro.

L’andamento dei principali indicatori conferma la solidità del posizionamento dell’hotel nel proprio mercato di riferimento. L’ADR, pari a circa 600 €, e la durata media del soggiorno di 2,5 notti evidenziano un mix equilibrato tra ospiti in visita breve e viaggiatori che scelgono di prolungare l’esperienza.

La qualità dell’offerta trova ulteriore conferma nel riconoscimento della prima Stella MICHELIN assegnata per il 2026 al ristorante dell’hotel, Lucas’ restaurant , un risultato che rafforza l’identità gastronomica della struttura e contribuisce in modo significativo all’attrattività complessiva.

Anche gli indicatori di qualità offrono un riscontro molto positivo. Con un rating di 9,6 su Booking ed Expedia e una media di 4,7/5 su Google e Tripadvisor, la reputazione online dell’hotel si mantiene su livelli eccellenti: dati che testimoniano l’apprezzamento costante degli ospiti e che, al tempo stesso, rappresentano un valore competitivo significativo per il posizionamento della struttura.

Clientela e mercati

La distribuzione geografica degli ospiti evidenzia una forte presenza internazionale. Gli Stati Uniti rappresentano il mercato principale con una quota del 46,28%, seguiti dal Regno Unito (5,57%) e dal Canada (3,15%). Si tratta di un mix che conferma la capacità della struttura di attrarre viaggiatori con elevata propensione alla spesa e sensibili alla qualità del servizio.

Rilevante anche la componente generazionale: la presenza di Millennials e Gen X è significativa e contribuisce a delineare una domanda orientata a un’idea di lusso contemporaneo, attenta al comfort e alla cura dei dettagli, ma anche alla coerenza con i valori dell’ospitalità più tradizionale. Un elemento che rafforza il posizionamento dell’hotel presso un pubblico in evoluzione e ne sostiene la competitività nel medio periodo.

“Il settore del lusso sta vivendo una trasformazione profonda: oggi rileviamo una maggiore selettività, con una clientela che cerca esperienza, valore, autenticità. La nostra risposta è una proposta coerente, che mette l’ospite al centro, lontano da logiche standardizzate” – dichiara Laura Stopani, General Manager del gruppo.

Un piano di sviluppo da oltre 100 milioni

Il gruppo guarda avanti con un piano di sviluppo ambizioso: sei nuove aperture entro il 2030, per un investimento complessivo superiore a 100 milioni di euro. La prossima apertura sarà a Milano nel 2026, seguita da nuove destinazioni italiane ad alto valore culturale e turistico, tra cui [Roma / Venezia / Costiera Amalfitana / Lago di Como / Puglia].

Ogni struttura, tra 30 e 50 camere, offrirà design tailor-made, cucina identitaria, arte, benessere e percorsi esperienziali che valorizzano il genius loci, incarnando un’idea di lusso contemporaneo fatta di autenticità, bellezza e servizio sartoriale.

Un modello di business solido e familiare

A differenza di molti player internazionali, La Gemma Collection adotta un modello integrato che prevede gestione diretta e proprietà immobiliare. Una scelta strategica che consente di mantenere il pieno controllo su posizionamento, qualità e valore patrimoniale delle strutture nel lungo periodo.

La crescita sarà sostenuta principalmente da capitali propri, con l’eventuale apertura a investitori minoritari e selezionati, senza intaccare la governance familiare. Il progetto punta a raggiungere entro il 2030 un fatturato aggregato superiore a 45 milioni di euro, con un impatto occupazionale stimato in oltre 350 nuovi posti di lavoro.

Un progetto che guarda lontano

Con una governance familiare stabile, una struttura finanziaria solida e una strategia che coniuga visione imprenditoriale, cultura e territorio, La Gemma Collection si propone oggi come uno dei progetti più promettenti e strutturati dell’hospitality italiana, con l’ambizione di portare nel mondo una nuova definizione di lusso Made in Italy.

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