Firenze, 26 novembre 2025 - "Giani & Manetti: Lei non sa chi siamo noi -scrive in un post su Facebook l'Onorevole Chiara La Porta (FdI)- E adesso il Presidente Giani come giustifica che il giorno delle elezioni è andato di persona da polizia stradale e Prefetto in sostegno alla sua capo gabinetto oggi assessore Cristina Manetti che era stata beccata a fare la furbetta in corsia d’emergenza a saltare la coda?".
“I cittadini che commettono violazioni al codice della strada, ricorrono all’avvocato, non al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, come ha invece fatto l’attuale assessore alla Cultura Cristina Manetti. Ed il governatore, fatto molto grave, non solo si è prestato ad andare in ‘soccorso’ dell’allora proprio capo di gabinetto, ma anche ad accompagnarla in Prefettura, come si apprende dalla risposta del ministero dell’Interno all’interrogazione della collega Chiara La Porta, che ha il merito di aver fatto luce su una vicenda dai contorni opachi e ancora tutta da comprendere.
Restano dubbi sul motivo per il quale Giani e Manetti siano andati dal Prefetto di Firenze, a chiedere cosa, dato che il percorso amministrativo di una violazione ha tempi specifici. Non vogliamo davvero pensare che il governatore della Toscana abbia tentato di sfruttare il proprio ruolo, cercando chissà quale scorciatoia. Evidentemente Giani, di lavoro, fa anche l’avvocato. Noi non lo sapevamo e neppure i cittadini toscani. Ed è a loro che deve dare spiegazioni, riguardo ad una propria azione inopportuna, perché, al momento, sta dimostrando di non avere la giusta postura istituzionale.” nota il deputato e vice coordinatore regionale toscano di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti.