Imprese della pelletteria e sindacati per accordo tracciabilità 

Per la prima volta alleati imprese e sindacati: definite linee guida comuni e generali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 2014 15:04
Imprese della pelletteria e sindacati per accordo tracciabilità 

Tracciabilità della filiera della pelletteria. Un passo fondamentale per facilitare il controllo pubblico di legalità e concorrenza sleale. Atto concreto per la qualificazione e sostenibilità del sistema delle filiera della moda fiorentina. L’alleanza imprese della pelletteria e sindacati nata a Firenze, fungerà da facilitatore per il controllo da parte delle istituzioni preposte: sono stati, infatti, indicati gli impegni che le imprese devono prendere per dichiarare le propria filiera tracciabile, trasparente, chiara e legale.

Le linee guida sono state definite nel “Progetto legalità” sottoscritto da Confindustria Firenze, CNA Firenze, Confartigianato Firenze, FILCTEM CGIL Firenze, FEMCA CISL Firenze, UILTEC UIL Firenze. Il progetto, cui cui le imprese possono volontariamente aderire, indica dei requisiti indispensabili per poter definire una filiera una “filiera tracciata”. “I brand hanno proprie regole rigorose di tracciabilità– spiega Franco Baccani presidente della Sezione pelletteria di Confindustria Firenze – noi abbiamo fatto di più: abbiamo creato presupposti per condividere un programma di legalità comune al territorio.

Per Istituzioni ed Enti sarà più facile il controllo. Tolleranza zero per l’illegalità. Avevamo annunciato il progetto di tracciabilità totale della filiera: questo è il primo atto”. “Per la prima volta - è il commento comune di Filctem, Femca e Uiltec territoriali - costruiamo le condizioni per una sinergia tra sistemi di mappatura della filiera delle singole griffes e l'attività degli enti pubblici di controllo. L'obiettivo è una alleanza del territorio che affianchi a trasparenti assunzioni di responsabilità nel contrasto all'illegalità impegni chiari per la qualificazione del lavoro e delle filiere produttive”.

"Le nostre piccole e medie imprese artigiane sono da sempre sinonimo di correttezza e rispetto di ogni regola e disposizione, sia che si tratti di normative sia che si tratti di etica del lavoro - commenta Massimo Marchi, presidente di Cna Federmoda Firenze - Con questo protocollo iniziale vogliamo creare uno strumento vero che identifichi e colpisca chi vive nella illegalità. La strada giusta da percorrere va nella direzione della tracciabilità dell’intera filiera produttiva e della sua sostenibilità economica, senza alcuna tolleranza verso chi trasgredisce i principi fondamentali di etica e legalità sul lavoro". 

In evidenza