Immigrati, decalogo del rispetto distribuito a Firenze

"Stop ai 'money transfer', in centro tornino le botteghe storiche"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2014 14:47
Immigrati, decalogo del rispetto distribuito a Firenze

Una delegazione di Fratelli d'Italia distribuisce il "decalogo del rispetto" in via Panicale a Firenze. L'iniziativa che ha suscitato critiche e polemiche prosegue dunque nel cuore del capoluogo toscano.

Al mercato centrale di Firenze, a contatto con gli stranieri, ma anche con tanti italiani incuriositi. Si è svolta questa mattina ed ha avuto il suo centro in via Panicale la seconda tappa di distribuzione del “Decalogo del rispetto”.Sotto gli occhi degli agenti della Digos, appostati per verificare eventuali situazioni di tensione, il capogruppo in Regione Giovanni Donzelli, insieme ad una delegazione del partito, ha consegnato ai passanti i volantini, tradotti anche in lingua araba e francese: molti gli italiani che si sono avvicinati alla delegazione."La nostra iniziativa è assolutamente a scopo pacifico - sottolinea Donzelli - vogliamo solo far conoscere agli immigrati le regole che è opportuno che conoscano se vogliono vivere in Italia.

Altrimenti non sono obbligati a rimanere nel nostro paese". Donzelli è entrato anche in molti esercizi commerciali della zona - fra macellerie "halal" (proprio una delle pratiche che si chiede di bandire nel decalogo), phone center e bazar - ed ha lasciato alcuni volantini nei locali, "di modo che i molti stranieri che li frequentano abbiano modo di leggerlo", aggiunge Donzelli. "Anche gli italiani dovrebbero rispettarle, è chiaro - prosegue - ma almeno loro le conoscono: nel caso degli stranieri, invece, spesso alcuni comportanti che in Italia sono sbagliati vengono coltivati perché ritenuti del tutto normali nel Paese d’origine".

"Il problema dell'immigrazione è molto sentito dalla gente - spiega Donzelli - siamo andati in quella zona che da molti anni è diventata di assoluto dominio degli stranieri, i fiorentini non ne possono più di dover subire l'occupazione di una zona così nevralgica del centro storico, a due passi dal mercato centrale. L'impegno della Regione e del Comune dovrebbe essere quello di incentivare in queste strade le attività storiche per far parlare il fiorentino e non il cingalese o il magrebino: serve levare qualche money transfer e rimettere qualche bottega storica".

Foto gallery
Notizie correlate
In evidenza