Il razzismo allo stadio Franchi

Domenica nella partita Fiorentina–Napoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2021 22:32
Il razzismo allo stadio Franchi

I tifosi viola, durante la settima giornata di campionato di Serie A, hanno rivolto pesanti insulti contro il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly, chiamandolo “scimmia”.

La Fiorentina esprime la più ferma e dura condanna per gli episodi di razzismo avvenuti ieri nel corso della partita contro il Napoli. Il Direttore Generale Barone, già nel post gara, ha tenuto a scusarsi personalmente a nome della Società con il club ospite e con i calciatori vittime di cori vergognosi e intollerabili.

Il Club viola ha già messo a disposizione della questura tutte le immagini video e tutti gli strumenti in proprio possesso perché vengano individuati i colpevoli di questi inqualificabili cori. Una volta identificati dalle Istituzioni preposte i colpevoli di questo grave gesto, sarà cura della stessa Fiorentina proibire loro l’accesso allo stadio, auspicandosi medesimo impegno da parte di tutte le Società, così come l’applicazione delle regole che devono essere sempre uguali per tutti.

Il Presidente Commisso e tutta ACF Fiorentina lottano e si impegnano da tempo sul fronte della lotta al razzismo e ad ogni forma di discriminazione e non possono che accogliere con amarezza episodi in cui l’ignoranza e la stupidità di qualcuno mettono in imbarazzo e discussione non solo la serietà della Società gigliata, ma anche di tutta Firenze, una città che nella multiculturalità e nell’integrazione ha alcune delle sue basi più solide.

Tutto è successo mentre al Parco dell’Argingrosso di Firenze si concludevano i Mondiali Antirazzisti organizzati dall’Unione Italiana Sport Per tutti. Due giorni di tornei sportivi con l’obiettivo di contrastare ogni forma di razzismo riconoscendo nello sport un linguaggio universale per stabilire un legame tra i popoli.

“Da anni l’UISP organizza i Mondiali Antirazzisti dove squadre composte da giocatori di ogni provenienza e genere scendono in campo contro le discriminazioni, perché purtroppo situazioni di intolleranza e violenza sono cronaca quotidiana – afferma Marco Ceccantini Presidente UISP Firenze - Firenze è una città accogliente, ma è necessario mettere in atto azioni concrete dentro e fuori i campi da gioco, a partire dalle scuole, dalle società sportive insieme ai giovani, ma anche coinvolgendo le famiglie e coloro che hanno una responsabilità del mondo dello sport, a tutti i livelli. Ci auguriamo che il Comune di Firenze possa dare seguito al percorso iniziato con la campagna “Firenze non odia – patto contro il razzismo”, invitando ad aderirvi sempre più soggetti per costruire una comunità basata sul rispetto e il pluralismo culturale”.

L’UISP Firenze nel 2008 ha lanciato il progetto “Ultracorretto: campagna dei giovani per i giovani per un tifo senza errori per valorizzare e difendere la cultura popolare e sociale del tifo”, conclusosi nel 2019 e al quale dal 2010 al 2015 ha aderito la A.C.F. Fiorentina attraverso la creazione di momenti di incontro tra i ragazzi delle scuole e alcuni calciatori per parlare di razzismo e attualità.

Pochi giorni fa è stato presentato dall’UISP Nazionale il progetto Changing the chants, sostenuto dal programma dell'Unione europea per i diritti, l'uguaglianza e la cittadinanza. Una cooperazione innovativa e internazionale tra Borussia Dortmund, Feyenoord Rotterdam, Werder Brema, Chelsea, Milan, Bologna, Fare Network e la Casa di Anna Frank. L'obiettivo è approfondire la comprensione degli approcci che le squadre di calcio possono utilizzare per educare i tifosi a contrastare i comportamenti discriminatori nelle tribune stilando un compendio di buone pratiche.

“É necessario che si alzi un coro unanime nella lotta al razzismo – conclude Ceccantini – e l’UISP è pronta a far sentire la propria voce”.

“I cori razzisti di ieri sera al termine della partita di calcio Fiorentina – Napoli meritano una condanna ferma, senza se e senza ma. Ed è una condanna netta, senza distinzioni e senza giustificazioni: a Firenze – ha detto la presidente della Commissione per il contrasto a Firenze dei fenomeni di intolleranza e razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza – non è possibile rimanere indifferenti rispetto ad ogni manifestazione di razzismo e di discriminazione, in qualunque parte della città venga messa in campo, Stadio Franchi incluso.

Firenze con la sua storia (e la storia è sempre storia di scelte e di valori) non può rimanere assuefatta ai nuovi linguaggi d’odio, ai termini di dileggio, di razzismo, ed intende vigilare, prevenire e contrastare e reprimere e tutti quei fenomeni e gli pseudo linguaggi che minano il nostro essere cittadini.Per questo abbiamo istituito a Firenze la Commissione Speciale “Per il contrasto a Firenze dei fenomeni di intolleranza e razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”, e per questo non restiamo indifferenti difronte ai cori razzisti che una piccola parte di incivili ha indirizzato ieri ai giocatori del Napoli Koulibaly, Osimhen e Andrè Frank Zambo Anguissa mentre uscivano dal campo alla fine della partita.

Firenze non odia, i tifosi viola non odiano, e se tra loro c’è una sparuta minoranza di incivili che pensano di infangare la nostra città, medaglia d’oro della Resistenza, la nostra Squadra ed il nostro amato Stadio, ecco, allora devono essere isolati, e sanzionati.

Per questo – aggiunge la presidente Barbara Felleca – chiediamo alla Fiorentina di non restare indifferente, e per questo chiediamo l’assunzione di provvedimenti forti, compresa la chiusura delle Curve dello Stadio Franchi, al prossimo episodio di stampo razzista che abbia a ripetersi allo Stadio, prima, durante o dola partita.

I vili insulti razzisti – conclude la presidente Felleca – sono una vergogna per qualunque città libera e democratica, ed inaccettabili a Firenze, che ispira tutta la propria azione alla salvaguardia e tutela della dignità di ogni persona.Chiediamo una presa di posizione forte da parte della Società, ma soprattutto delle migliaia di tifosi che allo Stadio gioiscono, soffrono, ma non odiano, e che non potranno tollerare di essere omologati a quella sparuta minoranza di persone che ieri, con i loro insulti, hanno offeso non soltanto Napoli ed i suoi giocatori, ma tutta Firenze ed i suoi tifosi”.

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