SACRO è un progetto di Virgilio Sieni ideato per il territorio di Empoli; un percorso di partecipazione che intende coinvolgere cittadine e cittadini di tutte le età e abilità in una riscoperta di relazione con la città e le sue opere ricercando nel senso di sacralità della presenza la chiave di indagine e di creazione.
Il progetto si sviluppa attraverso due esperienze di partecipazione: una rivolta a persone con fragilità residenti nel Centro Residenziale Vincenzo Chiarugi della Misericordia di Empoli; l’altra pensata per un gruppo di cittadini di tutte le età e abilità per stimolare processi di apprendimento e frequentazione del gesto attraverso lo sguardo sull’opera d’arte.
Entrambe le esperienze intendono aprire un focus sulla cura dell’individuo e sulla relazione con l’opera d’arte e gli spazi museali. Si tratta di pratiche di consapevolezza del corpo che coinvolgono a pieno la nostra architettura cognitiva funzionale: tradurre in gesto e in sequenze di movimenti le declinazioni di un’opera d’arte amplia le funzioni cerebrali attraverso la vista, il tatto, l’abitare lo spazio e condividerlo con altri.
Approfondimenti
SACRO è parte di Officine del gesto/Piccoli musei, un progetto di Virgilio Sieni e del Centro Nazionale di Produzione della Danza, pensato e sviluppato nell’Area Metropolitana di Firenze, grazie al contributo della Fondazione CR Firenze e della Città Metropolitana di Firenze con il patrocinio del Comune di Empoli, il Museo della Collegiata di Sant’Andrea e la Fondazione Centro Residenziale Vincenzo Chiarugi della Misericordia di Empoli.
- DOMENICA 4 GIUGNO 2023, ore 11.00
Palestra Scuola Media F.B. Busoni, Via Raffaello Sanzio 157, Empoli
IL MONDO SALVATO DA LORO
A cura di Virgilio Sieni
Musiche Naomi Berrill (violoncello)
Con Virgilio Sieni, Giulia Mureddu, Maria Vittoria Feltre, Agnese Lanza, Andrea Bianca Maragliano e Mara Roberto, degenti e operatori della RSA Vincenzo Chiarugi di Empoli
La performance nasce sul tema dell’ascolto delle fragilità. I partecipanti, insieme a danzatrici, danzatori, operatori sanitari e caregiver, indagano come l’ascolto del corpo e la bellezza del movimento divengono danza in dialogo con la quotidianità.
IL MONDO SALVATO DA LORO è l’esito scenico degli incontri tenuti tra aprile e maggio nell’ambito del progettoPrometeo | Novissima arte, che si propone di sviluppare, promuovere e consolidare uno sguardo e una pratica creativa rivolta alla fragilità, stato dell’essere umano che accoglie i tratti possibili della cura e del dedicarsi all’altro come fonte inesauribile di relazione.
Il progetto coinvolge, incontra e intende creare comunità di persone che abitano i confini della diversità fisica, cognitiva e comportamentale e che attraverso i linguaggi del corpo e della danza esplorano la bellezza del corpo “messo in opera”.
Si sviluppa con pratiche itineranti in spazi d’arte (teatri, musei e centri d’arte) e di cura (RSA, centri diurni e associazioni di promozione sociale) condotte da danzatrici e danzatori professionisti e frequentate da cittadini di ogni età abilità e provenienza compresi operatori sanitari e caregiver.
Ad Empoli, il progetto Prometeo | Novissima arte incontra la comunità dell’RSA Vincenzo Chiarugi per lavorare in riferimento all’opera “Pietà” di Masolino da Panicale conservata nel Museo della Collegiata di Sant'Andrea di Empoli, cogliendone i tratti in relazione all’idea di sostegno, tattilità, vicinanza.
- LUNEDÌ 5 GIUGNO 2023, ore 20.00
Museo della Collegiata di Sant’Andrea, Piazzetta della Propositura 3, Empoli
L’INCONTRO
Di Virgilio Sieni
Musiche Naomi Berrill (violoncello)
Assistenti al progetto Giulia Mureddu, Maria Vittoria Feltre e Mara Roberto
Con la partecipazione di Fiorella Bulleri, Mariella Bulleri, Filomena Franca Falco, Salvatore Falco, Silvia Gargani, Marilena Messina, Alessandra Mollica, Rossella Neri, Donato Petrizzo e Serena Tani.
L’esperienza prevede la scoperta di alcuni gesti e il processo che li genera per creare insieme una breve sequenza di movimenti ispirati alle opere presenti al Museo della Collegiata. L’idea è quella di dar vita a una piccola comunità di persone che agisce secondo l’ascolto reciproco.
Partendo dalle posture tratte dalle opere d’arte prenderà vita una partitura per immagini che servirà da guida al gruppo al fine di elaborare forme di passaggio da una postura all’altra.
Il lavoro si svolgerà sperimentando la lentezza quale forma di adagio che permetterà nella sua evoluzione di praticare la sospensione del gesto e momenti di pausa condivisi. I gesti scelti richiameranno il senso della tattilità: come toccare e essere toccati, come manipolare l’aria e allo stesso tempo sensibilizzare la mano e il corpo allo spazio intorno e le persone vicine.
Incontrare l’opera d’arte e incarnare alcuni tratti delle figure dipinte ci pone in una condizione inclusiva dove le persone ospitano letteralmente i gesti del passato e della storia quale processo di apertura verso l’altro, chiunque sia.