Il Museo del tessuto indossa il Kimono

Davvero interessante la mostra sul tradizionale indumento giapponese inaugurata a Prato

Il
Il Lagotto
03 maggio 2023 23:55
Il Museo del tessuto indossa il Kimono

Il Kimono, “cosa da indossare”, deriva dalle vesti formali in uso alla corte cinese, importate in Giappone a partire dal VII sec. d.C.. La sua struttura è sostanzialmente uguale per tutti i modelli e la sua particolarità è quella di non avere bottoni.

L’inizio della mostra racconta del primo contatto avvenuto con navi portoghesi nel 1543, in realtà, tuttavia, fu il secondo contatto nella metà del 1800 che riuscì a stabilizzare dei contatti commerciali tra il Giappone e l’Occidente.

Il nucleo centrale e più corposo della mostra si è avvalso della collezione privata di Lydia Manavello che ha raccontato di essersi concentrata sulla ricerca di tutti quei Kimono che con i loro tessuti, soprattutto di largo consumo e di uso quotidiano, raccontano dell’interscambio avvenuto tra l’Occidente e l’Oriente tra la metà dell’ottocento e la metà del novecento.

Approfondimenti

I tessuti dei Kimono raccontano non solo la meraviglia e lo stupore della conoscenza per la tecnologia occidentale ma anche della pittura, dell’economia e della politica: le armi, la radio, gli aerei, i transatlantici, l’alleanza, l’Asse, con l’Italia e la Germania e poi ancora Kimono con motivi dei pittori occidentali tra cui Kazimir Malevich.

In Occidente, nel frattempo, l’Arte risentì moltissimo delle stampe giapponesi-Hokusai, Utamaro e Hiroshige- e molti artisti, soprattutto gli impressionisti-Degas, Monet- fino ad arrivare a Van Gogh e Klimt presero a prestito motivi pittorici dalle stampe Ukiyo-e, il magico “mondo fluttuante”, il piacere effimero della vita. Ricordiamo che tra i più grandi collezionisti di queste stampe giapponesi in Europa, seppure in ritardo rispetto ai francesi, erano stati lo stesso Vincent Van Gogh e suo fratello minore Theo.

Le parole possono certo raccontare l’evoluzione del Kimono in quel secolo di apertura al mondo del Giappone, ma le immagini dal vivo così brillanti racconteranno e faranno sognare più di mille parole e quindi vi invito ad un “viaggio” a Prato a visitare questo Museo e questa bella mostra così unica nel suo genere.

Notizie correlate
In evidenza