​Il mondo della radio in Toscana

Ha compiuto da un bel pezzo un secolo di vita, ma porta splendidamente i suoi anni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2020 11:35
​Il mondo della radio in Toscana

Ha compiuto da un bel pezzo un secolo di vita, ma porta splendidamente i suoi anni. Parliamo della radio, l’invenzione geniale messa a punto da Guglielmo Marconi l’8 dicembre del 1895, quando fece trillare per la prima volta il campanello posto a distanza a Villa Grifone, nei pressi dell’attuale Sasso Marconi. Diventata realtà in Italia solo con l’inizio ufficiale delle prime trasmissioni dell’Unione Radiofonica Italiana (che poi diventerà RAI) il 6 ottobre del 1924, la radio è stata più volte data per spacciata ma tornata sempre gloriosamente a nuova vita, sopravvivendo a diverse “avversità”, prima fra tutte la rivoluzionaria inaugurazione della programmazione TV a metà degli anni 50.

Riadattatasi con rapidità sorprendente ai tanti cambiamenti sociali, culturali e di costume, ha saputo resistere con fierezza anche in un mondo tecnologicamente mutato, nel quale è riuscita ad adeguarsi convivendo con gli altri mezzi di comunicazione.

La radio in Toscana: un successo che non conosce declino

Uno strumento, la radio, che ha trovato da sempre un terreno particolarmente fertile in Toscana dove, secondo i dati diffusi dal Tavolo Editori Radio (TER), nel 2019, contava 2 milioni e 131 mila ascoltatori giornalieri, a riprova della sua vitale longevità sul territorio, continuando a fare gola a inserzionisti e pubblicitari per la sua variegata platea e rappresentando tuttora uno strumento di marketing fra i più sfruttati.

Se l'auto si conferma il luogo preferito per ascoltare la cara vecchia radio FM, con 1 milione e 600 mila ascoltatori che giornalmente s’intrattengono con questo mezzo dall’abitacolo, oggi emergono nuove tipologie di fruizione come il DAB+ e le web radio, dato che dimostra come la maggior parte dei giovani che ascoltano la musica attraverso i supporti digitali, ascolta anche la radio e lo fa pure con maggiore frequenza rispetto al passato.

In Toscana la radio rappresenta quindi un ottimo investimento per l'intera industria che ruota intorno al sound marketing (studi di produzione, aziende e brand radio) come pure un’occasione di affermazione per nuove emittenti pronte a farsi spazio sulla scena regionale. Un mezzo di comunicazione che gode ancora di ottima salute, in grado di offrire buone opportunità d’inserimento, a patto di non cadere nel tranello dell’improvvisazione. Per tutti coloro che, attratti dalla sua fascinazione, volessero lanciarsi mondo della radio, creando una nuova stazione, oppure modernizzando e ampliando una già esistente, il consiglio è difatti quello di approfondire la conoscenza di tecniche e strumenti attraverso la consultazione di una guida contenutistica valida e affidabile come quella offerta da Teko Broadcast, in modo da capire bene come partire col piede giusto e non commettere errori che potrebbero compromettere il buon esito dell’impresa.

La radio a Firenze: una nuova emittente e una perdita dolorosa

Quest’estate il panorama radiofonico fiorentino si è arricchito di una nuova emittente: si tratta di Radio Divina che trasmette sui 99.1, frequenza precedentemente utilizzata da Radio Mitology ’70 -’80 e che ha ufficialmente inaugurato le sue trasmissioni di sola musica italiana lo scorso 22 luglio a mezzogiorno.

Per una new entry, una perdita dolorosa nello stesso ambiente: la scomparsa di Vincenzo Pota, una delle voci più apprezzate del panorama radiofonico fiorentino e nazionale, avvenuta pochi giorni dopo. Conosciuto agli estimatori della radio con lo pseudonimo Vincent Dj era stato un precursore dell’arte del dijng e dell’entertainment radiofonico, divenuto celebre per la sua militanza ventennale a Radio One, storica emittente radiofonica fiorentina, la conduzione di diverse trasmissioni televisive a Tele 37 e a Canale 10 e il successo a Lady Radio dove, chiamato da Carlo Conti, curava il programma Vintage Village.Ed è stato proprio il presentatore il primo a scrivere parole accorate su Vincent Dj, suo amico carissimo: "Oggi se n’è andato un pezzo di storia delle radio libere fiorentine.

Un grande uomo, un grande dj, un grande esperto musicale: la sua discomania sarà sempre con noi”.   

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