Publiacqua: in Consiglio comunale il conferimento della partecipazione

La delibera di costituzione della nuova holding pubblica in approvazione nella seduta di lunedì in Salone dei Duecento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 giugno 2021 14:32
Publiacqua: in Consiglio comunale il conferimento della partecipazione

Il Consiglio comunale è convocato lunedì 7 giugno alle 14,30 nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio. Sono state predisposte tutte le necessarie cautele per permettere la seduta in sicurezza, senza pubblico.

La conferenza dei capigruppo ha deciso di eliminare, per stavolta, i question time per lasciare più spazio al dibattito. Alle 14,30 quindi la seduta si aprirà direttamente con comunicazioni e domande di attualità, per la durata massima di un'ora. A seguire il dibattito e il voto sulla delibera, presentata dall'assessore Gianassi, dal titolo "Costituzione di una Holding pubblica pluripartecipata per la gestione delle partecipazioni societarie. Conferimento della partecipazione in Publiacqua spa".

Siamo di fronte all'avvio di un'operazione che dovrebbe portare alla creazione di una multi-utility dei servizi pubblici nella nostra regione, che accorpi le aziende di gestione di acqua, rifiuti e –forse– energia.

Approfondimenti

La prima tappa sarà il conferimento ad una nuova società delle quote dei comuni detenute in Publiacqua, tramite delibere – a detta degli stessi amministratori, immodificabili quindi come fosse un obbligo di semplice presa d'atto dei consigli comunali. L’operazione è propedeutica alla quotazione in borsa della futura multi-utility.

"Insomma, tutto cambia perché nulla cambi. Anzi si va a peggiorare, con la creazione di un’ulteriore scatola cinese –si legge in un documento condiviso dalle forze della sinistra– ed un dimensionamento regionale multi servizi che allontanerà ulteriormente le scelte dai consigli comunali e dai territori. E col rischio certo di aprire il campo a future operazioni finanziarie borsistiche ostili , in grado di mettere in pericolo un patrimonio comune di tutta o parte della Toscana".

"Volete cambiare nell’esclusivo interesse generale? Accompagnate il tutto – proporrà Sinistra Progetto Comune e gli altri eletti di sinistra negli altri consigli comunali- con l'impegno alla creazione di aziende di diritto pubblico, cioè fuori dalle logiche di mercato e su cui consigli comunali e cittadini svolgono un ruolo effettivo, e ovviamente con l'esclusione della quotazione in borsa. Per liquidare i soci privati ci sono ben altre strade che non quella di cadere dalla padella nella brace!"

"Infine si riformi la legislazione regionale, per tornare non allo spezzatino aziendale che nessuno vuole, ma ad affidamenti per bacini omogenei, e si chieda di approvare la legge nazionale – voluta anche dai movimenti per l'acqua pubblica – che darebbe effettiva attuazione al referendum del 2011, che giace da anni in Parlamento. Senza dimenticare la tutela occupazionale e l’omogeneità –concludono da Partito della Rifondazione Comunista– dei profili contrattuali dei lavoratori coinvolti nell’operazione".

Cosa chiede la sinistra? Proprietà e gestione effettivamente pubblica dell'acqua e degli altri servizi pubblici essenziali: quindi perseguimento dell’interesse esclusivo dei cittadini, investimenti e bollette più basse, capillarità del servizio e controllo democratico - anche con un ruolo decisionale effettivo delle assemblee elettive e con il coinvolgimento popolare.

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