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Nel bicentenario dalla nascita di Giovanni Fattori (Livorno, 6 settembre 1825 – Firenze, 30 agosto 1908), Livorno rende omaggio a uno dei suoi artisti più straordinari, con una grande mostra, un progetto dedicato all’artista e alla città e un percorso a Livorno per scoprire i luoghi del pittore.
LA MOSTRA: cavalli, campi e contadine, insieme ai soldati e all’Italia del Risorgimento e ancora tamerici, covoni, uomini, donne, nuvole e buoi poderosi, inondati dal sole e avvolti in cieli pieni di luce. La città di Livorno, nel giorno del compleanno dell’artista (il 6 settembre), avvia le celebrazioni dedicate a Giovanni Fattori e al suo bicentenario con una grande mostra a Villa Mimbelli, sede del Museo civico dedicato al pittore.
200 anni e oltre 200 opere, tra dipinti, disegni e acqueforti, di cui molte poco o mai viste, invitano a scoprire la rivoluzione pittorica di Giovanni Fattori, l’artista della natura, della macchia, della vita sociale e militare colta nei suoi aspetti più umani.
Un percorso espositivo diviso in sezioni che dimostra la visione libera di un artista che ha saputo raccogliere gli insegnamenti della pittura italiana e i fondamenti del disegno senza mai imitare alcuno stile, cercando sempre una via personale e autentica, lontana dai clamori e dalla retorica perché “l’arte libera soddisfa e consola e distrae”.
Nell’arco di una lunga vita Fattori ha mantenuto salda la consapevolezza e l’orgoglio di avere nelle vene “sempre il sangue livornese strafottente” e sentirsi anche per questo così emancipato, sia nelle grandi opere, testimoni dei moti e dello spirito risorgimentale e della appartenenza al nuovo e potente linguaggio dei Macchiaioli, sia nelle ultime e intense prove.
“Giovanni Fattori. Una rivoluzione in pittura” racconta la terra e il mare, ritratti nella loro sfolgorante bellezza, e il fermento di un periodo storico attraverso l’umanità dei suoi protagonisti. Grazie a colori e macchie, le opere trasmettono il senso del calore estivo, i suoi profumi, la dilatazione del tempo, l’essenza della vita, di un’esistenza spesso aspra e intrisa di fatica che segna i volti a cui la pittura fattoriana non fa perdere mai la dignità.
La mostra è promossa e organizzata dal Comune di Livorno in collaborazione con l'Istituto “Matteucci” di Viareggio, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana e il contributo di Fondazione Piacenza. Main sponsor Fondazione Livorno e Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno. Sponsor Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci ScpA, sponsor tecnico Howden SpA.
W FATTORI
il progetto di promozione culturale dedicato all’artista e alla città
Con W FATTORI, il Comune di Livorno dà avvio a un ambizioso programma di promozione culturale dedicato alla figura di Giovanni Fattori e, al tempo stesso, alla valorizzazione culturale. Il progetto, rivolto a varie fasce di pubblico, dai piccoli alle famiglie, dai giovani agli adulti si articola in una serie di iniziative coordinate, promosse direttamente dall’Amministrazione comunale o realizzate in collaborazione con realtà associative del territorio, con l’obiettivo di garantirne la massima visibilità e accessibilità.
Il primo passo di W Fattori è la riapertura del Museo Fattori, custode della più completa collezione permanente dedicata al pittore livornese, e la trasformazione di Villa Mimbelli e del suo parco in un centro culturale ancora più vivo, inclusivo e attrattivo, capace di coniugare bellezza, memoria e innovazione, per una piena integrazione nel tessuto culturale e sociale della città.
Villa Mimbelli riapre infatti dopo un periodo di chiusura dedicato ai lavori di restauro, realizzati proprio in vista di questa straordinaria occasione.
Giovanni Fattori. Una rivoluzione in pittura non è quindi solo una celebrazione artistica in occasione dei duecento anni dalla nascita del pittore, ma un primo grande passo di un impegno concreto nella rigenerazione culturale di un bene comune, con una visione ampia, partecipata e sostenibile. Un programma di lungo periodo all’interno del quale sono previsti l’apertura di un punto ristoro all’interno del parco e il ripristino funzionale del Piccolo Teatro Storico, per ospitare eventi, letture, spettacoli e incontri culturali, oltre alla valorizzazione di altri spazi come i Granai di Villa Mimbelli sede permanente del Museo Mediceo che con un’ampia collezione di opere, documenti e reperti testimoniano il ruolo cruciale della dinastia dei Medici nella fondazione e nello sviluppo di Livorno, oltre al bookshop, alla Biblioteca d’Arte e alla ludoteca.
I LUOGHI DI FATTORI
un percorso in città tra memorie, paesaggi e ispirazioni
I luoghi di Fattori coinvolgeranno piazze, strade, edifici storici e scorci cari al maestro livornese: una proposta immersiva tra arte e territorio. Sarà possibile scoprire o riscoprire luoghi vissuti negli anni, come la Casa natale dell'artista, il Duomo, il Teatro San Marco, ma anche spazi evocativi come la statua di Fattori a Largo del Cisternino, fino ai paesaggi immortalati nei suoi dipinti, come la Tamerice d’Antignano o i Bagni Palmieri. L’iniziativa, realizzata dalla cooperativa Agave, in collaborazione con una rete di partner tra cui il Gruppo Labronico, non si limita a raccontare la biografia dell’artista, ma propone una visione più ampia della società, dei personaggi, dei luoghi e del contesto storico che hanno influenzato Fattori.
Un approccio multidisciplinare che unisce cultura e turismo, creando nuovi spunti narrativi. I luoghi chiave del percorso saranno segnalati da targhe interattive con QR Code, attraverso cui sarà possibile accedere a un sito dedicato con contenuti testuali e audio, per un’esperienza coinvolgente e autentica. Il progetto prevede anche un programma di visite guidate pensato per tutte le età.
LE DICHIARAZIONI
Continua il percorso di valorizzazione dei grandi talenti di Livorno, da Modigliani a Mascagni, da Caproni a Piero Ciampi, per arrivare oggi a Giovanni Fattori, il “maestro” dei Macchiaioli, nell'anno del bicentenario della nascita.
Un artista che è rimasto legato alla propria città, pur avendo operato anche altrove, e che ha saputo im-mortalarla in indimenticabili scorci visibili dal vivo anche oggi (penso ai tratti di lungomare, alla tamerice di Antignano...).
Con la mostra, e con la riqualificazione del polo museale civico dedicato a Giovanni Fattori, intendiamo va-lorizzare uno degli artisti più importanti dell'800 italiano e rilanciarlo a livello internazionale.
Luca Salvetti. Sindaco di Livorno
Giovanni Fattori: una rivoluzione in pittura. La parola "rivoluzione", collegata nel titolo della mostra al nome di Fattori, potrebbe a prima vista sorprendere gli appassionati e i conoscitori d'arte. In realtà Fattori fu un pittore doppiamente rivoluzionario: sia negli anni eroici della "macchia" e della scuola di Castiglion-cello, quando fu uno dei maggiori protagonisti del radicale rinnovamento dell'arte italiana che avviene nel settimo decennio dell'Ottocento, sia negli anni della maturità e della vecchiaia, quando la rottura delle re-gole accademiche e dello spazio prospettico, apprezzabile in molti suoi dipinti e nelle memorabili acque-forti, lo propone come un maestro decisivo per i giovani artisti che si affacciavano al Novecento.
Vincenzo Farinella. Curatore della mostra
Con il bicentenario di Giovanni Fattori celebriamo non solo un grande maestro della pittura, ma anche l’anima più autentica di Livorno. Fattori ci ha lasciato in eredità uno sguardo libero, profondo e irripetibile, capace di raccontare con verità la natura, la fatica quotidiana e l’umanità. In questo percorso espositivo e culturale, la città si ritrova e si riconosce: nei luoghi, nei paesaggi, nelle persone. È un omaggio che parte da Livorno e parla al mondo, restituendo a Fattori la centralità che merita e rafforzando il legame indissolubile tra l’artista e la sua terra. Con il progetto W Fattori e la riapertura del Museo dopo il restauro, vogliamo che questo anniversario sia non solo una celebrazione ma un nuovo inizio per la valorizzazione continua della nostra identità culturale, aperta, viva e partecipata.
Angela Rafanelli. Assessora alla Cultura, Comune di Livorno
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