Fervet opvs: la storia della lavorazione del travertino a Rapolano

Una mostra raccoglie foto, video e oggetti di uso quotidiano dei cavatori nel secolo scorso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2021 23:55
Fervet opvs: la storia della lavorazione del travertino a Rapolano

Rapolano Terme- E’ un viaggio nella storia della lavorazione del travertino a Rapolano Terme quello che offre la mostra audiovisiva “Fervet opvs”, inaugurata ieri, venerdì 30 luglio, a Serre di Rapolano, all’interno del Museo dell'Antica Grancia e dell'Olio e allestita fino al 30 ottobre. L’esposizione, realizzata da Comune di Rapolano Terme e associazione SAT ets, con il contributo del Consiglio Regionale della Toscana, accende i riflettori su un’attività produttiva dai profondi risvolti economici e sociali sul territorio attraverso foto, video, oggetti e attrezzi di utilizzo quotidiano.

La mostra prende spunto con il suo titolo “Fervet opvs” (il lavoro ferve) dalle parole di Virgilio nelle Georgiche - incise all’entrata del laboratorio di scalpellini della ditta ‘Le Querciolaie’ di Rapolano Terme - e racconta in tre sezioni il rapporto fra Rapolano Terme e il travertino. La prima è dedicata alla vita dei lavoratori nelle cave dall’inizio del ‘900 fino agli ultimi decenni del secolo scorso, ai loro mezzi di trasporto, alle lotte sindacali e per la sicurezza sul lavoro, ai banchetti delle maestranze e alla mensa.

La seconda racconta i sistemi di lavorazione della pietra dalla cava al cantiere, trasformati nel tempo da artigianale a industriale con ripercussioni sui posti di lavoro, mentre la terza ricorda la scuola di avviamento professionale per gli scalpellini, nata a Serre di Rapolano nel 1941, voluta dal Comune e dagli imprenditori delle cave per formare mano d’opera qualificata e rimasta attiva fino al 1970.

Memoria storica, economica e sociale con il progetto “Tradere”.Fervet opvs” è stata realizzata grazie all’archivio del progetto Tradere, avviato nel 2008 dal Comune di Rapolano Terme e dall’associazione culturale SAT, con il supporto della Provincia di Siena, per tutelare la memoria e il valore socioeconomico della lavorazione manuale del travertino a Rapolano Terme. Nel corso degli anni, grazie a questa iniziativa, sono state raccolte circa 3.500 fotografie d’epoca e contemporanee e attrezzi di uso quotidiano, oltre a testimonianze video di operai e scalpellini dedicate al loro lavoro e alla loro vita prima che la lavorazione della pietra assumesse aspetti industriali.

Informazioni

 La mostra sarà aperta fino al 30 ottobre il venerdì, dalle ore 16 alle 19, e il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 19. Per informazioni, è possibile contattare il Museo dell'Antica Grancia e dell'Olio, in via Fratelli Rosselli a Serre di Rapolano, all’indirizzo mail museoanticagrancia@museisenesi.org. Inoltre, è possibile seguire il Museo sui canali social: la Pagina Facebook Museo dell’Antica Grancia e il profilo Instagram Museo dell’Antica Grancia.

“Il futuro di un territorio ha bisogno di un'identità - ha detto Alessandro Starnini, sindaco di Rapolano Terme - e questa mostra contribuisce in maniera importante a valorizzare la nostra identità, mettendo insieme lavoro, saper fare, sviluppo economico e sociale. Con l'arte e la cultura, inoltre, si può rigenerare una vita sociale. Grazie a questa esposizione abbiamo potuto e voluto riaprire il Museo dell'Antica Grancia e dell'Olio e stiamo continuando a lavorare per valorizzare e promuovere il nostro territorio e le sue eccellenze, a partire dal patrimonio storico e culturale”.

“La mostra 'Fervet Opvs’ - ha aggiunto Federico Vigni, assessore alle attività produttive e al turismo di Rapolano Terme - vuole valorizzare e far conoscere, grazie anche al progetto Tradere e al cospicuo archivio raccolto negli anni, la memoria storica e sociale del nostro territorio focalizzando l’attenzione sul lavoro nelle cave di travertino e sul ruolo che questa attività ha avuto, e ha ancora, per l’economia e il tessuto sociale locale. Con questa mostra, inoltre, è stato riaperto il Museo dell'Antica Grancia e dell'Olio, che torna a essere un presidio importante per il territorio di Serre di Rapolano e che ospiterà anche il punto di informazione turistica locale”.

Un contributo alla presentazione con dedica speciale è arrivato anche da Luciano Brogi, curatore della mostra e presidente dell'associazione SAT ets. “L'esposizione racconta in maniera dettagliata il territorio di Rapolano Terme e il suo profondo legame con la lavorazione del travertino, come si può capire osservando con attenzione le immagini e ascoltando i video raccolti negli anni con il progetto Tradere. Dedichiamo questa mostra a Gianfranco Molteni, già direttore del Museo dell'Antica Grancia e dell'Olio scomparso lo scorso anno”.

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