Il Coordinamento Toscano Associazioni per l'Autismo ha organizzato il ritorno di Marco Cavallo, simbolo della lotta sociale per la liberazione dai manicomi.
Una nuova interpretazione dell'opera simbolo della volontà di liberare i disabili da un modello psichiatrico che li vuole rinchiusi, ghettizzati, emarginati negli istituti, lontani dai propri affetti e dalla vita, verrà creata in legno e viti.
A realizzarlo saranno ragazzi/e autistiche e disabili intellettivi assieme all'artista Antonio Massarutto venerdì 7 maggio (a partire dalle 10), presso la sede della Cooperativa degli “Ortolani Coraggiosi” a Fucecchio (Via Cavasonno, loc. San Pierino).
Marco Cavallo nacque nel 1973 e fu realizzato all'interno del manicomio di Trieste da un'idea di Peppe Dell'Acqua, Dino Basaglia, Vittorio Basaglia e Giuliano Scabia, e fortemente voluta dall'allora direttore dell'ospedale psichiatrico triestino, Franco Basaglia.
Alla sua realizzazione contribuirono anche i giovani pazienti “reclusi” di Trieste. L'artista Vittorio Basaglia, cugino dello psichiatra Franco, ideò il progetto della realizzazione di un cavallo di legno e cartapesta di dimensioni monumentali che potesse diventare il simbolo della fine dell'isolamento dei malati mentali, un "cavallo di Troia" che potesse invece essere contenitore delle istanze di libertà e umanità dei malati mentali.
Marco Cavallo rinascerà dalle mani e dalla forza dei ragazzi autistici toscani e tornerà a galoppare libero nel mondo, nuovamente simbolo, ilare e picaresco, di quella liberazione partita con la Legge Basaglia (legge 180) non ancora applicata nel profondo.
Mai come in questo periodo la voglia di convivenza e inclusione è forte nel mondo autistico. L'uscita dalla pandemia sta presentando il conto di una situazione difficile per le famiglie e le persone autistiche messe sempre più ai margini della società.
La nuova versione di Marco Cavallo, che nascerà venerdì 7 maggio, camminerà accanto alla versione originale che sarà portata per l’occasione. Due cavalli, due simboli potenti pronti a lanciarsi nella corsa verso la libertà e lontani dalla discriminazione ed esclusione sociale.