Domani ‘maratona dell’ascolto’ sul piano di gestione di Firenze patrimonio mondiale

Più luci e telecamere, blitz e rimozione carcasse nel piano sicurezza del Comune. Ieri, 12 novembre, i Comitati hanno presentato alcune proposte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2015 23:25
Domani ‘maratona dell’ascolto’ sul piano di gestione di Firenze patrimonio mondiale

Sarà “Il piano di gestione di Firenze patrimonio mondiale” Unesco al centro della quinta maratona d’ascolto organizzato messa a punto dall’amministrazione Nardella: l’iniziativa, alla quale parteciperanno il sindaco, la giunta, coadiuvati dai loro tecnici e da altri esperti, si terrà domani mattina al Cenacolo di Santa Croce, nell’omonima piazza. Sette i tavoli tematici: “Ruolo dell’Arno” (come rendere il fiume una risorsa e gestire il rischio di alluvioni e di eventi commessi al cambiamento climatico); “Conservazione del patrimonio monumentale” (com’è possibile conservare l’integrità e autenticità del patrimonio, sia pubblico che privato); “Strumenti innovativi per una gestione sostenibile dei grandi flussi turistici” (quali sono le possibili misure e strumenti, anche legati all’innovazione tecnologica, per una miglior programmazione del turismo); “Il ruolo del privato nel decentramento turistico” (quali sono le possibili azioni degli operatori economici del settore turistico per rilanciare zone diverse del centro storico); “Sostegno alla residenza del centro storico” (come favorire la vivibilità del centro storico); “Nuovi strumenti per la tutela del commercio e dell’artigianato” (come tutelare e rilanciare l’artigianato, il commercio e le industrie creative e culturali fiorentine); “Sistema della mobilità” (come migliorare l’accesso e la mobilità nel centro storico in un’ottica sostenibile).

 Per iscriversi (partecipazione fino ad esaurimento posti), inviare idee e contributi inviare una email all’indirizzo ascolto@comune.fi.it. I lavori inizieranno alle 9 (con gli accrediti) e si concluderanno alle 13.

Presidi interforze, più illuminazione, blitz nelle zone più a rischio, rimozioni delle carcasse. Questi i punti salienti del piano sulla sicurezza urbana comunale delineati ieri sera al consiglio del Quartiere 1 dall’assessore alla sicurezza Federico Gianassi.“La sicurezza urbana – ha spiegato Gianassi – significa vivibilità, decoro, l’eliminazione della marginalità sociale e la prevenzione micro-criminalità. Per questo siamo al lavoro su più fronti, da quello nazionale ai controlli interforze, per combattere quotidianamente il degrado”. A livello nazionale, il Comune è in contatto con Anci e Governo per una nuova legislazione che incrementi gli strumenti a disposizione dei sindaci su questi temi e per verificare la possibilità di aumentare le pene per abusivismo, furti, rapine, fenomeni molesti come accattonaggio o alcoolismo. A livello comunale, l’azione guida sono i presidi e i blitz interforze, insieme ad azioni che mirino ad esempio ad aumentare l’illuminazione.

“Una città più luminosa di notte – ha dichiarato Gianassi – è più sicura per le persone che la abitano o che vi passeggiano. Per questo abbiamo un progetto da 12 milioni di euro (di cui 10 da fondi europei) per sostituire 34.000 punti luce obsoleti con nuova illuminazione ad alta efficienza energetica e per installare 350 telecamere nei pali dei lampioni”. Altre azioni fondamentali, per Gianassi, sono i blitz che coinvolgono polizia municipale, Asl e Inps, sulla scorta di quello fatto qualche settimana fa in via Palazzuolo, “che portano a risultati concreti come la chiusura degli esercizi irregolari e alle sanzioni per lavoro nero o alimenti avariati”, ma anche azioni “magari meno eclatanti – ha continuato – come la rimozione carcasse di moto, bici e auto: ad ora siamo a una media di circa 300 ogni mese e sappiamo che questo è un problema di decoro molto sentito dai cittadini”. “Ringrazio il Q1 – ha concluso Gianassi - che sta lavorando insieme a noi con impegno e intelligenza sulla tutela del centro storico”. Il presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci esprime soddisfazione per l’impegno mostrato dal sindaco Nardella e dall’assessore Gianassi per il territorio.

“E’ la dimostrazione di come la giunta comunale sia sempre in ascolto su quanto viene suggerito direttamente dai quartieri. Firenze è già tra le città più sicure d’Italia – ha sottolineato Sguanci – ma queste iniziative che sono state presentate nel corso dell’ultimo Consiglio di quartiere offrono ai cittadini un maggior senso di sicurezza”.

 Nel corso dell’audizione tenutasi il 12 novembre in Palazzo Vecchio di fronte alle Commissioni 2 - Sviluppo Economico e 5 – Cultura e Sport, l’Associazione “Ma noi quando si dorme?” ha illustrato le sue osservazioni alla bozza di regolamento all’esame del Consiglio Comunale per la tutela del Centro storico, che, com’è noto, è Patrimonio dell’Umanità secondo l’Unesco. Erano presenti anche i comitati “Oltrarno futuro”, “per Piazza Brunelleschi” e “Piazza Indipendenza”. “Ma noi quando si dorme?” ha rilevato che per il momento non c’è molto di nuovo nel regolamento in esame, anche per quanto riguarda la tutela della quiete pubblica.

Alcune prescrizioni sono già in vigore, ma non vengono fatte rispettare; altre sono esposte ai ricorsi dei proprietari di locali; altre ancora sono troppo generiche, come le “misure atte a escludere assembramenti tali da arrecare disturbo alla quiete pubblica” che i locali dovrebbero adottare. Anche il problema della vendita e del consumo di alcolici non sembra affrontato con mezzi adeguati. Se poi permane l’attuale grave carenza di controlli e di disponibilità per il pronto intervento, le regole continueranno a servire a poco, soprattutto se accompagnate da sanzioni poco incisive. I comitati hanno comunque apprezzato la possibilità di avviare un confronto e i membri delle commissioni hanno assicurato che esamineranno attentamente le proposte dei residenti.

L’auspicio è che la Giunta e il Consiglio lavorino mettendosi nei panni di chi da molto tempo per buona parte dell’anno deve subire schiamazzi e musica a tutto volume fino a tarda notte, con pregiudizio, a volte anche grave, della loro salute psicofisica.

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