Ditta Artigianale atterra in Bolivia

Nuova destinazione con gli Specialty coffee della produttrice Daniela Rodriguez

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 maggio 2021 08:42
Ditta Artigianale atterra in Bolivia

Nuova destinazione per Ditta Artigianale che questo mese atterra in Bolivia alla scoperta degli Specialty coffee lavorati dalla produttrice Daniela Rodriguez. “Geisha”, “Java” e “Bourbon” sono le tre varietà esclusive presentate questo mese dalla torrefazione fiorentina guidata da Francesco Sanapo, che prosegue la campagna per diffondere la conoscenza dei caffè più pregiati, con nuove proposte e selezioni coltivate da produttori e specialisti con cui il team di esperti di Ditta Artigianale ha costruito un rapporto diretto di fiducia, disponibili sullo store online e presso le caffetterie di Firenze.

È tra rigogliose valli di montagna e incredibili bellezze naturali vicino La Paz che si estende la piantagione di “Geisha” della farm Finca Alasitas, alle porte della Giungla Amazzonica. Fiore all’occhiello dell’azienda gode di esposizione al sole e microclima ottimali che rendono questo caffè unico, dai sentori di frutta tropicale, citronella e mirtilli; la Finca La Llama è invece situata nell’insediamento di Villa Rosario e prende il nome proprio dal lama, animale nazionale della Bolivia. La sua altitudine garantisce una lenta maturazione della ciliegia che dona al “Java un sapore dolce e simile a marmellata di arance, frutti rossi e mela; infine la Finca Trapiche, immersa in una rara vegetazione, è posizionata a un’altitudine ideale per la produzione “Bourbon, caratterizzata da un profilo caramellato, nocciola e marzapane.

Daniela Rodriguez è legata al mondo del caffè da quando era solo una bambina e lavora nelle farm dal 2009. “Mio padre ha iniziato il suo viaggio nel caffè quando sono nata. Ricordo tutte le mie vacanze in visita ai mulini umidi e i fine settimana ai mulini a secco dove giocavo con mio fratello. Ricordo di aver frequentato i miei primi SCAA quando ero ancora a scuola e di aver aiutato mio padre con la coppettazione allo stand boliviano. Nel 2009 ho iniziato a lavorare ufficialmente in Agricafe” — racconta la produttrice.

Agricafe è l'azienda boliviana fondata nel 1986 da Pedro Rodriguez, padre di Daniela, che produce caffè nelle proprie fattorie e si rifornisce di micro lotti di alta qualità da piccoli produttori nelle regioni di Los Yungas e Santa Cruz. Sulla qualità caratteristiche della sua regione si esprime: “L’alta qualità del caffè dipende molto dalla zona in cui si estendono le terre e le aziende agricole, ovvero in un intervallo di 15-18 gradi di latitudine. Le altitudini sono elevate e vanno da 1500 a 2400 metri sul livello del mare, circondate da una vasta natura selvaggia. Il processo di produzione più utilizzato in Bolivia invece è il caffè lavato. Spolpatura manuale, fermentazione a secco per quasi 16 ore in vasche ricoperte da sacchi di plastica e poi essiccazione delle fave in aiuole rialzate”.

Dell’incontro con Ditta Artigianale racconta: “Ho conosciuto Francesco Sanapo a Budapest al WOC e sempre grazie a mio padre. Lo ricordo come una persona entusiasta che mi ripeteva di voler visitare il mio Paese per assaporarne il caffè: adesso lo ha direttamente nella sua torrefazione e nelle caffetterie di Firenze”.

Tra gli impegni alla base della propria azienda agricola l’attenzione alla sostenibilità in tutto il processo di produzione. Dice Daniela: “Nel 2019 abbiamo vinto ‘Il miglior modello di business sostenibile’ in SCA. Per noi sostenibilità significa una buona o alta produttività negli allevamenti, avere fattorie sane, fare investimenti ogni anno e buone pratiche agronomiche per ottenere qualità cercando di produrre i migliori caffè che possiamo. Con volume e prezzi equi, un coltivatore sarà felice e motivato di continuare a lavorare nel proprio settore. Qua il 60% della forza lavoro nell’industria del caffè sono donne”.

Sulla situazione attuale aggiunge: “La pandemia ha cambiato le nostre vite in tanti modi. Sapere che gli ospedali sono collassati, che non ci sono abbastanza medici, medicinali e ventilatori fa paura. In Bolivia il sistema sanitario non è buono ed è limitato. Per più di 5 mesi non ho visto i miei genitori e gli amici. È passato un anno e ancora non vado in ristoranti, bar, palestre e negozi”. Poi prosegue: “L'anno trascorso è stato molto impegnativo per noi. La raccolta è iniziata proprio quando la pandemia era al culmine e nessuno sapeva cosa fare e cosa sarebbe successo. Abbiamo lavorato con tanta incertezza: un mercato internazionale instabile, la responsabilità di 500 persone (che lavorano con noi durante la vendemmia), un Paese con problemi anche politici, nessun ospedale disponibile. È stato complicato. Abbiamo dovuto agire rapidamente e implementare nuove misure. Per fortuna siamo tutti sani e al sicuro!”.

Tra i valori in cui crede di più per il successo nel suo lavoro ricorda l’importanza di migliorarsi continuamente: “Siamo appassionati e ricerchiamo eccellenza, trasparenza e miglioramento continuo. Questa attenzione si traduce anche in aspetti come sostenibilità, impatto ambientale e sociale. Alleati del nostro lavoro sono anche tecnologia e innovazione; è importante fare investimenti in nuove attrezzature per essere più efficienti e migliorare la qualità dei nostri caffè ma soprattutto è importante fare tutto tenendo alla base divertimento e amore”.

Geisha, Java e Bourbon sono disponibili sullo store onlinet e presso le caffetterie di Firenze.

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