Diritto allo studio: approvato il bilancio consuntivo dell’Ardsu

Con 21 voti a favore, 14 contrari e un voto di astensione. Il dibattito in Consiglio regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2022 20:09
Diritto allo studio: approvato il bilancio consuntivo dell’Ardsu

Firenze – Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza il bilancio consuntivo 2021 dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario. L’atto è stato approvato con 21 voti a favore (Partito democratico), 14 voti contrari (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Gruppo misto-Toscana domani) e un voto di astensione (Movimento 5 stelle).

Nell’illustrazione all’Aula, la presidente della commissione Istruzione e cultura, Cristina Giachi (Pd), ha spiegato che “l’utile di esercizio è pari a 2 milioni e 73 mila euro, con un valore totale della produzione di 105 milioni 958 mila euro. L’esame – ha proseguito Giachi – ha rivelato alcuni trend che ci aspettavamo nel post pandemia: il valore della produzione per quanto riguarda il servizio mensa rimane ancora molto al di sotto del pre-pandemia.

Un dato che ci ha preoccupato è il ridotto numero di vincitori delle borse-alloggio, anche a fronte di un leggero aumento dei posti letto. Già avevamo osservato lo scorso anno come fosse preoccupante una diminuzione delle domande di accesso per il diritto allo studio. Stiamo approfondendo con l’azienda per capire se queste flessioni possano essere indicative di un minor accesso alla formazione universitaria e di un impoverimento delle famiglie, il che richiederebbe interventi a sostegno”. Sul tavolo, ha aggiunto la presidente, c’è anche la questione della mensa Bandini di Siena, “che al momento è chiusa e ha bisogno di un intervento di ristrutturazione, per il quale è necessaria la collaborazione dell’amministrazione comunale di Siena.

Serve una dichiarazione di necessità e urgenza, siamo in attesa per ripristinare la mensa e riaprirla a favore degli studenti di Siena. Si tratta di un delicato investimento di oltre 4 milioni di euro al momento bloccato”.

“Su Siena – ha dichiarato Elena Rosignoli (Pd) in apertura del dibattito – è emersa un’altra problematica legata al trasporto pubblico locale: l’Azienda ha fatto convenzioni con Firenze e Pisa per gli studenti, è invece mancata la partecipazione dell’amministrazione comunale senese”.

Approfondimenti

Il consigliere Gabriele Veneri ha espresso le ragioni del voto contrario di Fratelli d’Italia: “La gestione è nel complesso insoddisfacente. sia del servizio mensa, che del servizio alloggi. L’incidenza dei costi cresce di anno in anno in maniera incontrollata, senza i necessari correttivi. Si evidenzia la mancata capacità di effettuare gli interventi previsti dal piano investimenti. I lavori per i certificati di prevenzione incendi verranno effettuati solamente adesso: sono da anni all’attenzione dell’azienda, creeranno disagi per gli studenti e non si prevedono misure per contenere l’impatto”.

Gli studenti degli atenei toscani, ha sottolineato Veneri, “esprimono ogni anno parere negativo al bilancio dell’azienda. Dovremmo tenere in considerazione il loro giudizio. I contributi della Regione non risulteranno più sufficienti. Nel 2021 – ha concluso il consigliere – c’è stata una piccola rivoluzione nell’azienda, viste le nomine del nuovo presidente e del nuovo direttore generale. Anche i nuovi membri riconoscono carenze gestione precedente. Speriamo nuova governance sappia attuare i correttivi e le misure necessarie”.

“Ho telefonato all’amministrazione senese, credo che ci stiano lavorando sul trasporto a Siena”, ha dichiarato la consigliera Luciana Bartolini (Lega). “Con questi problemi di adeguamenti per certificati di protezione antincendio – ha aggiunto – si creeranno disagi per l’effettuazione lavori. Bisognerebbe valorizzare le strutture residenziali più efficienti e abbandonare quelle più piccole e meno efficienti. Ancora non sappiamo quali”. La consigliera ha annunciato il voto contrario della Lega.

“Conosco la realtà di Siena – ha detto Anna Paris (Pd) –. Riguardo agli studenti che potrebbero non avere l’alloggio a seguito degli interventi di ristrutturazione, sono stati già stipulati contratti di affitto e trovati i posti”. Sulla mensa Bandini: “L’azienda è in attesa di sapere le mosse del Comune, che solo può intimare ai proprietari dei due appartamenti di permettere l’esecuzione dei lavori”.

“Uno dei principali gap tra l’Italia e l’Europa è la gestione del diritto allo studio. L’Azienda regionale toscana per il diritto allo studio ha mai calcolato il rapporto tra i posti letto negli studentati ed il numero degli iscritti alle Università toscane? Se lo facesse si renderebbe conto che è un rapporto da terzo mondo! La responsabilità è di una politica del diritto allo studio totalmente assente in Toscana. I costi delle camere degli studenti sono allucinanti si parla anche di 500 euro per camerette anguste con bagno in comune con 5-6 persone, proliferano gli affitti al nero con i centri storici delle città desertificati di negozi e servizi e dove si sono moltiplicati pub e paninoteche” dichiarano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Diego Petrucci e Gabriele Veneri, componente della Commissione Cultura.“Il fatto che la presidente della Commissione Cultura Giachi non ha acquisito agli atti il parere degli studenti, dimostra come non si abbia alcuna consapevolezza di cosa succede nelle mense universitarie, negli studentati, nelle camere in affitto, nelle aule fatiscenti degli Atenei.

Gli studenti, per mancanza di aule studio e biblioteche, sono costretti a studiare spesso nei bar attorno alle facoltà” sottolinea Petrucci.

“Non possiamo pensare che sia solo una questione di un sì o un no rispetto a una gestione amministrativa normale, quando si parla di diritto allo studio. Noi dobbiamo tornare a mettere al centro gli studenti. E per capire queste cose, basta leggersi gli indici, ovvero quel che gli studenti pensano rispetto agli alloggi, alla qualità della mensa, al servizio, alla pulizia. Non c'è un indice che ci dice che le cose vadano bene. Gli studenti hanno dato 5 alla manutenzione delle camere; 4 al servizio lavanderia; 5 alle procedure di mobilità e alla qualità degli alimenti. Bene ha fatto il nuovo Presidente del Consiglio del Governo nazionale a porre al centro della scuola e dell'università una parola che la sinistra ha sempre avuto paura a pronunciare: merito. Finalmente, con l'azione del governo di centrodestra, rimettiamo al centro la parola ‘merito’” spiega Marco Stella, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale.

Notizie correlate
In evidenza