Delude la Fiorentina: in finale va la Juventus.

Prova sottotono della squadra. Un centrocampo mediocre e una difesa distratta. Brillano solo Neto, Alonso e Diamanti. Due goal annullati ai Viola.

Alessandro
Alessandro Lazzeri
08 aprile 2015 01:37
Delude la Fiorentina: in finale va la Juventus.

Dopo la partita perfetta di Torino, la Viola ha giocato la partita imperfetta. La Fiorentina è riuscita, infatti, a dilapidare il vantaggio della partita dell'andata. Se la vittoria della Juventus per tre a zero è meritata, dobbiamo sottolineare l'approccio sbagliato della Fiorentina. I Viola partono bene , con un Salah scatenato che segna anche un goal,annullato per un presunto fallo dell'egiziano. Non vogliamo pensare male, ma se il goal fosse stato juventino, sarebbe stato quasi certamente convalidato. Col trascorrere dei minuti, i Viola perdono terreno. La Juventus attacca e la Fiorentina non riesce a mantenere il controllo del centrocampo. Al 21' i Bianconeri vanno in vantaggio con Matri che sfrutta un rimpallo, dopo un errore di Borja Valero. La Juve non è trascendentale, ma la Fiorentina non riesce a essere incisiva. Salah è spesso circondato da tre avversari, Gomez ha poche palle giocabili, la difesa juventina ordinata e impenetrabille.

Si avverte l'assenza di Pizarro, Aquilani non riesce a dare geometrie alla squadra, Mati Fernandez non trova gli spunti giusti. La Fiorentina non riesce a condurre la gara col piglio e la determinazione necessaria. Al 36’ arriverebbe un goal viola di Gonzalo, ma l’arbitro annulla per fuorigioco e stavolta, forse, non sbaglia Al 43' arriva il raddoppio bianconero: dopo una respinta di Neto su tiro di Morata, arriva Pereira che anticipa la difesa viola e segna.

Nella ripresa Montella non cambia  nonostante le evidenti carenze della squadra. I Viola provano  a riaprire la gara. Ci provano al sesto con Gomez e all'ottavo con Salah. I tiri dei due attaccanti viola finiscono fuori. Al tredicesimo arriva anche il terzo goal bianconero. Su calcio d'angolo la difesa viola si fa sorprendere da Bonucci che insacca. Nell'azione del goal Chiellini fa cadere Basanta, ma l'arbitro convalida il goal. Al 21' Montella si decide a cambiare qualcosa. Inserisce Diamanti per Joaquin.

Poi sostituisce Gomez con Babacar. Negli ultimi minuti ci sono i generosi tentativi di un vivace Diamanti, ma purtroppo anche per una buona dose di sfortuna non arriva neanche il “goal della bandiera”. La Juventus vince con merito la gara e approda alla finale. La Fiorentina dopo tante belle gare sbaglia la partita. Adesso restano obiettivi importanti come l'Europa League e un piazzamento ai vertici del campionato. Siamo certi che questo grande gruppo, archivierà in fretta la delusione di questa partita e ripartirà verso le altre mete, a cominciare dalla gara di Napoli di domenica prossima.

Così Vincenzo Montella in sala stampa: "Non è che quando gli avversari ci sono superiori ci dobbiamo rimproverare qualcosa. L'ho detto alla squadra, andiamo a casa a testa alta come hanno fatto i nostri tifosi. Lo spirito per resettare la sconfitta è questo, pensiamo ai prossimi impegni e ritroviamo energia ed entusiasmo. Ci siamo sempre giocati una semifinale con la Juventus. Ho visto una partita all'inizio equilibrata, il gol di Salah poteva essere dato e lì la partita sarebbe stata diversa.

L'arbitro? Mi dà fastadio vedere certi atteggiamenti. A noi dicono sempre di non protestare di e di non alzare le mani, mentre gli altri lo fanno e si fa finta di non vedere. Questo non lo riesco ad accettare. L'errore dell'arbitro ci può stare, ma questo no. Spero che non si offendano... Noi non possiamo vincere tutte le partite anche contro chi vince sempre come la Juve. Ci sono stati superiori, sono stati cinici e a tratti con mentalità provinciale perché perdevano tempo. Bisogna imparare anche queste cose.

Ci fa fatica, ma facciamo i complimenti agli avversari. Ansia da trofeo? Questo era un nostro obiettivo, era vicino, ma abbiamo incontrato Roma e Juventus. Questo qualcosa vuol dire, io posso solo fare i complimenti alla squadra per l'orgoglio che mette in campo".

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