Defibrillatori nello sport. A che punto siamo?

Se ne parla in un convegno sabato e domenica 27 e 28 settembre nell’Aula Magna del Centro Tecnico di Coverciano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2014 20:35
Defibrillatori nello sport. A che punto siamo?

FIRENZE - Sabato 27 e domenica 28 settembre presso l’Aula Magna del Centro Tecnico di Coverciano si svolge un convegno sulla medicina nello sport che farà il punto sulla cultura del soccorso: “Il punto sul decreto Balduzzi e la legge regionale sui defibrillatori”.
“Un convegno che ha una forte prospettiva divulgativa – spiega l’assessore allo Sport del comune di Firenze Andrea Vannucci – su sport e salute.

La legislazione voluta della Regione Toscana sul fare sport in sicurezza è ancora più stringente rispetto a quella nazionale. Facciamo più controlli e puntiamo molto sulla salute degli sportivi. Nella due giorni sarà affrontata anche la cultura del soccorso. Non basta avere i defibrillatori, occorre anche formare il personale delle società sportive all’uso di questi strumenti che possono salvare la vita. Saranno formati operatori di 78 società all’utilizzo del defibrillatore. Un’occasione da non perdere per le società che operano sul territorio per promuovere la cultura del fare sport in assoluta sicurezza”.
L’attività fisica è oggi uno dei principali mezzi di prevenzione della salute dell’individuo.

Scopo della due giorni che si terrà nell’Aula Magna del Centro Tecnico di Coverciano è di analizzare i vari aspetti che possono pregiudicare la salute di tutti, ma in particolare per chi compie sforzi intensi.
“Si deve poter fare attività nella massima sicurezza – aggiunge il consigliere PD Nicola Armentano – ed anche se la politica ha dettato delle regole con il decreto Balduzzi occorre avvicinare la popolazione alla cultura del soccorso.

La legge Balduzzi prevede che entro ottobre 2015 ogni società sportiva, anche dilettantistica, si doti di un defibrillatore e di personale qualificato. La legge regionale toscana ha anticipato la tempistica al 1° gennaio 2015 specificando che in ogni impianto sportivo deve essere presente un defibrillatore ed ogni società sportiva deve avere personale formato. Occorre adesso creare una riflessione sul ruolo del dirigente sportivo formato perché per quanto riguarda la legge lo stesso potrebbe soltanto limitarsi ad attivare la catena del soccorso in quanto la legge non prevede l’obbligatorietà legale d’intervento da parte del personale laico formato e che l’intervento è previsto solo per il personale sanitario.

La legge sulla diffusione dei defibrillatori – conclude Armentano – ha avuto un’accelerazione dopo la tragica vicenda del calciatore Piergiorgio Morosini. E necessario, quindi, sensibilizzare l’azione del soccorso visto che la legge non obbliga il soccorritore laico a prestare l’intervento”. 


Il programma prevede che al sabato (dalle 8,30 alle 17) si parli di Fattori di rischio nella pratica sportiva, Idoneità allo Sport e Ortopedia e Sport. La domenica (dalle 8,30 alle 11,30), in una Tavola rotonda, sarà affrontata “La cultura del soccorso: Il punto sul decreto Balduzzi e la legge regionale sui defibrillatori”.
Alla Tavola rotonda oltre all’assessore Vannucci ed al consigliere Armentano, che è anche medico sportivo, parteciperanno Simone Mininni, Mario Tenerani (consigliere comunale Forza Italia), Mauro Vannucci, l’On.

Simona Bonafè (Eurodeputato PD), Dr. Stefano Fabio Bresci (Presidente regionale FIGC), Dr. Stefano Fiorini (Presidente AIPAC), Dr. Fabrizio Matteini (Responsabili AIA, Vicepresidente Sezione Arbitri FIGC Firenze), Dott.ssa Stefania Saccardi (Vicepresidente Regione Toscana), Dr. Francesco Sottosanti (Magistrato Procura di Prato), Dr. Sandro Tacconi (Responsabile posizione organizzativa sport e associazionismo Regione Toscana), Avv. Salvatore Sanzo (Presidente Coni Toscana), Renzo Ulivieri (Presidente A.I.A.C.

e Direttore Scuola Allenatori del Settore Tecnico della Figc).

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