Daniele Croce e la trasferta a Pescara, nella sua terra.

I ricordi vissuti a Pescara, dal settore giovanile all'esordio in serie B, alla promozione dalla serie c alla b con quella maglia. Quello è il passato ma ora c'è l'Empoli e soprattutto la voglia di fare risultato sempre e comunque.

Franca
Franca Ciari
03 novembre 2016 11:10
Daniele Croce e la trasferta a Pescara, nella sua terra.
foto zanichesi

Per Daniele Croce sarà una trasferta particolare, il ritorno da giocatore di serie A, nel luogo dove è cresciuto calcisticamente parlando e sarà una bella emozione. E’ lì che ha esordito in serie B a 19 anni oltre alla soddisfazione di aver vissuto la promozione dalla serie C alla B, probabilmente i momenti più belli, ma non i soli, tra i quali il periodo del settore giovanile. Adesso , nonostante i ricordi, le sensazioni vissute, Daniele Croce pensa al suo presente nell’Empoli, ma soprattutto alla gara di domenica prossima allo stadio “Adriatico di Pescara”, dove lui ed i suoi compagni dovranno affrontare una gara difficile, dove ci sarà un tifo infernale di cui dovranno essere capaci di smorzare i toni rimanendo lucidi e concentrati.

Alla domanda inerente al fatto di che cosa lo preoccupa di più di questa gara , Daniele Croce ha riposto che il Pescara è una squadra forte, molto simile all’Empoli e che gli ricorda molto il primo anno di serie A dell’Empoli con Maurizio Sarri. Il Pescara, una squadra che ha vinto il campionato di serie B giocando esclusivamente al calcio composta da giocatori piccoli, tecnici e che cerca di imporsi in serie A mettendo in atto gli stessi propositi il cui fine in questo caso , è rimanere nella massima serie. La stessa cosa che ha fatto l’Empoli in questi due campionati di serie A, il secondo con Marco Giampaolo.

Si sofferma nel dire che anche loro non stanno vivendo un momento positivo, soprattutto a livello di risultati, pur avendo espresso anche delle prestazioni importanti, dal momento che nel loro organico ci sono giocatori validi. Detto questo continua nel dire che sarà loro prerogativa non sottovalutarli perché secondo lui è una squadra forte, anche se lui ed i suoi compagni affronteranno questa gara con un livello emotivo positivo, visto il punto guadagnato con una squadra fortissima come la Roma dove si è visto un Empoli diverso, con quella voglia di portare a casa il risultato. In tale contesto Daniele Croce ribadisce il fatto che per lui non si tratta di una sfida salvezza, come un bivio, ma soprattutto come un’ occasione per dare continuità al risultato ottenuto con la Roma.

Per concludere gli viene chiesto cosa manca ancora a questo Empoli per condurre un campionato più tranquillo alla luce anche del calendario di serie A dell’Empoli. La sua risposta è stata molto chiara: “avere la consapevolezza che possiamo giocarsela con tutti, a patto che ci siano determinati presupposti, che nella gara di domenica ho visto. Il calendario? Lo facciamo noi, perché indipendentemente da chi dobbiamo affrontare, saremo noi a determinarne l’esito.”

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