Curarsi in Toscana, fare buon uso dei farmaci: costano di più se sono inutili

Per risparmiare occorre dare il farmaco giusto per la patologia giusta in un preciso contesto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 agosto 2018 10:10
Curarsi in Toscana, fare buon uso dei farmaci: costano di più se sono inutili

Tra il 2017 ed il 2018 sono arrivati sul mercato farmaci biosimilari di importanti molecole biologiche che hanno cambiato la storia di molte malattie, ma che hanno anche impattato pesantemente sulla spesa farmaceutica ospedaliera. La Toscana era "in rosso", inteso come livello di attenzione sulla spesa dedicata ai farmaci ed ha reagito con un piano di razionalizzazione mirato ad evidenziare costi e benefici delle cure. 

Questa estate la Toscana recupera punti e posizioni nella classifica di AIFA e nei primi sei mesi del 2018 segna una riduzione del -4,1% per la spesa della farmaceutica convenzionata, addirittura un -4,9%, rispetto al giugno 2017.

Riguardo alla spesa farmaceutica regionale per acquisti diretti durante tutto il 2018 la riduzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente segna un -4%.

Con un tetto fissato da AIFA al 6,89% del FSN per acquisti diretti, la Toscana ha chiuso l'anno 2017 al 9,72%. La situazione è stata nettamente diversa e migliore per la spesa farmaceutica convenzionata, dove la Toscana con un tetto fissato da AIFA al 7,96% del FSN, ha chiuso il 2017 al 6,65%.

I dati sul miglioramento della performance dell'assistenza farmaceutica sono positivi anche alla luce dei risultati che ha ottenuto nel 2017 la Regione Toscana a confronto con le altre regioni che aderiscono al network di valutazione dei sistemi sanitari regionali (Lombardia, Veneto, Trento e Bolzano, Liguria, Umbria, Marche, Basilicata, Puglia, Friuli Venezia Giulia ), risultati che sono stati presentati al pubblico il 1 giugno a Venezia, dal MeS – Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. I dati a confronto infatti mostrano un bersaglio molto concentrato – sicuramente, insieme con il Veneto, uno dei migliori - con circa 20 indicatori sui 100 valutati in cui la Toscana risulta la regione più performante del network.

Complessivamente, nel 2017 la Toscana registra la maggior parte degli indicatori in fascia verde e verde scura (ossia nettamente meglio della media del network), con qualche indicatore in fascia gialla, ossia in media con il network e solo quattro indicatori in fascia arancione.

Di questi quattro, ben due si riferiscono all'assistenza farmaceutica, che nel 2017 ha registrato appunto un peggioramento ma che quest'anno sta recuperando.

Ha detto l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi "Registriamo una diminuzione del 4% della spesa farmaceutica, una riduzione importante che riporta vicino ai limiti imposti dalla legge la spesa farmaceutica ospedaliera mentre molto al di sotto dei limiti quella farmaceutica territoriale. Il tutto senza negare niente a nessuno ma lavorando sull'appropriatezza. Le azioni messe in campo sono state positive e ci consentiranno di risparmiare risorse non finalizzate al risparmio puro ma da reinvestire in farmaci innovativi e nell'ampliamento della platea delle persone che potremo curare per raggiungere obiettivi importanti come l'eradicazione dell'epatie C. La spesa farmaceutica nella nostra regione – continua Saccardi - è stata sempre un puntino rosso nei bersagli che anche il Mes Sant'Anna ha valutato ultimamente.

Basta dire che nel network la Toscana è ai vertici per quasi tutti gli indicatori, 4 solamente non sono buoni e due sono riferiti proprio alla spesa farmaceutica. Oggi verifichiamo che le azioni che da tempo abbiamo messo insieme con i professionisti, la Commissione terapeutica e i soggetti che della spesa si occupano costantemente hanno già portato a un sensibile miglioramento. L'obiettivo adesso è di riportare la spesa ospedaliera e convenzionata nei limiti previsti dalla legge entro il 2019 e quindi modificare quegli indicatori rossi delle valutazioni del Mes in obiettivi verdi".

"Direi – ha aggiunto il direttore Monica Calamai - che arrivati a 6 mesi gli obiettivi che ci eravamo prefissati sono stati raggiunti e con soddisfazione il trend è cambiato. Si tratta di un recupero della governance della farmaceutica legata in modo importante all'appropriatezza, ovvero dare il farmaco giusto per la patologia giusta in quel preciso contesto. Siamo riusciti ad attivare un lungo percorso dando indicazioni precise alle aziende, ai clinici, passando attraverso gruppi specifici con i medici senza decisioni calate dall'alto. La positività è stata nel vedere i risultati dell'applicazione immediata di quanto definito insieme, su un percorso che è sì più faticoso all'inizio ma sicuramente più corale e più efficace" .

Le azioni intraprese dalla Toscana per ridurre la spesa farmaceutica

Si chiama "Piano di interventi per il governo dell'appropriatezza farmaceutica della Regione Toscana" il protagonista del lavoro che la Regione ha messo in atto negli ultimi sei mesi per governare la spesa farmaceutica. 

Sei i punti chiave: le nuove linee di indirizzo per l'utilizzo dei biosimilari, l'efficientamento dei magazzini ESTAR con l'avvio alla gestione unica, il monitoraggio continuo e condiviso con le Aziende Sanitarie sull'appropriatezza farmaceutica.

Sempre sull'appropriatezza farmaceutica l'attivazione di tavoli di lavoro con le singole categorie di professionisti, il ruolo fondamentale giocato dalla Commissione terapeutica regionale che ha validato le azioni intraprese e infine il lavoro del Gruppo di Lavoro Regionale permanente sui Dispositivi di Medici istituito appositamente per dare supporto tecnico alla Commissione regionale per la valutazione delle tecnologie e degli investimenti sanitari.

Infine da aprile 2018 è stata attivata la convenzione tra la Regione Toscana e l'Istituto Superiore di Sanità dove la Regione parteciperà attivamente al progetto di monitoraggio dei farmaci Innovativi così come previsto dalla finanziaria 2017.

Biosimilari

Tra il 2017 ed il 2018 sono arrivati sul mercato farmaci biosimilari di importanti molecole biologiche che hanno cambiato la storia di molte malattie, ma che hanno anche impattato pesantemente sulla spesa farmaceutica ospedaliera. Pertanto sono state pubblicate le "Linee di indirizzo sull'utilizzo dei biosimilari in Toscana" in modo da facilitarne l'utilizzo. La disponibilità immediata dei biosimilari e la spinta sulle Aziende Sanitarie affinché mettessero in atto tutte le strategie per massimizzare i benefici economici, ha portato ad una copertura ad oggi quasi totale dei biosimilari sulle molecole originator.

Efficientamento magazzini ESTAR

In una realtà in continua evoluzione, come quello del mercato farmaceutico è necessario sfruttare al massimo le risorse provenienti dalla genericazione (biosimilari in particolare) e dall'abbassamento continuo del prezzo di molti farmaci. È risultato da subito strategico e necessario che i magazzini farmaceutici di ESTAR aumentassero la loro dinamicità in modo da renderli più reattivi rispetto al mercato della farmaceutica ed alle politiche di governance nazionali e regionali. Da ciò è stato intrapreso, in accordo con la direzione di ESTAR, un percorso di efficientamento dei magazzini regionali. La gestione unica del magazzini centralizzati è sicuramente strategica per la Regione Toscana, ma solo se i magazzini funzionano con delle prerogative: Indice di rotazione alto, giorni di copertura basso.

Monitoraggio continuo e condiviso con le Aziende Sanitarie

Con cadenza mensile sono stati organizzati incontri specifici sull'appropriatezza farmaceutica, coinvolgendo le Direzioni aziendali e i farmacisti ospedalieri. In tutti gli incontri sono state condivise informazioni utili da spendere e discutere all'interno delle singole aziende con i vari professionisti coinvolti. Sono state analizzate criticità e cercate soluzioni condivise.

Gruppi di lavoro sull'appropriatezza prescrittiva

Sono stati attivati dei tavoli di lavoro per l'appropriatezza farmaceutica con singole categorie di professionisti al fine ultimo di aumentare sia l'appropriatezza, ma anche l'omogeneità di trattamento farmacologico su tutto il territorio Regionale. Grazie a questi professionisti sono stati prodotti documenti di sintesi: Linee di indirizzo per il trattamento di pazienti affetti da HIV con il gruppo degli infettivologi; Linee di indirizzo per il trattamento farmacologico in pazienti affetti da mieloma multiplo, leucemia linfatica cronica, leucemia mieloide cronica, con il gruppo di lavoro degli ematologi; Sempre con i professionisti che hanno in cura i pazienti affetti da epatite C è stato avviato il progetto di eradicazione del virus nella Regione Toscana, tale progetto a settembre coinvolgerà anche i MMG al fine di individuare quei pazienti che attualmente non sono seguiti dai centri di riferimento regionali.

Sono stati discussi con il gruppo dei reumatologi ed immunologi, i percorsi per individuare le tipologie di pazienti per i quali è più appropriato l'utilizzo delle nuove terapie di recente immissione in commercio.

Un'attenta riflessione è in corso con il gruppo della psichiatria sull'utilizzo dei farmaci all'interno del percorso salute mentale della Regione Toscana. 

Il 30 luglio sono state approvate le linee di indirizzo e modalità di preparazione e di utilizzo di bevacizumab intravitreale nella regione Toscana, con l'idea di fare chiarezza su una delle vicende più controverse degli ultimi anni.

Commissione terapeutica

La commissione terapeutica regionale ha avuto un ruolo centrale nella validazione delle azioni messe in essere fino ad oggi. Tutte le linee di indirizzo pubblicate sono state sottoposte al parere scientifico della CTR.

Dispositivi medici

Con decreto dirigenziale 17 maggio 2018, n. 7468 è stato istituito il Gruppo di Lavoro Regionale permanente sui Dispositivi di Medici (GR-DM) quale supporto tecnico alla Commissione regionale per la valutazione delle tecnologie e degli investimenti sanitari. Il Gruppo ha i seguenti compiti: analizzare i consumi e la spesa dei DM nel rispetto dei tetti nazionali; Redigere le linee di indirizzo riferite ai dispositivi medici ed alle procedure che ne prevedono l'uso, ivi comprese quelle propedeutiche e/o correlate alle gare regionali; monitorare la corretta applicazione delle linee d'indirizzo; esprimere pareri o raccomandazioni sui DM a livello regionale,utilizzando la metodologia HTA; monitorare il processo di introduzione nel SSR dei nuovi dispositivi medici, tramite valutazione comparativa delle evidenze, analizzando le caratteristiche di innovatività, ed il rapporto costo-efficacia; supportare la Direzione regionale nelle valutazioni riguardanti la sostenibilità economica ed organizzativa del settore dei DM.

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