Covid, Barnini: ospedali saturi, numeri Asl Centro molto gravi

Amarezza per rinvio Dpcm: "Servono decisioni chiare, non tentennamenti"

Marco
Marco Bazzichi
04 novembre 2020 19:59
Covid, Barnini: ospedali saturi, numeri Asl Centro molto gravi

“La situazione è tale per cui non ci si può permettere di attendere”. E’ perentoria Brenda Barnini, sindaco di Empoli e vicesindaco della città metropolitana di Firenze, nel descrivere la situazione in Toscana legata al covid.

“Se è slittata l’entrata in vigore del Dpcm -ha detto Barnini nel corso di una diretta Facebook- è perché ancora non si è concluso il confronto tra Governo e Regioni sulle classi di rischio che devono essere attribuite alle Regioni. Io posso dirvi però che, a prescindere dal colore che sarà attribuito alla Toscana, e sembra che il verde non esista più, ci dessero anche il giallo, in realtà i numeri della Asl Toscana Centro sono molto gravi. E basti già parlare della situazione del nostro ospedale, di Empoli.

Le misure devono essere coerenti col livello di saturazione degli ospedali. Il nostro ospedale ad oggi ha 120 letti di terapia covid tutti occupati e 18 posti di terapia intensiva tutti occupati. E 15 persone che avevano bisogno di terapia intensiva sono state trasferite altrove. Dalla prossima settimana avremo una difficoltà a poter prendere in carico e a poter curare le persone che hanno bisogno di interventi di chirurgia programmati. Naturalmente è in corso un’operazione di riorganizzazione dell’Asl per le operazioni programmate ma questo è il punto a cui siamo arrivati”.

La decisione di rinviare il Dpcm, insiste Barnini, suscita “amarezza” perché “penso che il Paese prima di tutto in questo momento abbia bisogno di fermezza, serietà e indirizzi chiari alla popolazione. Ci sono altri Paesi che hanno già preso decisioni più restrittive delle nostre e lo hanno fatto senza tentennamenti, perché ai cittadini bisogna dire la verità anche quando non è bella. E soprattutto bisogna dare delle risposte che siano chiare. Far slittare a venerdì il Dpcm fa passare l’idea che misure come il coprifuoco si possano attuare un giorno prima o un giorno dopo senza che faccia la differenza, e non è così. E allora se un Paese come la Germania ha già deciso per una chiusura più spinta, non lo ha fatto per fare un dispetto ai propri cittadini, ma lo ha fatto, come ha detto Merkel, perché noi dobbiamo diminuire la pressione sul sistema sanitario e riuscire a ricostruire il tracciamento dei casi”. 

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