Coronavirus: 31 morti e 771 nuovi casi registrati

Lunedì 19 aprile l'età media 43 anni. Il punto anche sulle vaccinazioni. Federico Gelli: "Preoccupato dalle riaperture"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 aprile 2021 14:35
Coronavirus: 31 morti e 771 nuovi casi registrati

In Toscana sono 217.349 i casi di positività al Coronavirus, 771 in più rispetto a ieri (745 confermati con tampone molecolare e 26 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,4% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,6% e raggiungono quota 185.753 (85,5% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 9.610 tamponi molecolari e 1.589 tamponi antigenici rapidi, di questi il 6,9% è risultato positivo. Sono invece 4.127 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 18,7% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 25.713, -1,4% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.850 (49 in più rispetto a ieri), di cui 273 in terapia intensiva (3 in più). Oggi si registrano 31 nuovi decessi: 20 uomini e 11 donne con un'età media di 83,1 anni.

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione. L'età media dei 771 nuovi positivi odierni è di 43 anni circa (il 18% ha meno di 20 anni, il 26% tra 20 e 39 anni, il 31% tra 40 e 59 anni, il 20% tra 60 e 79 anni, il 5% ha 80 anni o più).

E’ possibile seguire in tempo reale l’andamento della campagna di vaccinazione anti-Covid, avviata in Toscana il 27 dicembre scorso, grazie al portale web regionale, on line dal 7 gennaio 2021.

Approfondimenti

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (745 confermati con tampone molecolare e 26 da test rapido antigenico). Sono 59.519 i casi complessivi ad oggi a Firenze (224 in più rispetto a ieri), 19.526 a Prato (79 in più), 20.345 a Pistoia (52 in più), 12.200 a Massa-Carrara (34 in più), 22.667 a Lucca (103 in più), 26.772 a Pisa (80 in più), 16.033 a Livorno (43 in più), 19.933 ad Arezzo (71 in più), 12.044 a Siena (53 in più), 7.755 a Grosseto (32 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sono 388 i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 227 nella Nord Ovest, 156 nella Sud Est.

La Toscana si trova al 13° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 5.886 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 6.489 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 7.596 casi per 100.000 abitanti, Pistoia con 6.975, Pisa con 6.403, la più bassa Grosseto con 3.530.

Complessivamente, 23.863 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (407 in meno rispetto a ieri, meno 1,7%).Sono 28.035 (553 in più rispetto a ieri, più 2%) le persone, anch'esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 11.843, Nord Ovest 8.903, Sud Est 7.289).

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 1.850 (49 in più rispetto a ieri, più 2,7%), 273 in terapia intensiva (3 in più rispetto a ieri, più 1,1%). Per quanto riguarda i ricoveri per “Covid-19”, negli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest sono in totale 387 (ieri erano 375), di cui 59 (lo stesso numero di ieri) in Terapia intensiva. All’ospedale di Livorno 83 i ricoverati, di cui 11 in Terapia intensiva. All’ospedale di Lucca 101 i ricoverati, di cui 20 in Terapia intensiva. All’ospedale Apuane 51 ricoverati, di cui 15 in Terapia intensiva. All’ospedale Versilia 96 ricoverati, di cui 8 in Terapia intensiva. All’ospedale di Pontedera 29 ricoverati, di cui 2 in Terapia intensiva. All’ospedale di Cecina 27 i ricoverati, di cui 3 in Terapia intensiva.

Le persone complessivamente guarite sono 185.753 (1.098 in più rispetto a ieri, più 0,6%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 185.753 (1.098 in più rispetto a ieri, più 0,6%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

Oggi si registrano 31 nuovi decessi: 20 uomini e 11 donne con un'età media di 83,1 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 16 a Firenze, 3 a Prato, 6 a Pistoia, 3 a Massa-Carrara, 1 a Lucca, 1 a Pisa, 1 a Arezzo.

Sono 5.883 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 1.868 a Firenze, 481 a Prato, 528 a Pistoia, 504 a Massa-Carrara, 597 a Lucca, 631 a Pisa, 380 a Livorno, 396 ad Arezzo, 267 a Siena, 152 a Grosseto, 79 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 159,3 per 100.000 residenti contro il 196 per 100.000 della media italiana (12° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa-Carrara (262,9 per 100.000), Firenze (187,6 per 100.000) e Prato (187,1 per 100.000), il più basso a Grosseto (69,2 per 100.000).

Il Dott. Federico Gelli, Coordinatore dell'Unità Sanitaria di Crisi della AUSL Toscana Centro e Presidente Fondazione Italia in Salute, è intervenuto nel corso del programma “Genetica Oggi” condotto da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus.

"Riguardo le riaperture sono estremamente preoccupato, Coordino l'AUSL Toscana Centro e abbiamo grandissime difficoltà nel trovare un posto letto, siamo in overbooking quotidiano –ha affermato Gelli-. Che da qui al 26 Aprile questa situazione possa improvvisamente, con la bacchetta magica, migliorare e noi non avere più la pressione che abbiamo ora la vedo molto, molto difficile. A mio avviso è un atteggiamento estremamente poco prudente, troppo prematuro. So che quello che dico può generare antipatie in chi vorrebbe 'bomba libera tutti' ma noi per primi dobbiamo salvaguardare la vita delle persone.

Poi certo ci sono i problemi economici ma voglio ricordare che nella seconda e terza fase della pandemia non siamo mai riusciti a svuotare gli ospedali dai pazienti covid. Ora siamo ancora nella settimana acuta. Avere dal 26 Aprile tutte queste aperture è un rischio tremendo anche perché la campagna vaccinale sta procedendo abbastanza lentamente. Non siamo ai numeri dell'Inghilterra o di Israele, abbiamo numeri molto, molto bassi e forse riusciremo a raggiungere numeri incoraggianti alla fine di Maggio."

"Difficile stimare con le riaperture quanti nuovi morti avremo, di quanto aumenteranno. Sicuramente avremo una situazione che andrà a peggiorare perché il virus non è confinato ma libero di circolare. Le condizioni non sono cambiate cosa che solo la vaccinazione di massa può indurre. Ci vogliono 35 milioni di Italiani per entrare in quest'ottica, noi invece pensiamo che con pochissime persone vaccinate si possa riaprire tutto, bomba libera tutti'”.

Notizie correlate
In evidenza