Nasce in Toscana il primo Festival del Suono

Collinarea 2022, dal 14 al 17 luglio nel borgo medievale di Lari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 luglio 2022 16:43
Nasce in Toscana il primo Festival del Suono

Dalla voce ai suoni della natura, dalla musica classica all’elettronica, fino agli aspetti scientifici, per imparare nuovamente ad ascoltare e per acquisire maggiore consapevolezza di quanto il suono sia presente e determinante nella nostra vita, in un mondo sempre più soffocato dall’inquinamento acustico, secondo inquinante al mondo e causa dimostrata di gravi patologie.

Nasce in Toscana il primo “Festival del Suono” che si svolgerà dal 14 al 17 luglio nel borgo medievale di Lari (Pi), bandiera arancione del Touring Club, Borgo del Suono e centro d’arte internazionale, sede del comitato Lari 360.

Ideato e curato da Mirco Mencacci, sound designer tra i più apprezzati del cinema internazionale, il Festival del Suono è la grande novità della XXIV edizione della storica rassegna fondata da Loris Seghizzi, in programma dal 14 al 31 luglio tra Casciana Terme Lari (Pi) e Santa Luce (Pi), che assume così la denominazione di “Collinarea Festival del suono”.

“Quest’anno Collinarea si impreziosisce ulteriormente” ha commentato l’assessora regionale Alessandra Nardini in video collegamento durante la presentazione della manifestazione questa mattina nella Sala delle Esposizioni di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, a cui hanno partecipato anche la direttrice della direzione “beni, istituzioni, attività culturali, sport” della Regione Toscana Elena Pianea, la vice sindaca di Casciana Terme Lari Elisa Di Graziano, il fondatore, ideatore e direttore artistico di Collinarea Loris Seghizzi, il direttore artistico sezione suono di Collinarea Mirco Mencacci ed Elina Pellegrini, promoter dell’Aps Sartoria Caronte.

“La nascita del primo Festival del Suono in Toscana, i numerosi ed interessantissimi workshop, incontri, spettacoli, concerti - ha aggiunto Nardini – compongono un programma davvero ricco ed eterogeneo che si snoda tra i bellissimi borghi di Lari, con il suo Castello, e Santa Luce. Rivolgo i miei complimenti alle organizzatrici e agli organizzatori del Festival, che con il loro impegno contribuiscono alla qualità delle proposte culturali e artistiche che animano l’estate in Toscana, e alle amministrazioni comunali che sostengono Collinarea”.

Il Festival del SuonoIl programma del Festival del suono unisce workshop e incontri con sound designers, scienziati, medici e ricercatori, con un cartellone di ben 25 spettacoli, 7 prime assolute, 4 eventi unici e 9 concerti dei grandi maestri della musica contemporanea, per promuovere una cultura dell'ascolto consapevole e di qualità. Dal violoncellista Giovanni Sollima al mago del theremin Vincenzo Vasi, dal serpentone di Michel Godard al vibrafono di Pasquale Mirra, dalla chitarra classica di Fabio Montomoli, al pop di Bobo Rondelli, dall’attrice Valentina Carnelutti al compositore e sound designer statunitense Douglas Quin.

E ancora Paolo De Bernardis, il “fonico dell’universo” che per primo ha mappato la radiazione cosmica del Big Bang; Carlo Ventura, scienziato e professore di biologia molecolare studioso degli influssi della musica sulle cellule staminali; Gianni Pavan, ricercatore del Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali dell’Università di Pavia; Michael Payne storico direttore della Reuters, oggi direttore e co-sviluppatore insieme a Mirco Mencacci del centro di ricerca multidisciplinare sul suono, rumore e vibrazione “Sonyc Research Ltd; Igor Fiorini (VDM Group) che presenta la nuova filosofia del movimento culturale SlowSound con i suoi workshop e incontri sull’educazione all’ascolto.Il Festival del Suono conferirà il “Premio Sonic Award” al miglior progetto sonoro per qualità, originalità, ricerca, innovazione, immersività, purezza.

Tra le caratteristiche peculiari di Collinarea Festival del suono, c’è l’offerta di un’esperienza unica immersiva e itinerante progettata per il borgo di Lari, che ne esalta gli ambienti naturali, architettonici e paesaggistici ed i suoni grazie all’utilizzo di sofisticatissime tecnologie, come lo strumento Connessioni©, ideato da Mirco Mencacci e Loris Seghizzi, che da vita al primo esperimento di rappresentazione dislocata in un borgo medievale appositamente cablato a servizio della messa in scena.Un importante lavoro di innovazione dei formati e della relazione con lo spazio scenico e con il pubblico, iniziato nel 2020 e portato oggi a compimento, di cui è testimonianza tangibile Atroce Favola, l’evento speciale di Collinarea Festival del Suono 2022, in programma sabato 30 e domenica 31 Luglio nel borgo Lari (PI).

La programmazione di CollinareaL’intera programmazione di Collinarea Festival del suono 2022 si articola in tre filoni tematici. Alla sezione “Suono Rumore e Vibrazione” che apre il festival dal 14 al 17 luglio nel Borgo di Lari, si affiancano “Memoria e territorio” e “Connessioni”, dal 18 al 31 luglio tra Lari e S. Luce, che presentano la creazione artistica delle compagnie partecipanti al festival: Scenica Frammenti, che cura anche la direzione artistica di Collinarea festival del suono, e le Compagnie Lab SF, Zorba Officine Creative, Debora La Mantia, Mo-wan Teatro e molte altre.Apertura il 14 luglio a Lari, al Castello dei Vicari con Valentina Carnelutti e il suo spettacolo “La Voce”: una riflessione sulla voce e sul suo suono fatta dall’attrice e interprete di audiolibri e di “Ad Alta Voce” per Radio3 Rai.Nel programma spicca poi la grande tragedia riletta in chiave contemporanea, come in Iago - A Rock Tragicomedy, il 23 luglio a Santa Luce; una reinterpretazione rockeggiante di Loris Seghizzi dell’Otello di William Shakespeare.

Chiusura il 30 e 31 luglio a Lari con Atroce Favola, l’evento speciale di Collinarea Festival del Suono 2022. Lo spettacolo in prima assoluta, scritto e diretto da Loris Seghizzi, è una rilettura in chiave contemporanea della celebre Madama Butterfly di Puccini, destrutturato nella forma e nello spazio. Mescola l’opera lirica con altri linguaggi artistici e disloca la scena su due diversi palcoscenici a cielo aperto, grazie all’utilizzo di Connessioni©: la splendida piazza Matteotti, che sarà il porto di Nagasaki, con le persone, i suoni, gli odori e la cucina tradizionale giapponese (curata da MAD Livorno) e il suggestivo Giardino municipale, la casa di Butterfly.

Collinarea Festival del suono è un progetto di Sartoria Caronte in collaborazione con Scenica Frammenti, SAM Studio, con il contributo dei Comuni di Casciana Terme Lari (Pi) e di Santa Luce (PI). La direzione organizzativa è di APS Sartoria Caronte. Gli interventi musicali in solo di Pasquale Mirra, Vincenzo Vasi, Giovanni Sollima e Michel Godard sono realizzati in collaborazione con Fondazione Fabbrica Europa e Toscana Produzione Musica e ideati insieme al direttore della sezione musica del Festival Fabbrica Europa Maurizio Busìa. La direzione artistica è curata da Loris Seghizzi e da Mirco Mencacci, direttore dello studio Sam.

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