“Centri diurni disabili, una riapertura problematica"

Serena Spinelli (2020aSinistra): “Sbagliato prevedere test sierologico per il rientro e ogni 15 giorni”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 giugno 2020 11:26
“Centri diurni disabili, una riapertura problematica

FIRENZE 11.6.2020 – “La Regione Toscana con una specifica delibera ha stabilito la ripresa della attività dei centri diurni per persone con disabilità - chiusi a marzo per l’emergenza da Covid-19 - a partire dal 18 maggio ed entro il 1° di giugno. Purtroppo però il termine risulta non essere omogeneamente rispettato e per molti ospiti dei centri la fase 1 non si è ancora chiusa e l’isolamento continua: con pesanti ripercussioni dovute alla brusca interruzione dei loro percorsi clinico-assistenziali, relazionali, di crescita e autonomia personale. E ripercussioni sulle famiglie, che si trovano ancora in una situazione di estrema difficoltà e a dover far fronte da sole al carico di cura e assistenza necessario” – dichiara la consigliera regionale Serena Spinelli (2020aSinistra).

“Le disposizioni contenute nella delibera e nel relativo protocollo operativo, inoltre, risultano problematiche ai fini di garantire a tutti il rientro nelle strutture. In particolare quella che prevede di eseguire il test sierologico e che solo in caso di esito negativo gli ospiti siano riammessi nei centri. Test che, inoltre, deve essere ripetuto ogni 15 giorni. Per i casi più gravi e per le persone con autismo, fare il test con prelievo del sangue può risultare impossibile a causa della loro stessa disabilità.

Si crea così un vero paradosso e una situazione discriminatoria. Per nessuna categoria di cittadini l'esecuzione volontaria del test significa poter usufruire o meno di un proprio diritto, così come a nessuno è stato chiesto di ripeterlo ogni 15 giorni” - prosegue la consigliera Serena Spinelli. “Vanno individuate quindi delle alternative.Al posto del test sierologico ripetuto si potrebbe prevedere, tra le altre cose, una ricognizione accurata sui sintomi e sullo stato di salute personale e dei contatti e un preciso sistema di tracciamento dei contatti per gli ospiti e gli operatori”.

“Nella definizione di termini e modalità per la riapertura non sono state inoltre coinvolte le associazioni che si occupano di disabilità e rappresentative del mondo degli utenti di tali servizi. Per questo ritengo necessario, e ho presentato una mozione che impegni la Giunta regionale in tal senso, che i contenuti della delibera e del protocollo operativo, in particolare rispetto alla disposizione sui test sierologici, vadano rivisti e che questo vada fatto con il coinvolgimento delle associazioni, in modo da trovare con loro le migliori soluzioni e modalità operative, tenendo conto in primo luogo delle necessità e dei diritti delle persone che usufruiscono dei servizi nelle strutture a loro dedicate” - conclude la consigliera regionale Serena Spinelli (2020aSinistra).

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