Bocconi avvelenati, ci sono assassini in libertà

La morte di un cucciolo della Scuola Cani guida per ciechi riaccende la polemica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 2015 16:53
Bocconi avvelenati, ci sono assassini in libertà

 Cosa è possibile fare per debellare il fenomeno e garantire alla giustizia i colpevoli? Questo chiede oggi l'opinione pubblica che vede i proprietari di animali domestici sempre più spaventati ed in apprensione per gli accadimenti riportati in cronaca.Se è vero che le aggressioni agli animali hanno assunto maggiore rilievo giuridico è da attribuirsi a chi getta i bocconi avvelenati l'appellativo di assassino.

 "Ovviamente il caso in questione fa un po' più rumore perchè si tratta di un cucciolo della Scuola Nazionale Cani guida per ciechi di Scandicci, un animale con una 'missione' sociale. Ma di episodi come questo se ne contano di continuo, spesso taciuti o destinati a passare in sordina, tra l'indifferenza generale. E invece è giusto parlarne e tenere alta l'attenzione su un fenomeno che fatico a spiegarmi e che non ha alcuna giustificazione" la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi commenta l'episodio che ha causato il decesso, lunedì scorso, del cucciolo di labrador di proprietà della Scuola Nazionale Cani Guida per ciechi di Scandicci.

Il cane, che era stato dato in affidamento lo scorso luglio ad una famiglia che abita vicino a Firenze, si è sentito male dopo aver probabilmente ingerito un boccone avvelenato lasciato da qualcuno in un parco poco distante dal cimitero dell'Antella, piccola frazione del Comune di Bagno a Ripoli. Il luogo dove è accaduto l'episodio non è nuovo ad episodi di questo tipo. "Ancora – ha aggiunto la vicepresidente Saccardi – alla Scuola non sono arrivati i risultati dell'autopsia condotta dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale, ma secondo il veterinario che ha prestato le prime cure al povero animale si tratta con molta probabilità di morte per avvelenamento. A questo punto si tratta soltanto di capire il tipo di sostanza utilizzata".

La Scuola ogni anno è in grado di addestrare e consegnare a persone con disabilità visiva più di venti cani. Le razze che meglio si prestano per questo tipo di attività sono labrador e golden retriever. Dalla Scuola inoltre escono cani che vengono impiegati anche per la pet therapy e come ausilio a disabili motori. Dopo circa due mesi dalla nascita, e dopo aver verificato con alcuni test la loro predisposizione, la Scuola 'affida' i cuccioli a famiglie volontarie che provvedono ad abituarli alle situazioni quotidiane più disparate, la cosiddetta fase di socializzazione ed educazione. Il periodio di 'affido' dura un anno, poi il cucciolo rientra alla Scuola per l'addestramento prima della consegna.

Durante l'anno in cui l'animale viene dato in affidamento, le famiglie ricevono dalla Scuola tutto l'occorrente. "La Scuola – ha concluso Saccardi – svolge una funzione fondamentale per agevolare la vita non soltanto di persone con disabilità visiva ma anche di bambini, anziani, disabili. In questo momento ci sono alcune difficoltà a reperire nuovi affidatari e questo bruttissimo episodio non deve frenare la voglia di chi vuol prendere un cucciolo in affidamento. Approfitto pertanto di questa triste circostanza per fare un appello a chi, armato di amore, passione e un po' di tempo libero, fosse interessato a fare quest'esperienza". Per informazioni contattare la Scuola allo 055 4382855.

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