Banche, risparmiatori a Prato: arbitrato e indennizzo

L’incontro inizia alle 15, nella sala congressi dell’Arthotel Museo in viale della Repubblica 289. L’ingresso è libero ed è aperto anche ai non associati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 maggio 2017 14:37
Banche, risparmiatori a Prato: arbitrato e indennizzo

Cosa si può fare per recuperare i risparmi? A questa domanda L’associazione «Vittime del Salva Banche» cerca di dare una risposta durante l’incontro in programma nella sala congressi dell’Arthotel Museo in viale della Repubblica 289. Un incontro organizzato dalla Presidente Letizia Giorgianni per fare il punto della situazione con i risparmiatori traditi dalle ultime crisi bancarie. "Parleremo delle novità su Popolare di Vicenza e Veneto Banca. In particolare cercheremo di fare chiarezza sui temi utilizzabili dagli azionisti nelle cause civili - spiega l’avvocato Letizia Vescovini, specializzata in diritto bancario presente all’incontro."Ho avuto modo di esaminare l’atto di citazione e la documentazione prodotta nella causa che ha fatto la Popolare di Vicenza contro Zonin, argomenti che potranno essere utilizzati nel contenzioso dei risparmiatori", rivela Vescovini.

"In particolare nell’atto con cui la Banca ha intentato causa a Zonin si riconoscono una serie di responsabilità alla dirigenza che potrebbero essere utilizzate per intentare una causa civile e quindi avere un riconoscimento del danno patito. Tra gli appigli possibili ci sono ad esempio le sanzioni applicate dalla Consob a carico della Popolare di Vicenza che confermano irregolarità commesse dalla vecchia dirigenza - spiega Vescovini - Oppure la questione delle cosiddette operazioni “baciate” o meglio i prestiti baciati, operazioni finanziarie attraverso le quali una banca propone a un cliente di sottoscrivere un aumento di capitale o azioni a fronte dell’erogazione di un prestito allo stesso clienti di pari importo; le profilature MIFID "alterate" appena prima dell'investimento, per far apparire l'investitore adeguato alle obbligazioni subordinate e alle azioni illiquide; la problematica degli "scavalcati" ossia di coloro che pur avendo richiesto di vendere i titoli non hanno ottenuto nulla perché la banca preferì altri soggetti.La serata servirà anche per fare il punto sulla situazione degli obbligazionisti e azionisti azzerati dal Salva banche che riguardano Banca Etruria, Carife, Carichieti e Banca Marche". "Faremo chiarezza sull’arbitrato appena uscito e sull’indennizzo forfettario i cui termini di presentazione scadono a fine maggio e parleremo delle azioni proponibili dagli esclusi da ogni ristoro" chiude la Presidente Letizia Giorgianni.

L'Associazione ricorda "Il 22 novembre del 2015 succede una cosa senza precedenti nell’ultimo secolo di storia d’Italia. Per la prima volta, dei risparmiatori perdono i propri investimenti per effetto di un provvedimento del governo. Un Consiglio dei ministri convocato d’urgenza ha salvato quattro piccole banche commissariate dal fallimento (Banca Marche, Etruria, CariFerrara e CariChieti). Ma a pagarne il costo sono stati, oltre agli azionisti, circa 12 mila obbligazionisti subordinati che hanno perso i soldi investiti.

L'associazione Vittime del Salvabanche si costituisce due settimane dopo l'azzeramento, raccogliendo al suo interno i risparmiatori traditi, prima quelli delle 4 banche e poi anche quelli delle Banche Venete e di altri istitutiin difficoltà. Vengono organizzate proteste e manifestazioni, e finalmente viene concessa una misura di tutela per gli obblugazionisti appartenenti alle fasce economiche più deboli.Ma non basta. Molti risparmiatori sono ancora esclusi da qualsiasi provvedimento governativo".

In evidenza