Bancarotta fraudolenta in Pizzeria, arresti a Firenze

L’attività di indagine ha fatto emergere la indebita sottrazione e la sistematica appropriazione del patrimonio di un’attività di pizzeria con sede a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 gennaio 2017 14:14
Bancarotta fraudolenta in Pizzeria, arresti a Firenze

Nella mattinata odierna, i Finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Firenze e della Sezione di Polizia Giudiziaria – Aliquota Guardia di Finanza presso la locale Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Giuseppe Creazzo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Firenze - dott.ssa Paola Belsito, su richiesta del Sost. Proc. D.ssa Christine von Borries, nei confronti di quattro soggetti fiorentini per l’ipotesi di reato di concorso in bancarotta fraudolenta.

Il provvedimento giudiziario eseguito dalle Fiamme Gialle fiorentine trae origine da un’attività di indagine che ha fatto emergere la indebita sottrazione e la sistematica appropriazione del patrimonio di un’attività di pizzeria con sede a Firenze da parte di due fratelli dottori commercialisti fiorentini (destinatari della misura di custodia cautelare in carcere), con il concorso di ulteriori due soggetti (destinatari della misura di custodia cautelare ai domiciliari). Il sistema fraudolento posto in essere dai soggetti indagati dal 2007 al 2015 consisteva nel trasferire il suddetto patrimonio aziendale da una società all’altra, al fine di eludere il pagamento dei debiti erariali maturati nel corso del tempo.

Nel dettaglio, le indagini dei Finanzieri hanno messo in luce che le società coinvolte nei vari passaggi commerciali sono tutte aziende riconducibili agli arrestati, i quali hanno di fatto gestito con continuità l’attività di pizzeria, impossessandosi indebitamente dei relativi incassi in danno dell’Erario.

Il trasferimento dei beni aziendali da una società all’altra avveniva ad un prezzo irrisorio, lasciando in carico alla società cedente i debiti erariali complessivamente quantificati in oltre € 800.000.

Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti odierni sono state eseguite anche diverse perquisizioni locali e personali.

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