Il 5 febbraio Mobilitazione contro i costi “Killer” della tariffa rifiuti Tares

Incredibile ma vero: si producono meno rifiuti (colpa della crisi), ma sempre più costosi!

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 febbraio 2014 11:40
Il 5 febbraio Mobilitazione contro i costi “Killer” della tariffa rifiuti Tares

5 Febbraio 2014, in Firenze e Provincia giornata di mobilitazione sui costi “Killer” della tariffa rifiuti. Incredibile ma vero: si produce meno rifiuti (con la crisi), ma sempre più costosi! Confesercenti Firenze, incrociando i dati di un campione di imprese “contabilizzate” presso le varie sedi dell’Associazione con le informazioni pubblicate in rete da Publiambiente, Quadrifoglio e ISPRA ha prodotto un “Dossier Tares", con alcuni risvolti clamorosi. "Emerge, per esempio, come rispetto ad una produzione dei rifiuti che, complessivamente, è diminuita negli ultimi due anni, anche a causa della crisi economica e del conseguente calo dei consumi, per le “nostre imprese” le tariffe non siano diminuite, ma incredibilmente….

aumentate! Addirittura, stando ai nostri dati, mentre l’importo medio pro capite della tariffa in Toscana è aumentato, dal 2008 al 2012 del 12,65%, nella città di Firenze si è fatto molto peggio, con un aumento del 28,14%! Si innalzano le tariffe, ma rimane al palo la Raccolta differenziata, la cui media percentuale è passata, negli ultimi anni, per esempio nei Comuni Quadrifoglio, solo dal 50,55% al 51,9%. Abbiamo poi il caso limite dell’ Empolese-Valdelsa, con la raccolta porta a porta di Publiambiente che tocca, in alcuni Comuni, percentuali “bulgare” del 90%, ma con aumenti Killer della tariffa (112% per Bar, 130% Ristoranti, 157% fiorai, addirittura 402% per le pescherie!) Una situazione dunque complicata e difficilissima per alcuni settori dell’economia reale che Confesercenti Firenze intende aggredire con 8 proposte concrete:

Delineare un orientamento organico nella definizione del nuovo tributo TARI, perseguendo il principio della sostenibilità. Introdurre correttivi nei parametri Kc e Kd che determinano la composizione del tributo nella sua parte fissa e nella sua parte variabile, abbattendo il loro valore al minimo previsto dal DPR 27-4-1999 n.

158 per le categorie 22, 24, 25, 27. Scongiurare l’applicazione a macchia di leopardo del tributo nelle diverse realtà comunali della provincia di Firenze. Scorporare dal calcolo del tributo i costi sostenuti dall’impresa per lo smaltimento dei rifiuti speciali, onde evitare l’affermazione di meccanismi di doppia imposizione; Escludere dall’applicazione del tributo l’area dell’impresa nella quale non vengono oggettivamente prodotti rifiuti. Riconoscere il comportamento virtuoso delle attività che praticano la raccolta differenziata, attraverso l’abbattimento della parte variabile del tributo, anche istituendo le isole ecologiche e consentendo alle imprese di avere accesso ai centri di raccolta dei rifiuti ingombranti. Rimodulare la ripartizione tra domestico e non domestico del costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, alleggerendo il carico che pesa sulle imprese. Attivare tavoli di concertazione a livello comunale o di area.

Nel corso della mobilitazione del 5 Febbraio, i vertici di Confesercenti incontreranno Sindaci, Assessori ed Amministratori dei Comuni della Provincia per portare avanti l’adozione di tali misure, già enunciate in questi giorni dal Presidente Gronchi in una apposita lettera (si veda allegato) ai Sindaci del territorio. L’obiettivo sarà quello, pur in un quadro di incertezza legato ai continui cambiamenti normativi sulla materia di ripristinare quanto prima una situazione di corretta, omogenea e soprattutto sostenibile applicazione della tariffa sul territorio provinciale.

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