A Firenze aumento del 23,3% dei furti, scarsa considerazione del problema?

Roselli (NCD): “L’amministrazione Renzi in questi anni non ha affrontato il problema sicurezza”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 gennaio 2014 13:57
A Firenze aumento del 23,3% dei furti, scarsa considerazione del problema?

“Dall’inchiesta da poco uscita sulla stampa nazionale si apprende che a Firenze i furti sono aumentati del 23,3%, segno evidente di una poca attenzione da parte dell’amministrazione alla sicurezza in città. Nei suoi 100 punti Renzi aveva promesso di riqualificare e rilanciare la città ma dopo cinque anni è molto meno sicura, siamo in quinta posizione nell’aumento dei furti. Piazza SS. Annunziata, Piazza Spirito, Piazza San Marco, Piazza Sant’Ambrogio e la zona della stazione di Santa Maria Novella sono zone di degrado con continui episodi che minacciano la sicurezza dei cittadini, dei turisti e la conservazione del patrimonio della città.

Fuori dal centro la situazione non è certo migliore”. Questa la dichiarazione del consigliere del NCD Emanuele Roselli. “I numeri purtroppo danno conferma di una insicurezza percepita crescente. Uscire la sera è sempre più preoccupante e anche l'episodio avvenuto in pieno giorno sul Ponte Vecchio testimonia di una degenerazione del fenomeno in modo crescente. Per non parlare dei furti di biciclette o dei borseggi... – ha aggiunto il consigliere –. Tutti sono a conoscenza di questa realtà ma non è stato fatto alcun intervento importante ed incisivo in tal senso, si pensa semplicemente che pedonalizzando qualche via del centro e ornandola con fioriere il degrado sparisca.

Niente di più sbagliato: occorre un piano ed un intervento strutturale con azioni contro l’abusivismo e la microcriminalità per restituire la città ai fiorentini, alle famiglie, ai turisti. L'istituzione di un assessorato per la sicurezza sarebbe stato un segnale importante, ma questa nostra richiesta non è mai stata ascoltata”. “Renzi voleva portare più sicurezza aumentando i chioschi del lampredotto: ma la realtà è che i suoi buoni propositi sono invece finiti a tarallucci e vino” ha concluso Roselli.

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