Fermato l'indiziato per il sequestro del figlioletto

Il Commissariato di P.S. Empoli, in collaborazione con la Squadra Mobile di Reggio Emilia, ha restituito ad una donna di nazionalità cinese il piccolo di soli 8 mesi, sottrattole dal padre nel pomeriggio di mercoledì scorso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 luglio 2013 14:46
Fermato l'indiziato per il sequestro del figlioletto

Nella mattinata di ieri, nel comune di Castelbosco di Sopra (RE), la Squadra Investigativa del Commissariato di P.S. Empoli, in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia, ha proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti di un trentaquattrenne di nazionalità cinese, chiamato ora a rispondere del grave reato di sequestro di persona. Al fermo dell’uomo, disposto dal P.M. della Procura di Firenze dott. Leopoldo De Gregorio, si è giunti all’esito di un’intensa quanto rapida attività investigativa, avviata dagli inquirenti empolesi giovedì scorso, quando una donna di 35 anni, di nazionalità cinese, dimorante nel comune di Empoli, si è rivolta al commissariato, denunciando l’avvenuta sottrazione del figlio minore, nato nel dicembre del 2012, per mano del padre naturale, anch’egli di nazionalità cinese.

Secondo quanto riferito dalla donna, nella stessa mattina del 18 luglio u.s., a seguito di una lite, l’ex compagno le aveva usato violenza, colpendola con dei pugni, e le aveva strappato il minore, minacciando di portarlo con lui in Cina. Da quel momento, non aveva più avuto alcuna notizia del bimbo, in quanto, ripetutamente contattato al cellulare, il padre aveva sempre rifiutato di restituire il minore alla madre, perseverando anzi nella minaccia di condurlo in Asia. Immediato l’avvio delle indagini, nel corso delle quali, espletati i primi accertamenti sull’individuo, emergeva a suo carico la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla cittadina cinese: un provvedimento cautelare emesso dall’Autorità Giudiziaria di Firenze nel mese di giugno u.s., in conseguenza dell’avvenuto arresto del trentaquattrenne per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Le attività investigative, compiute anche mediante l’impiego di strumenti tecnologici, hanno condotto gli inquirenti empolesi nella provincia di Reggio Emilia, precisamente nel comune di Castelbosco di Sopra. Qui, grazie alla preziosa ed attiva collaborazione della Squadra Mobile emiliana, all’esito di un’attività di ricerca, il padre ed il bambino sono stati trovati in un’abitazione, risultata in uso alla sorella del fermato. Il minore, su disposizione del P.M., è stato subito riaffidato alla madre, mentre il cittadino cinese è stato associato alla casa circondariale di Reggio Emilia.

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