Stipendifici, tra Fantozzi e fantozziani nella Repubblica di Renzi

La spesa per il personale di Palazzo Vecchio è stata sforata del 50%, ma la polemica non si placa ed i 'dipendenti' di Renzi continuano la protesta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 luglio 2013 14:48
Stipendifici, tra Fantozzi e fantozziani nella Repubblica di Renzi

Lontana dall'esser risolta, la diatriba tra il sindaco Matteo Renzi ed i propri dipendenti continua ad intrecciarsi con le vicende nazionali. Non passa giorno che i sindacati di Palazzo Vecchio non richiamino il primo cittadino al proprio ruolo di 'datore di lavoro' innescando spesso una guerra di cifre tra le diverse unità operative che ruotano attorno alla gestione pubblica. Dipendenti di Maggio ed Ataf hanno manifestato in tutti i modi possibili il proprio disagio negli ultimi tempi, tra vendita al privato per quanto concerne Ataf e salvataggio dalla liquidazione coatta per l'eccellenza teatrale fiorentina, in tutto questo i dipendenti comunali non si sono persi un lunedì nel Salone de' Dugento.

La discussione si è più volte arenata su posizioni opposte: da una parte si lamenta una riduzione dello stipendio, mentre dall'altra si è puntato il dito su quanto fino ad ora erogato fuori controllo, l'esempio del Maggio "Stipendificio" è balzato agli occhi di tutta Italia ed il sindaco ha rincarato la dose ricordando le tante assunzioni, che a detta della dirigenza, si sono rivelate superflue. Sui dipendenti comunali la linea di demarcazione è più sottile, la Corte dei Conti si è espressa sul Bilancio comunale, imponendo una riduzione dei costi del personale che comporterebbe altrimenti una multa per l'ente amministrativo.

La Corte nello specifico ha rilevato una spesa superiore all'ammontare dovuto del 50%, ed ha sancito che "l'impostazione del bilancio pluriennale per l'annualità 2013 e 2014 non garantisce il rispetto del patto di stabilità e costituisce una grave irregolarità contabile per cui è necessaria l'assunzione immediata di idonei atti di correzione" "L'Amministrazione Renzi ha deciso la messa in mora per 3233 lavoratori del Comune di Firenze, per indennità riferite agli anni dal 2003 al 2012 e per le quali era già stato sospeso il pagamento dallo scorso novembre 2012. Ancora una volta anziché tagliare gli sprechi veri l’Amministrazione ha preferito falcidiare le buste paga dei dipendenti, che non solo pagano in prima persona da oltre 3 anni, ma si ritrovano privi di contratto e di contrattazione decentrata fino al 2014 a causa del blocco. Non fu proprio il Sindaco Renzi ad affermare che stipendi inferiori ai 2 mila euro sono “indecorosi”? A chi si riferiva: certo non ai suoi dipendenti, né a quelli di Ataf, né a quelli del Maggio! In piena vena populista, questa Giunta ha fondato buona parte della sua campagna mediatica sulla “fantozzizzazione” dei dipendenti pubblici, ma senza di questi che farebbe, come farebbe funzionare tutti quei servizi essenziali per la città, che vanno avanti solo grazie all’impegno dei dipendenti: privatizzerebbe tutto mantenendo solo la Direzione Festeggiamenti e Sponsorizzazioni? Il circolo Dipendenti Pubblici di SEL, affiancando le Organizzazioni Sindacali, si schiera a fianco dei dipendenti comunali e rinnova il proprio impegno a vigilare sugli sprechi e sugli abusi di questa Amministrazione che anziché governare, offre spettacoli di illusionismo mediatico a scapito nostro" così la coordinatrice del Circolo P.A.L.

“Franco Tacchinardi”, Rossella Fabbri

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