Cesare Prandelli riceve la cittadinanza onoraria; a consegnarla Matteo Renzi

Il sindaco di Firenze ha anticipato che l'onorificienza precederà la residenza effettiva; il ct della Nazionale vive stabilmente a Firenze dal 2005

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 maggio 2013 16:03
Cesare Prandelli riceve la cittadinanza onoraria; a consegnarla Matteo Renzi

Matteo Renzi ha consegnato oggi in consiglio comunale la cittadinanza onoraria al ct della Nazionale Cesare Prandelli allenatore della Fiorentina dal 2005 al 2010. ''Sono molto emozionato perché dopo otto anni vissuti a Firenze mi sento un po' fiorentino. E' stata davvero una bella proposta questa cittadinanza onoraria la sto vivendo con molta gioia''. Prandelli vive ormai stabilmente a Firenze dal 2005 e l'onorificienza precede la residenza effettiva come ha anticipato lo stesso Renzi.

L' onorificienza fu proposta dall'ex portiere della Nazionale Giovanni Galli e oggi capogruppo di Lista Galli in Palazzo Vecchio che considera questo "non solo un giusto riconoscimento, ma anche il segno concreto dell’affetto che la città di Firenze gli porta". “Prandelli merita questo riconoscimento – ha dichiarato Galli –, che abbiamo pensato all’indomani della finale degli Europei 2012 che ha visto gli Azzurri qualificarsi secondi, contro ogni pronostico della vigilia. Volevamo dimostrare al nostro ct che la città di Firenze gli è vicina non solo quando si vince, come è giusto che sia nello sport.

Nella fattispecie del campionato europeo poi, è anche importante capire come si perde. E una volta di più Prandelli ha dimostrato non solo maestria tecnica, ma anche grande dignità, equilibrio e autentico spirito sportivo”. “Cesare Prandelli è un modello e un punto di riferimento per tutti noi” ha detto il sindaco Matteo Renzi. Essere cittadini è una fatica -, significa non limitarsi ad essere massa ma essere persone con una propria individualità, significa non vivacchiare ma vivere fino in un fondo.

Essere cittadini è uno splendido messaggio da dare a tutti i ragazzi che studiano, che fanno uno sport, che imparano a suonare uno strumento, che si mettono in gioco: essere cittadini significa imparare a fare uno sforzo personale, a non credere che la vita sia gratis”. “Onore - ha continuato - non è una parola vecchia e desueta, ma vuol dire mettere tutto il proprio cuore, tutta la propria passione, in quello che si sta facendo, e questo vale nello sport come nella politica come nella vita di tutti i giorni”. “Firenze città dell’umanesimo - ha concluso -, dove l’umanità è l’elemento e la condizione per essere cittadini, considera questo riconoscimento a Prandelli una realtà dei fatti, consapevole che quella del ct con la città è una pagina bella ancora da finire di scrivere”.

“Con quest’atto – ha detto il presidente del Consiglio Eugenio Giani- si rende merito non solo al grande sportivo che ha lasciato e continua a lasciare un segno indelebile nella nostra città, ma al Cesare Prandelli uomo che dimostra uno straordinario amore per la cultura, con il quale non è difficile trovarsi a condividere una mostra di arte contemporanea, visitare musei. Prandelli è un fine apprezzatore e conoscitore di bellezza e sul piano sociale un amico dei più deboli e dei bambini.

Basta pensare al suo impegno per il Meyer, la vicinanza alla piccola Sofia per l’ottenimento delle cure necessarie”. "Sono felice – ha aggiunto Giovanni Galli- che tutto il Consiglio comunale abbia condiviso la mia proposta. Oggi l'assemblea cittadina ha premiato il tecnico e l'uomo”.

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