Atenei Toscani fuori legge sulle tasse universitarie

In Italia attualmente 36 Atenei su 61 sono fuori legge, rispetto alla norma che li obbliga a non imporre una tassazione complessiva agli studenti che non superi il 20% dei finanziamenti ricevuti dallo Stato.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 aprile 2013 19:07
Atenei Toscani fuori legge sulle tasse universitarie

In Italia attualmente 36 Atenei su 61 sono fuori legge, rispetto alla norma che li obbliga a non imporre una tassazione complessiva agli studenti che non superi il 20% dei finanziamenti ricevuti dallo Stato.. A denunciarlo è l’Unione degli Universitari, a diffonderlo il quotidiano La Repubblica, che ricorda come già da tempo una significativa minoranza di Atenei era fuorilegge, oggi diventati maggioranza, fino all'attuale percentuale del 59%, a causa dei tagli imposti dall'ultimo governo Berlusconi attraverso la riforma Gelmini, insieme all’aumento continuo delle tasse universitarie. Tra questi purtroppo due Atenei Toscani: Pisa, che preleva dalle tasse il 25% di quanto riceve dallo Stato, per una tassazione media per studente di 1020 euro, e Firenze, col 20,1% (tassazione pro-capite €865) . "Da parte nostra non possiamo accettare che anche la Toscana, da sempre Regione avanzatissima per quanto riguarda le politiche di Diritto allo Studio, presenti queste gravi irregolarità in merito ai suoi Atenei, soprattutto in questo periodo di crisi per le famiglie che porta a diminuire le iscrizioni all'università, cosa che avviene per la prima volta dal Dopoguerra, e che certamente è dovuta anche alle difficoltà a sostenere le spese di studio e di sostentamento" - dichiara il Conisgliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli. "Ci siamo dunque subito attivati con un'interrogazione in Consiglio Regionale, nella quale chiediamo quindi che la Giunta Regionale si attivi per verificare questa situazione di irregolarità da parte degli Atenei, e che si impegni per garantire che le tasse applicate agli studenti siano solo quelle previste per legge". "Sappiamo che la competenza diretta non è della Regione alla quale non può essere addebitata alcuna colpa di questa situazione, però è anche nostro diritto, visto che eroghiamo con nostre risorse assegni servizi e provvidenze varie di diritto allo studio, pretendere che i nostri interventi non siano vanificati da un'indebito appesantimento sul versante delle tasse" - conclude Romanelli.

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