Mps e Siena: un modello negativo da cui ripartire

Enrico Rossi ieri all'iniziativa del Pd senese: "Avanti con il rinnovamento, già avviato da Ceccuzzi". Ingroia oggi a Siena: "Lo scandalo Mps è lo specchio in cui versa l'Italia"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 febbraio 2013 21:36
Mps e Siena: un modello negativo da cui ripartire

Scuola, sanità, sviluppo, lavoro e ripresa economica. Sono stati questi alcuni dei temi, toccati nel corso dell’iniziativa organizzata dal Pd di Siena, che ieri, lunedì 11 febbraio, ha visto la partecipazione di molte persone che hanno affollato la Saletta dei Mutilati a Siena. Protagonista dell’incontro è stato Enrico Rossi insieme al candidato sindaco di Siena per il centrosinistra, Franco Ceccuzzi e ai candidati Pd alla Camera dei deputati, Luigi Dallai e al Senato, Alessandro Starnini.

La tutela della banca e della città di Siena sono state al centro del discorso di Rossi. “La cosa che mi rattrista di più - ha aggiunto Rossi - è stato vedere i tentativi di strumentalizzazione contro il Pd e contro Banca Mps, che hanno messo in secondo piano i valori dell’azienda e la tutela dei dipendenti. Il gruppo, come hanno detto anche il ministro Grilli, è solido. E’ certo che il Pd dovrà affrontare i temi del localismo e del ruolo delle banche, ma il forte legame tra banca e territorio può trovare numerosi esempi in Italia.

Le banche devono tornare a svolgere la loro funzione originaria: investire e dare credito alle aziende per rimettere in moto l’economia reale. Abbiamo il dovere di difendere la Banca Mps, lo dobbiamo ai suoi dipendenti, a Siena e alla sua comunità. Sono sicuro che Siena e Banca Mps saranno in grado di trovare le forze necessarie per potercela fare”. “Sulla vicenda Mps – ha detto Ceccuzzi - al nostro partito è stata attribuita tutta la responsabilità. Nei fatti abbiamo dimostrato che la stragrande maggioranza del Pd ha fatto per prima autocritica, mettendoci la faccia e contraddistinguendosi da quella componente parassitaria che non si presenta, scrive lettere e comunicati stampa persecutori, negando le responsabilità passate e boicotta la campagna elettorale.

Il percorso di rinnovamento è stato già avviato e deve proseguire. Ci sono centinai di persone che in questi giorni stanno lavorando sodo per la campagna elettorale del Pd, mettendoci testa e cuore. Questa è la parte leale del Pd, di cui sono molto orgoglioso e con la quale la città potrà ripartire”. Oggi a Siena è giunto il leader di Rivoluzione Civile Antonio Ingroia la cui posizione è oppost a quella dei democratici: " La vicenda del Monte dei Paschi di Siena dimostra che il tessuto economico del Paese è divorato da una casta famelica, fatta di politici e manager corrotti che trasformano le istituzioni in un piccolo mercato di interessi particolari".

"Lo scandalo Mps - ha aggiunto - è lo specchio della situazione in cui versa l'Italia: la politica si è intrecciata con la cricca dell'alta finanza, della speculazione bancario e dell'imprenditoria spregiudicata. La politica è immersa in modo inestricabile nel malaffare, per questo la magistratura è stata percepita come una minaccia. Occorre uno scatto di reni, una Rivoluzione Civile per mandare fuori i partiti dai cda, dalle fondazioni bancarie, dalle stanze del potere delle società pubbliche.

Monti ha aiutato il Monte dei Paschi di Siena con un prestito di 3,9 miliardi di euro. E’ la stessa cifra tolta dalle tasche degli italiani attraverso l’Imu e negata ai terremotati: soldi elargiti senza che nessuno vigilasse sul loro utilizzo. Monti e le forze politiche che lo hanno sostenuto - ha concluso Ingroia - portano la responsabilità dello scandalo che ha travolto Mps".

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