Dibattiti a Firenze: violenze sulle donne e pena di morte

Nella mattina di giovedì 29 novembre nella Sala Luca Giordano della Provincia di Firenze con Amnesty, Fiocco Bianco e le associazioni Cam e Kr. Incontro pubblico presso la Comunità di Sant'Egidio, in via della Pergola 8, alle ore 17.30

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2012 15:58
Dibattiti a Firenze: violenze sulle donne e pena di morte

Promosso per giovedì 29 novembre, dalle 9 alle 13, nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi l'incontro "La violenza sulla donna non è un gioco: parliamone" (Firenze, via Cavour 1). Si tratta di un momento di dibattito e riflessione, di scambio d'opinione e di confronto sul tema della violenza sulle donne, promosso dall'assessorato alle Pari opportunità, dalla Commissione Pari Opportunità e dall'assessorato alla Pubblica istruzione della Provincia di Firenze. Dopo l'introduzione degli assessori Sonia Spacchini e Giovanni Di Fede e della Presidente della Commissione Pari Opportunità Loretta Lazzeri, gli interventi di Cecilia Nava (Amnesty International), Rossano Bisciglia (campagna Fiocco Bianco) e l'infettivologa M.A.

Vinattieri. Riflessioni sulle relazioni affettivi da parte di Mario De Maglie (associazione Cam), Sara Spini e Valentina Maciarellio (associazione Kr). Al termine proiezione del video 'Parla con lui' e dibattito con i giovani. Città per la vita, Città contro la pena di morte. Su iniziativa della Comunità di Sant'Egidio, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio e della Giunta della Provincia, il Comune di Firenze e la Regione Toscana, oltre 30 Comuni dei 44 del territorio fiorentino illumineranno un monumento il 30 novembre, giorno simbolo dell'abolizione della pena capitale e Festa della Toscana, per dire no al male estremo.

Tra di loro non pochi ospitano sul web il logo ideato per i dieci anni di 'Città per la vita', con documentazione e video che illustrano la campagna di moratoria. E giovedì 29 novembre sarà a Firenze per un incontro pubblico - alle 17.30, presso la Comunità di Sant'Egidio, in via della Pergola 8 - Bud Welch. Welch è diventato uno strenuo oppositore alla pena di morte, da deciso sostenitore quale era, all’indomani della perdita di sua figlia Julie Marie, che, a 23 anni, fu una delle numerose vittime dell’attentato di Oklahoma City.

Si è incontrato molte volte con il padre di Timothy Mc Veigh, autore dell’attentato, giustiziato nel 2001, ed è diventato uno dei suoi amici più stretti. Tim è morto come Julie e Tim era suo figlio, ha detto, parlando di lui. Welch fa parte dell’associazione abolizionista americana Murder Victims Families for Reconciliation, nonché del Board of Directors of the Oklahoma City National Memorial Foundation.

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