Ataf verso la privatizzazione: i sindacati rifiutano l'accordo di Bonaccorsi

L'azienda: "La proposta d'accordo tutela tutti i dipendenti, anche quelli a contratto determinato". La replica dei sindacati: "Nessuna risposta esaustiva su eventuali esuberi e nuove condizioni economiche"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 novembre 2012 18:37
Ataf verso la privatizzazione: i sindacati rifiutano l'accordo di Bonaccorsi

Azienda e sindacati provano per l'ennesima volta a riunirsi attorno a un tavolo per discutere del futuro dei lavoratori del trasporto pubblico in vista del passaggio dell'azienda fiorentina in mani private. Ma anche stavolta l'esito è stato un nulla di fatto: le organizzazioni sindacali hanno rifiutato l'accordo presentato da Ataf Spa e dal direttore generale Filippo Bonaccorsi. Tutto da rifare dunque. I sindacati lamentano di non aver ricevuto durante l'incontro di ieri risposte esaustive su: numero di lavoratori e i criteri di passaggio dall'una all'altra azienda (Bus Italia), sui contratti part-time, su eventuali esuberi e sul collocamento degli "inidonei" e sulla posizione economica dei lavoratori una volta eseguito il passaggio.

Bonaccorsi al termine dell'incontro aveva precisato che la proposta di Ataf Spa avrebbe tutelato i dipendenti: "Nessun lavoratore con contratto a tempo determinato ha ricevuto lettere di disdetta del rapporto di lavoro da parte di Ataf SpA". "La proposta di accordo avanzata dall'azienda prevede che “tutto il personale afferente al ramo d'azienda Tpl venga trasferito mantenendo anzianità di servizio, residenza lavorativa, livelli di inquadramento e disciplina derivante dall’applicazione del CCNL Autoferrotranvieri e dalla contrattazione aziendale” (cd.

integrativo). "Rimaniamo, ancora una volta, meravigliati per le affermazionirilasciate dal Direttore Generale di ATAF S.p.A.Firenze li,21 Novembre 2012" replicano oggi i sindacati che rinviano ogni decisione alla riunione di domani 22 novembre.

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