Imprese toscane, strategie per non chiudere: Beltrami, Ginori, Selex ed Edison

L'impegno di Provincia, Regione e Comune e i tavoli di contrattazione.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 novembre 2012 19:19
Imprese toscane, strategie per non chiudere: Beltrami, Ginori, Selex ed Edison

La revoca della chiusura dello stabilimento di San Giovanni Valdarno e la ripresa delle attività produttive, a partire dai primi giorni del 2013, è stata annunciata oggi dai vertici dell’azienda Beltrame nel corso di un incontro convocato dall’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini. All’incontro hanno preso parte il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi, l’assessore al lavoro della Provincia di Arezzo Carla Borghesi, le organizzazioni sindacali provinciali, di categoria e le Rappresentanze sindacali aziendali. “Prendo atto con soddisfazione della decisione dell’azienda – ha commentato l’assessore Simoncini – e, insieme alle isitituzioni, siamo pronti a mettere a disposizione dell’azienda tutto il supporto necessario a favorirne il rilancio”. In particolare l’assessore ha assicurato che, laddove non siano utilizzabili altri strumenti, la Regione è pronta ad autorizzare la Cassa integrazione in deroga per sostenere il reddito dei lavoratori nella fase intermedia, prima dell’avvio della produzione. La gestione del percorso che dovrà portare alla riapertura degli impianti è ora demandato al rapporto fra le organizzazioni sindacali e l’azienda. E per un'azienda che riparte un'altra viene ceduta, si tratta della Richard Ginori di Sesto Fiorentino, la storica fabbrica di ceramiche che passerà alla cordata Lennox-Apulum.

“Confidiamo che la decisione del collegio dei liquidatori di Richard Ginori 1735 di assegnare alla cordata Lenox/Apulum la proprietà del marchio e della produzione dell’azienda di Sesto Fiorentino possa avere ricadute positive per una delle imprese storiche del nostro territorio. A patto che la cordata possa garantire un lungo futuro professionale alle centinaia di lavoratori della Ginori”. Così Andrea Barducci, Presidente della Provincia di Firenze, commenta la decisione del collegio dei liquidatori di Richard Ginori 1735. “La Provincia di Firenze ha seguito la vicenda Ginori fin dagli inizi e in occasione di numerosi tavoli istituzionali – prosegue Elisa Simoni, Assessore provinciale al Lavoro – Le nostre prime preoccupazioni sono quelle relative ai lavoratori e alla riattivazione dei cicli industriali di questa grande azienda sestese.

Rimangono i dubbi che ho sempre espresso rispetto alla perdita dell’italianità del marchio e al fatto che i lavoratori non siano più dipendenti Ginori, condizione che in questa vicenda, finora, è stato per loro sinonimo di garanzia". “L’impegno a mantenere alto il livello occupazionale nella fabbrica sestese e a conservare qui la produzione sono i dati più apprezzabili di un accordo che vede salvato un presidio produttivo importante del territorio fiorentino”. Questo il commento del responsabile Economia e Lavoro del Pd della Toscana Ivan Ferrucci sulla scelta dei liquidatori della Richard Ginori di Sesto Fiorentino (FI) di cedere marchio e fabbrica della storica manifattura di porcellane alla cordata Lennox-Apulum. “Le offerte presentate hanno dimostrato quanto valga il patrimonio della Ginori sia in termini di esperienza e capacità di chi ci lavora, sia in termini di prestigio del marchio nel mondo.

L’auspicio è che il piano industriale abbia un respiro lungo portando investimenti all’altezza della tradizione della Ginori e facendo ripartire al più presto l’attività. La scelta di scorporare l’acquisto del marchio dalla produzione ci auguriamo non prefiguri in futuro meno tutele per questi lavoratori e che anzi lo stabilimento sestese entri a far parte integrante delle strategie di Lennox valorizzandolo al meglio. Per le questioni non ancora superate, a partire dal museo, l’impegno di tutti, a partire dal Pd e dalle istituzioni locali, rimarrà alto per definire al meglio possibile un percorso positivo a conclusione della vertenza” conclude Ferrucci. Altro caso all'ordine del giorno nell'agenda delle istituzioni locali e della Regione è quello relativo alla Selex Elsag l’azienda fiorentina leader in Italia per la tecnologia Tetra, adottata dall’Unione Europea come standard digitale per le comunicazioni radio sicure delle forze di polizia.

Rifinanziare il programma Interpolizie dando così corso al progetto Tetra: lo chiedono in una lettera inviata oggi e indirizzata ai ministri allo sviluppo economico Corrado Passera, dell’interno Anna Maria Cancellieri e della Difesa Giampaolo Di Paola. L' assessore alle attività produttive della Regione Toscana Gianfranco Simncini con le colleghe della Provincia di Firenze Elisa Simoni e del Comune di Firenze Stefania Saccardi. La lettera fa seguito all’incontro avuto nei giorni scorsi dalle istituzioni con le organizzazioni sindacali di Selex Elsag . “In quell’occasione – si legge nella lettera – le istituzioni avevano condiviso le preoccupazioni dei sindacati per il persistere del blocco del programma interpolizie, programma che, se completato, consentirebbe di garantire la sicurezza e l’efficienza delle forze dell’ordine, ma anche dell’intero apparato pubblico di protezione civile”. Nella lettera si ricorda ai ministri che, nel corso dell’incontro, era emerso come il completamento del programma consentirebbe di cogliere anche l’opportunità offerta dai mondiali di ciclismo, che si terranno in Toscana nel settembre 2013, fornendo un ulteriore momento di applicazione del sistema e dimostrandone le potenzialità per usci civili. Le istituzioni locali e la Regione ribadiscono quindi l’impegno e la volontà di “mantenere in Toscana le competenze e l’alto livello tecnologico di Selex Elsag, la cui storia si identifica con lo sviluppo del territorio che la ospita e le cui prospettive sono determinanti per la regione e per l’intero paese”. Accordo raggiunto anche per i lavoratori della libreria Edison.

La Direzione lavoro della Provincia di Firenze ha firmato per la cassa integrazione in deroga dal 3 al 31 dicembre 2012. La libreria infatti, il 28 settembre scorso, aveva aperto una procedura di mobilità per 37 lavoratori per cessazione attività a seguito della revoca del contratto di affitto dei locali dove ha sede la Società. Le parti hanno concordato il ricorso alla cassa integrazione in deroga per tutto il personale in forza all'azienda che si è impegnata a presentare domanda per lo stesso ammortizzare anche per il 2013, dal 1 gennaio al 31 dicembre, nel caso ve ne fossero le condizioni. Durante il periodo di cassa in deroga, è prevista la collocazione in lista di mobilità del personale che ha trovato una nuova opportunità lavorativa. L'impegno della Provincia di Firenze è quello di mettere a disposizione dei lavoratori interessati alla procedura tutte le misure di politica attiva che hanno come obiettivo la riqualificazione e la eventuale ricollocazione dei lavoratori suddetti. Soddisfazione per la sottoscrizione dell’accordo è stata espressa dall’Assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni, che ha dichiarato: “Abbiamo seguito questa vicenda fin dall'inizio e continueremo a farlo, anche attraverso il monitoraggio che effettueremo tramite il tavolo procedurale rispetto all'utilizzo degli ammortizzatori che, speriamo, possano essere estesi anche al 2013”.

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