Crollo Galilei, protestano studenti e genitori, risponde Di Fede

L'assessore provinciale si difende "Ci stiamo impegnando molto, abbiamo a disposizione un decimo dei fondi"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 ottobre 2012 15:22
Crollo Galilei, protestano studenti e genitori, risponde Di Fede

Corteo di protesta improvvisato dagli studenti del liceo Galileo Galilei di Firenze, dopo il crollo di un controsoffitto al secondo piano dell'istituto. I ragazzi hanno scelto di non entrare in classe, nonostante la riapertura della scuola e scortati dalla polizia sono stati accolti in Provincia alle 9 e 30 per un incontro con l'assessore all'edilizia scolastica Giovanni Di Fede. "In duecento abbiamo dato vita ad un presidio, per protestare contro la decisione di far ripartire le lezioni all’interno di un edificio in cui nel weekend sono crollati 15 metri quadrati di controsoffitto, e per denunciare la terribile situazione dell’edilizia scolastica" scrivono in una nota gli studenti della Rete dei Collettivi Fiorentini.

"Il corteo si è svolto al grido 'La nostra sicurezza non è un’opzione', e si è diretto verso la sede della Provincia, dove è stata chiusa la porta in faccia agli studenti dalla Digos e dalle istituzioni democratiche. Il corteo è entrato dal retro dell’edificio, scandendo il coro 'Non ci rappresenta nessuno'. Ad accoglierli c’era l’assessore Di Fede, come prevedibile, l’assessore non ha dato risposte diverse da quelle che da anni ci propina (basti pensare all’incontro del novembre 2011 sull’edilizia scolastica al Mandela Forum), dicendo che 'i fondi scarseggiano' e che 'è stato fatto il possibile per riparare i vari danni nelle scuole'.

Constatata la totale incosistenza delle affermazioni di un soggetto che parla di mancanza di fondi aderendo poi a un Partito, che non si fa problemi a finanziare guerre e opere inutili come la Tav, il corteo è uscito dall’edificio ribadendo ancora una volta che gli studenti non possono essere rappresentati, dirigendosi verso il Galileo, dove è stata fatta un’assemblea". L'assessore "Chiedo agli studenti e ai genitori di ascoltarci. Ci stiamo impegnando molto e se diciamo che si può tornare a lezione è perché abbiamo avuto tutte le garanzie da parte dei tecnici.

E' vero, è accaduta una cosa simile pochi giorni fa al Salvemini ma si è trattato in entrambi i casi di cedimenti su opere non strutturali, sono caduti frammenti di controsoffitto le strutture sono robuste: il Galilei è un convento del 1500 il Salvemini nasce 150 anni fa durante l'Unità d'Italia come istituto scolastico e godono di buona salute. Dobbiamo considerare che fino a dieci anni fa avremmo avuto a disposizione circa 10 milioni di euro per la manutenzione oggi siamo a poco più di un milione, si tratta di tagli che hanno reso molto problematica la situazione ma ci stiamo impegnando totalmente affinché non vengano meno le misure di sicurezza"

Approfondimenti

Sono intervenuti i consiglieri Piergiuseppe Massai, del Pdl, che ha chiesto di conoscere meglio alcuni elementi tecnici.

Samuele Baldini (Pdl) ha richiesto che finiti l'emergenza e il clamore di queste ore si dia luogo a un profondo ripensamento per la manutenzione e le priorità. Erica Franchi (Pdl) trova necessario un approfondimento: "Sembra quasi una beffa. Prima l'incontro di venerdì, poi nel fine settimana, dopo 62 anni crolla il controsoffitto a causa delle botole. Il punto è non lavorare sulle emergenza, ma considerare preventivamente che se è una costruzione è fatta male, di conseguenza comporterà problemi.

C'è una complessiva precarietà delle scuole". Piero Giunti (Pd) rimarca come venerdì scorso la Commissione Infrastrutture, da lui presieduta, avesse avviato il percorso sul tema: "Finché non abbiamo dati certi è inutile fare la passerella con l'elmetto. Una volta ricostruito il quadro, daremo il nostro contributo". Per Marco Cordone (Lega Nord), "al di là del fatto che non ci sono soldi qualcosa, per quanto riguarda l'edilizia scolastica, andrà rivista. La Commissione competente della Provincia di Firenze faccia una visita anche presso il liceo Galileo per constatare di persona la situazione".

Sul cedimento del controsoffitto al Liceo Galileo di Firenze è stata rilasciata una nota dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi: "Corteo degli studenti del Liceo Galilei di fronte alla Provincia: 'Vergogna!'. Con questa parola urlata all’indirizzo della Provincia di Firenze e dell'Assessore all’edilizia scolastica si è aperto il corteo degli studenti del Liceo Galilei, chiuso oggi per precauzione dopo che è crollato il soffitto nella sede di Via Martelli.

Questo episodio getta luce in modo chiaro su quale sia oggi lo stato della scuola italiana. Ci troviamo in una condizione di precarietà e arretratezza, anche a livello di costruzioni. Lo stato di degrado e fatiscenza di molti istituti scolastici della Provincia di Firenze è sotto gli occhi di tutti, dovuti in gran parte alla scarsa manutenzione e attenzione e alle scarse risorse economiche investite sui temi dell’edilizia scolastica e della prevenzione. Dunque quanto è accaduto non è frutto del caso o del destino cinico e baro è il risultato di una gestione burocratica e ragionieristica che si muove solo sui vincoli e le compatibilità di bilancio.

Ci sarebbe voluto più coraggio nella gestione di una materia così delicata come la pubblica istruzione e il 'patrimonio edilizio' messo a dura prova da riforme che hanno reso drammatiche le condizioni di vita degli studenti e dei lavoratori della scuola". "Respingiamo con forza gli attacchi strumentali e opportunistici contro l'operato dell'Amministrazione provinciale portati avanti in queste ore da alcune forze politiche": i consiglieri provinciali del Pd vi riscontrano "una misera strumentalizzazione su temi che richiedono serietà e responsabilità.

Quella che è mancata a queste forze politiche nel lungo periodo del loro appoggio al governo Berlusconi, che ha visto un irresponsabile abbandono del settore dell'edilizia scolastica, senza che sia andata a compimento l'indispensabile anagrafe degli istituti scolatici e con la distribuzione delle poche risorse effettuata spesso con logiche di appartenenza politica". Il Gruppo Pd sottolinea come "dal governo centrale ormai non arrivi neanche un centesimo per la manutenzione delle scuole, e come la Provincia di Firenze ha fatto fronte con proprie risorse in un momento di grave crisi di liquidità legata al patto di stabilità e aggravata dai tagli previsti nelle ultime leggi del governo Monti". "Ricordiamo - continuano i consiglieri Pd - che la Provincia di Firenze cura la manutenzione di un centinaio di scuole, di cui almeno un quarto ospitate all'interno di edifici storico-monumentali, alcuni dei quali sottoposti al vincolo delle Belle Arti.

Quest'anno, nonostante i pesanti tagli, la percentuale di risorse destinate all'edilizia scolastica è aumentata, e sono sono stati investiti 1 milione e 400 mila euro per eseguire i lavori programmati nelle scuole, dei quali oltre la metà già realizzati. Non sfugge tuttavia a nessuno che, nonostante una grande attenzione nella destinazione delle risorse e nell’individuazione delle priorità, lo stato dei plessi scolastici, in assenza di una inversione di tendenza nella politica nazionale, non potrà che aggravarsi nel tempo".

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