Prato: sigilli a una casa d'appuntamenti

L'assessore Aldo Milone: "Adesso ci aspettiamo che il consolato mantenga la promessa del rimpatrio delle clandestine"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 settembre 2012 14:09
Prato: sigilli a una casa d'appuntamenti

Dopo settimane dedicate alla vigilanza di piazza Mercatale da parte delle pattuglie della Polizia municipale, per contrastare il degrado urbano causato dal fenomeno della prostituzione a basso costo, ieri agenti e ufficiali dei reparti Territoriale e Nuclei Speciali della Polizia municipale sono direttamente passati all’azione. Gli accertamenti avevano già evidenziato un collegamento tra le ragazze cinesi presenti in piazza e alcune abitazioni di via Sant’Antonio. Gli agenti si sono appostati in incognito nella zona, hanno atteso l’adescamento su strada e hanno seguito una lucciola ed il suo cliente fino all’appartamento, dove la donna esercitava il mestiere.

Nell’appartamento, di proprietà di un italiano ma affittato con regolare contratto, erano presenti tre ragazze, due delle quali risultate clandestine. Il luogo degli incontri è stato sequestrato, nessuna delle tre donne presenti aveva infatti titolo ad abitare nella casa. Sono al vaglio degli investigatori le posizioni del proprietario e dell’affittuario. "Questa operazione della Polizia municipale - ha affermato l'assessore alla sicurezza Aldo Milone - è la migliore risposta che si poteva dare prima di tutto ai residenti di piazza Mercatale, che giustamente si lamentavano per la presenza delle prostitute cinesi intorno alle quali si era venuto a creare una situazione di degrado, e poi ai partiti del centrosinistra che, fino a ieri in consiglio comunale, contestavano alla giunta l'istituzione della pattuglia antiprostituzione in piazza Mercatale.

Il sequestro dell'immobile, al cui interno si prostituivano, può rappresentare una soluzione alternativa alla mancata previsione del reato di prostituzione, non previsto dal codice penale. Ma non è l'unica ipotesi lavorativa, un'altra può essere il controllo della documentazione riguardante il permesso di soggiorno delle prostitute che l'ottengono per motivi di lavoro, sicuramente non per quello di prostituzione, in modo da colpire anche chi, al momento del rilascio, si è fatto garante per l'ottenimento di tale permesso.

Poiché in quest'operazione sono state trovate due clandestine e visto che il Console cinese si era impegnato con il sindaco Cenni nel rimpatriarle, ci aspettiamo che questa promessa venga mantenuta anche perché sarebbe un segnale importante per una vera collaborazione. Concludo esprimendo, anche a nome del sindaco e di tutta la giunta, un vivo plauso alla Polizia municipale per questa operazione che sicuramente non sarà l'unica in questo campo." Inoltre mercoledì mattina personale della squadra Commerciale e Amministrativa del Reparto Nuclei Speciali della Polizia municipale ha scoperto un laboratorio abusivo di preparazione alimenti in via Del Gelso, e ha sequestrato la merce e le attrezzature utilizzate per lo svolgimento dell’attività.

Alla cittadina cinese di 44 anni che gestiva l’attività è stata elevata una multa di 3 mila euro per la mancanza dell’autorizzazione prevista dalla normativa del cosiddetto “Pacchetto Igiene”.

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